I dati sull’erosione della costa italiana

Un elemento fondamentale per la pianificazione e la gestione dei litorali è la conoscenza dell’evoluzione costiera di lungo periodo, dovuta all’azione del mare, all’attività antropica e ai cambiamenti climatici.

Il Centro Nazionale per la difesa delle Coste dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) da circa 20 anni svolge attività di analisi delle coste italiane attraverso l’aggiornamento della digitalizzazione e caratterizzazione ambientale dei litorali nazionali.

Tale attività consente il monitoraggio dell’evoluzione degli elementi naturali e antropici che determinano l’assetto costiero. In virtù dei due decenni di studio 2000 – 2020. ISPRA fornisce, così, un quadro dello stato attuale della linea di costa nazionale a livello comunale, mettendo in relazione l’estensione del tratto in arretramento rispetto all’intera estensione del litorale costiero comunale.

ISPRA, tra i 644 comuni costieri italiani, ha individuato quelli che presentano alti tassi di erosione; sono 54 quelli che ad oggi hanno visto arretrare il loro tratto di costa di più del 50% dell’intero tratto di competenza; sono 22 i comuni che presentano un superamento compreso tra il 50% e il 60% della costa; sono 16 quelli tra 60% e 70%, 8 tra 70% e 80% e 7 tra 80% e 90%. Rotondella in Basilicata risulta essere l’unico comune caratterizzato da un’erosione diffusa sull’intero tratto costiero.

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Se il numero dei comuni appare limitato, a fronte di un numero totale di 644 comuni costieri, va considerato che le percentuali riportate riguardano l’intera costa di ciascun comune, occupata anche da tratti che non sono spiagge e che non possono quindi andare in erosione, come i tratti di costa rocciosa, le foci fluviali e tutte le opere antropiche. Inoltre, le percentuali non mostrano un andamento “naturale” della dinamica costiera, ma a valle di tutte le opere di difesa costiera e dei ripascimenti effettuati.

Qualche buona notizia: 16 sono i comuni che presentano tratti di costa in avanzamento di lunghezza
superiore all’80% della costa di competenza: Altidona, Camaiore, Campofilone, Camporosso, Curinga, Grisolia, Mondragone, Montebello Jonico, Numana, Pietrasanta, Porto Viro, Sant’Alessio Siculo, Satriano, Stilo, Viareggio, Villafranca Tirrena.

ISPRA arricchisce ed implementa le coperture pubblicate sul suo Portale delle Coste (vedi sotto) proprio a supporto della pianificazione e della programmazione, tanto più necessarie oggi, in cui sono ben note le conseguenze sulle coste degli effetti dei cambiamenti climatici (erosione costiera, sfruttamento della “risorsa spiaggia”, artificializzazione delle coste, degrado del paesaggio).

22/1/2024 https://ambientenonsolo.com

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