I fatti separati dalle domande
di Francesco Masala
a proposito della Val di Susa e di Genova 2001, arrivando anche in Palestina e in Amazzonia *
A proposito della Val di Susa
Scrive la Corte d’Appello di Torino:
…le Forze dell’Ordine in alcuni casi utilizzarono i gas lacrimogeni fuori dalle direttive ricevute, quantomeno con riguardo alle traiettorie di lancio ed agli obbiettivi individuati, giungendo inoltre a lanciare sassi dal cavalcavia autostradale sui manifestanti sottostanti” (pag.164-165 della sentenza)…
scrive Riccardo Noury, di Amnesty
…“I gas lacrimogeni non possono essere sparati ad altezza uomo. Lo scopo del loro utilizzo deve rimanere quello di disperdere la folla e non di ferire persone”, ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce dell’organizzazione.
Come richiesto dai Princìpi base delle Nazioni Unite sull’uso della forza, inoltre, il dispiegamento di armi cosiddette non letali dovrebbe essere attentamente valutato al fine di ridurre al minimo il rischio di mettere in pericolo persone non coinvolte e l’uso di tali armi dovrebbe essere attentamente controllato.
“Dispositivi che hanno effetti indiscriminati e un alto potenziale di danno, come i gas lacrimogeni, devono essere utilizzati solo quando tutti gli altri mezzi non siano riusciti a contenere minacce o violenza. Inoltre, le persone devono essere avvisate sull’imminente uso di tali armi e autorizzate a disperdersi. Le cartucce, contenenti sostanze chimiche irritanti, non possono mai essere sparate direttamente contro le persone”, ha concluso Noury…
i legali no Tav ricordano che:
“I lacrimogeni sono considerati, anche dal diritto, armi chimiche.
Il loro uso è vietato negli scenari bellici dalla Convenzione di Parigi del 1995 sulle armi chimiche. Qualora utilizzati in particolari contesti, devono essere sparati con modalità di lancio a parabola, e non con lancio teso verso chi si intenda contrastare, proprio per impedire o ridurre il pericolo di danni dovuti al lancio di una granata a forte energia cinetica.
In altre parole, non possono essere utilizzati come proiettili destinati a colpire gli avversari (o i nemici).”
a proposito di Genova 2001
continuano le promozioni dei macellai della “macelleria messicana”
Come non farsi qualche domanda?
il Parlamento deve approvare il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
“La resilienza è la capacità di una comunità o di un sistema ecologico di ritornare al suo stato iniziale, dopo essere stata sottoposta a una perturbazione che ha modificato quello stato”, scrive wikipedia)
Quindi il governo e il Parlamento sostengono la lotta noTav?
Nelle forze del (dis)ordine ci sono anche cecchini che agiscono in Val di Susa?
Come è possibile che alcuni condannati (fra le forze dell’ordine) PER GRAVISSIMI REATI vengano promossi come se fossero integerrimi funzionari (scuola Diaz e caserma Bolzaneto non hanno insegnato niente)?
Fra gli istruttori delle forze dell’ordine (quando sono ancora nelle scuole di formazione) ci sono militari che arrivano dai teatri di guerra (per esempio Afghanistan, Iraq o Somalia)?
Alle reclute (e non solo) si insegna che in Italia in piazza vanno cittadini che manifestano o nemici da abbattere?
Negli Usa anche il presidente Biden ha utilizzato parole chiare a sostegno dei giudici che hanno condannato il poliziotto assassino di Minneapolis (qui);
quando “la I Corte di assise di Roma ha riconosciuto i carabinieri scelti Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro colpevoli di omicidio preterintenzionale, condannandoli a 12 anni di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici” (qui), il Presidente del Consiglio o il presidente della repubblica sono intervenuti in tv per sostenere i giudici e condannare gli assassini di Stefano Cucchi?
Fra i deputati e i senatori italiani CHI negli ultimi 10 anni ha criticato qualche volta, pubblicamente, le forze dell’ordine quando si trasformano in forze del disordine?
Avere una coscienza sotto la divisa… pare che sia rischioso e che si paghi caro denunciare i colleghi, almeno in termini di mancate promozioni (all’interno delle forze dette dell’ordine); perché invece non dare a chi denuncia tutte le protezioni in qualità di collaboratore di giustizia?
Si è capito che i noTav che lottano in Val di Susa sono i veri “conservatori”, come i palestinesi, d’altronde, o gli indios dell’Amazzonia, comunità e popoli che vogliono conservare le terre dove hanno sempre vissuto, proteggerle da espropri, rapine e devastazioni, mettendo in gioco i loro corpi tutti i giorni? E che quelli a favore della Tav sono invece gli eversori di un equilibrio fragile, alfieri di un disordine che chiamano crescita (velocità e crescita insieme ricordano più le cellule cancerogene che un sano sviluppo)?
E per cosa, poi? Perché le mutande che si producono in Cina, in India e in Bangladesh arrivino nei centri commerciali un giorno prima?
Infine, tutti gli amanti della TAV si sono fatti sentire quando le delocalizzazioni e la globalizzazione (pessimamente gestita) hanno creato e creano eserciti di disoccupati?
“Quante vicende, tante domande”, scrive(va) Bertolt Brecht.
*l’immagine nel post è quella di Rachel Corrie (chi non sa chi è, o non si ricorda, può leggere qualcosa qui)
26/4/2021 https://www.labottegadelbarbieri.org
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