Genocidio israelo-statunitense a Gaza: 385° giorno. Sterminio di famiglie a Jabalia e Khan Yunis. Rastrellamenti in stile nazista all’ospedale Kamal Adwan. Bilancio attuale: 42.874 morti e 100.544 feriti
InfoPal. L’olocausto gazawi ad opera delle forze coloniali genocide sioniste, armate e sostenute da USA ed Europa, è entrato venerdì nel 385° giorno.
“Grave massacro” a Jabalia: oltre 150 morti e feriti nell’assalto israeliano.
L’esercito israeliano ha compiuto un “grande massacro” nel campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza, la scorsa notte, uccidendo e ferendo circa 150 persone, dopo aver fatto esplodere 11 edifici residenziali.
Fonti locali e giornalisti hanno riferito che circa 150 persone, tra cui donne e bambini, sono state uccise e ferite nell’attacco.
Il bilancio finale delle vittime potrebbe aumentare, con le ambulanze e le squadre di soccorso che hanno difficoltà a raggiungere il sito dell’attacco nell’area di al-Hawaja, al centro del campo di Jabalia, a causa delle restrizioni imposte dalle forze israeliane.
Fonti locali hanno aggiunto che gli edifici bombardati appartenevano alle seguenti famiglie Al-Najjar, Abu Al-Auf, Salman, Hijazi, Abu Al-Qumsan, Aql, Abu Rashid, Abu Al-Tarabish, Zaqoul e Shaalan.
Venerdì 25 ottobre, 20 civili sono stati uccisi e decine di altri sono rimasti feriti nei bombardamenti israeliani che hanno preso di mira due case nella città di Beit Lahiya, nella Striscia di Gaza settentrionale sotto assedio.
Sterminio di intere famiglie a Khan Yunis.
Almeno 27 vittime sono state recuperate dalle squadre di protezione civile e di soccorso dopo il recente massacro israeliano di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza.
L’occupazione prende d’assalto l’ospedale Kamal Adwan nel nord di Gaza.
Venerdì mattina, le forze di occupazione israeliane hanno fatto irruzione nell’ospedale Kamal Adwan nel progetto Beit Lahia, nel nord di Gaza, e hanno costretto i pazienti a riunirsi in piazza.
Fonti locali hanno riferito che le forze di occupazione hanno bombardato l’ospedale Kamal Adwan oggi all’alba, prima di avanzare, assediarlo e poi prenderlo d’assalto.
Le fonti hanno aggiunto che le forze di occupazione hanno ordinato ai pazienti e al personale medico di riunirsi nel cortile dell’ospedale, hanno separato gli uomini dalle donne e hanno aggredito diversi membri del personale medico, prima di rastrellare tutti gli uomini e portarli via.
Le forze di occupazione hanno preso d’assalto l’ospedale diverse ore dopo che una delegazione internazionale è arrivata, la notte scorsa, per consegnare una piccola quantità di medicinali e carburante.
Il portavoce della Difesa Civile di Gaza ha riferito che più di 150 pazienti e dipendenti sono rimasti intrappolati nell’ospedale Kamal Adwan, nel nord della Striscia di Gaza.
In precedenza, il direttore dell’ospedale Kamal Adwan aveva riferito ad Al Jazeera che le finestre delle stanze dei pazienti nell’ospedale erano andate in frantumi a causa dei continui bombardamenti israeliani.
Ha sottolineato che ci sono stati feriti tra il personale medico dell’ospedale a causa dei continui bombardamenti.
L’ospedale Kamal Adwan era già stato oggetto di assalti e vaste distruzioni lo scorso dicembre, e successivamente il ministero della Salute lo ha riaperto per un funzionamento parziale.
Per il 21° giorno consecutivo, il nord di Gaza, il campo profughi di Jabalia e Beit Lahia in particolare, stanno soffrendo l’assedio israeliano e la fame, a causa dei violenti bombardamenti aerei e di artiglieria, e del completo isolamento del governatorato settentrionale da Gaza.
Le forze di occupazione hanno completamente messo fuori servizio gli ospedali negli ultimi giorni, in coincidenza con la sospensione del lavoro di protezione civile e delle ambulanze nell’area, e ai tentativi di evacuazione forzata dell’intera popolazione.
Rastrellamenti in stile nazista.
Le forze israeliane hanno arrestato decine di cittadini palestinesi dell’ospedale Kamal Adwan, nel nord di Gaza, costringendoli a togliersi i vestiti e radunandoli in una vasta area. Il loro destino attuale rimane sconosciuto.
L’aggressione in corso dell’occupazione sulla Striscia di Gaza, via terra, mare e aria dal 7 ottobre 2023, ha finora causato l’uccisione di 42.874 civili e il ferimento di altri 100.544, per lo più bambini e donne.
Migliaia di vittime risultano ancora disperse; sepolte sotto le macerie o sparse sulle strade, mentre le squadre di soccorso incontrano enormi difficoltà nel raggiungerle a causa dei continui attacchi israeliani e dell’enorme quantità di detriti.
(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).
Per i precedenti aggiornamenti:
https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza
https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa
https://www.infopal.it/category/palestina-media-e-geopolitica-approfondimenti-e-analisi
25/10/2024 https://www.infopal.it/
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