Gli Stati Uniti infuocati dalle proteste dopo la morte di George Floyd

Felpe a maniche lunghe che nascondano i tatuaggi, capelli legati e mascherina. Niente telefono cellulare con il traffico dati o i dispositivi di riconoscimento attivi, tanta acqua da bere e da utilizzare per contrastare l’effetto dei gas lacrimogeni. Questi sono i consigli dati ai manifestanti sui social da Alexandria Ocasio-Cortez, deputata democratica ormai star della politica Usa dopo essere emersa come volto nuovo della sinistra statunitense.

La morte di George Floyd, afroamericano di 46 anni ucciso da un poliziotto lo scorso 25 maggio a Minneapolis, in Minnesota, ha segnato l’inizio di una nuova ondata di proteste contro gli abusi di potere a discapito della popolazione di colore. Mentre i manifestanti invadono le strade non solo di Minneapolis, ma di decine di città in tutti gli Stati Uniti, il mondo della politica si divide tra chi appoggia coloro che si rivoltano e chi invece si schiera dalla parte della polizia. Gli scontri diretti non sono mancati, con centinaia di persone arrestate e anche alcune vittime. In 42 città è stato istituito il coprifuoco, mentre la polizia ha utilizzato proiettili di gomma e lacrimogeni contro i partecipanti alla dimostrazione pacifica che si è tenuta di fronte alla Casa Bianca.

Il presidente Donald Trump attacca i governatori che non utilizzano il pugno di ferro contro i manifestanti e si rinchiude nel suo bunker segreto mentre a Washington imperversano le proteste, twittando un gridato “LAW AND ORDERD” dal suo ormai famigerato profilo.

Dal Partito Democratico provengono reazioni diverse, non senza divisioni. Ocasio-Cortez si è schierata subito accanto ai manifestanti, non solo con il vademecum pubblicato su Instagram e citato in apertura, ma anche quando il sindaco di New York ed ex candidato alla presidenza Bill De Blasio ha giustificato la scelta di alcuni agenti di investire la folla che circondava la loro auto. De Blasio ha affermato che forse gli agenti avrebbero dovuto trovare un altro modo, ma che la priorità era mettersi in salvo. Dura la replica di Ocasio: “Nessuno può lanciare un Suv su una folla di esseri umani”. Già nei giorni precedenti Ocasio-Cortez si era scagliata contro l’omertà di una fetta di popolazione che per troppo tempo ha fatto finta di non vedere i tanti, troppi, episodi di razzismo e discriminazione ai danni non solo degli afroamericani, ma di tutte le minoranze e delle fasce più povere della popolazione. Nel video pubblicato sui social, la deputata Dem afferma che “Se non consideri l’assistenza sanitaria come un diritto umano, se non chiedi la fine della discriminazione nell’assegnazione delle case popolari, quello che stai chiedendo è la prosecuzione di un’oppressione silenziosa”.

Nel frattempo, il (quasi certamente) candidato alla presidenza per i democratici, Joe Biden, ha incontrato alcuni leader delle minoranze con cui si è confrontato su temi come la riforma della giustizia firmata dai democratici nel 1994.

L’uccisione di George Floyd, confermata da un’autopsia indipendente chiesta dalla famiglia dopo il rocambolesco tentativo di mascherare la sua morte da attacco di cuore, ha infuocato letteralmente gli Stati Uniti. La popolazione afroamericana è la più colpita dalla crisi causata dal coronavirus, sia per numero di vittime e malati che per la dilagante disoccupazione. L’ennesimo abuso di potere di un poliziotto razzista ha ridato voce non solo al movimento Black Lives Matter, nato nel 2013, ma ha dato il via a una nuova ondata di manifestazioni per i diritti civili. È incredibile come nel 2020 un afroamericano debba ancora avere paura di essere fermato dalla polizia mentre guida la macchina, come accaduto a Floyd, perché teme per la propria vita. A dare nuova forza al movimento c’è una condizione di polarizzazione politica che mancava negli anni ’60, quando nacque il movimento per i diritti civili. Le elezioni presidenziali del prossimo novembre saranno un punto di svolta anche per il problema gravissimo di discriminazione razziale che vivono ancora oggi gli Stati Uniti, se sarà una svolta positiva o negativa dipenderà dal vincitore.

Alessia Gasparini

3/6/2020 https://transform-italia.it

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *