Gli Stati Uniti i maggiori patrocinatori del terrorismo in tutto il pianeta, accusano inutilmente Cuba

Rimuovere Cuba dalla lista “made in USA” dei Paesi patrocinatori del terrorismo.

Il Dipartimento di Stato USA dà “un colpo al cerchio e uno alla botte”.

Con la solita ipocrisia immorale, mentre ha escluso Cuba dai Paesi che “non collaborano pienamente” nella lotta al terrorismo, l’isola rimane inclusa nella cosiddetta “lista nera” dei Paesi “patrocinatori del terrorismo”. L’inclusione nella lista, ritirata nel 2015 dall’amministrazione Obama, è stata reintrodotta negli ultimi giorni della presidenza Trump, come atto finale della sua campagna di guerra multi-dimensionale contro l’isola. E Biden non l’ha mai rimossa, nonostante le sue promesse quando era candidato.

L’inclusione è immorale, cinica e illegale. Tra le varie azioni adottate dagli Stati Uniti per destabilizzare il governo rivoluzionario cubano, il terrorismo ha avuto sempre un canale preferenziale.

Lungi dal patrocinare il terrorismo, viceversa Cuba è un Paese che ha sofferto atti terroristici sin dalla vittoria rivoluzionaria nel 1959, a partire dall’attentato contro la nave La Coubre nel porto di La Avana nel 1960. Secondo lo storico cubano José Cantón Navarro, l’attentato provocò “101 morti, tra i quali sette marinai francesi e centinaia di feriti”.

Il 6 ottobre 1976, con l’aiuto dei servizi segreti statunitensi, controrivoluzionari cubani misero una bomba sul volo di Cubana de Aviación proveniente dalle Isole Barbados con destinazione Santiago de Cuba. La bomba esplose mentre l’aereo era in volo e provocò la morte di 73 persone, inclusa l’intera squadra di scherma cubana.

Dieci anni fa, gli Stati membri della CELAC, riuniti a Cuba e su proposta di quest’ultima, hanno dichiarato la regione una “Zona di Pace…basata sul rispetto dei principi e delle norme del diritto internazionale”.

Ricordiamo che Cuba è stata un intermediario chiave nei colloqui di pace tra il governo colombiano, e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC-EP), così come con la guerriglia dell’ELN.

Nei giorni scorsi, è stato scoperto l’ennesimo piano criminale di azioni violente da parte di cittadini cubani proveniente dagli Stati Uniti che, fortunatamente, è stato sventato dalle autorità dell’isola.

Gli Stati Uniti continuano ad usare cinismo, ipocrisia e doppia morale nei confronti di una nazione sovrana che possiede, nella sua storia e nella sua politica, l’essenza della solidarietà internazionalista.

Cuba esporta medici e non bombe. Anche il nostro Paese, industrializzato e membro del G7, ha dovuto richiedere l’aiuto dei medici e sanitari cubani sia durante il Covid19, che per sostenere la disastrata sanità calabrese.

La Storia ha dimostrato ampiamente che sono gli Stati Uniti i maggiori patrocinatori del terrorismo in tutto il pianeta, incluso a Cuba.

Il Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea (PRC-SE) aggiunge la propria voce a quella di Capi di Stato, intellettuali, scrittori, artisti, associazioni di solidarietà nazionali ed internazionali, affinché Cuba sia rimossa dalla lista dei Paesi patrocinatori del terrorismo.

Il PRC-SE riafferma il proprio sostegno al popolo cubano ed al suo governo nella battaglia contro l’ingiusto, illegale e criminale bloqueo e contro le misure coercitive unilaterali a cui è sottoposta Cuba, che violano i più elementari diritti umani.

Partito della Rifondazione Comunista -Sinistra Europea

Roma 9-7-2024

9/7/2024 http://www.rifondazione.it/

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