Human Rights Watch: “Israele sta usando bombe al fosforo bianco su Gaza”
InfoPal. Di Lorenzo Poli. Oltre a togliere luce, acqua e gas alla popolazione di Gaza, Israele con l’operazione “Spade di ferro” sembra stia facendo molto peggio.
Nei suoi attacchi contro i palestinesi a Gaza, nel 2009, l’esercito israeliano aveva utilizzato bombe al fosforo bianco particolarmente pericolose che causarono gravissime ustioni e lesioni agli organi vitali in centinaia di bambini e, in generale, a civili palestinesi.
Avvenne durante l’Operazione Piombo Fuso, in cui l’esercito israeliano attaccò il quartiere generale dell’ONU a Gaza. “Il Consiglio condanna l’utilizzazione di tali armi da parte di Israele? Ritiene che il loro utilizzo costituisca un crimine di guerra e intende provvedere affinché si eviti di continuare ad utilizzarle?” – è ciò che si domandava Athanasios Pafilis, durante un’interrogazione a febbraio 2009 al Parlamento Europeo.
Come ricorda la giornalista Romana Rubeo, viceredattrice del Palestine Chronicle: “Seguì un’ondata di indignazione. Solo quella. Perché come al solito, zero conseguenze per il più accanito violatore di risoluzioni ONU nella storia”.
Come è noto, l’utilizzo di tali bombe in zone abitate è proibita dalla Convenzione di Ginevra sulle armi convenzionali del 1980, ma sembra che Israele le abbia riesumate per reprimere la resistenza palestinese proprio in questi giorni con l’Operazione “Spade di ferro”. Numerose sono le foto che sembrano testimoniarlo, ma oggi è arrivato il rapporto della ONG Human Rights Watch che ha confermato l’uso di fosforo bianco da parte di Israele sulla popolazione gazawi e nei suoi attacchi contro il Libano. Lo studio di Human Rights Watch, riportato e verificato anche dal quotidiano statunitense Washington Post, ha preso in esame video dei bombardamenti israeliani degli ultimi giorni: le forze armate israeliane hanno usato questo tipo di arma (proiettili da 155mm) il 10 e 11 ottobre sul porto della città di Gaza e su due località rurali lungo il confine tra Libano e Israele. Tuttavia, l’esercito israeliano fa sapere di “non essere al momento a conoscenza” dell’uso di fosforo bianco su Gaza.
Il fosforo bianco, che può avere diversi usi militari, si accende a contatto con l’ossigeno e continua a bruciare finché non è esaurito. Ha dunque un potente effetto incendiario che causa danni estesi e può bruciare vive le persone nelle vicinanze. Il fosforo bianco non può essere usato in zone densamente popolate, sulla base del principio che in guerra si deve cercare di limitare i danni sulla popolazione civile.
Il fosforo bianco causa ustioni profondissime e aumenta a dismisura l’indice di letalità degli ordigni. Usato in zone densamente popolate come Gaza, dove gli obiettivi militari non sono lontani da insediamenti civili, l’utilizzo di fosforo bianco “viola le leggi internazionali che proibiscono di sottoporre la vita dei civili a un rischio non necessario”, ricorda Human Rights Watch.
L’esercito israeliano fa sapere di “non essere al momento a conoscenza” dell’uso di fosforo bianco su Gaza, esattamente come “non era a conoscenza” nel 2009. Eppure Israele lo sta riutilizzando e lo fa perché gli viene consentito, anche da chi si volta costantemente dall’altra parte. Questo è un crimine di guerra di cui si dovrebbe occupare la Corte Internazionale dei Diritti Umani.
13/10/2023
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