I pompieri si ribellano ad essere usati per gli sfratti.
Ancora una volta i Pompieri in prima fila a buttare giù porte e muri per permettere alla polizia di sgomberare una stabile, più che vigili del fuoco, siamo degli ARIETI!! è avvenuto alcuni giorni fa a Bologna, uno spiegamento di polizia in tenuta anti sommossa, aveva circondato uno stabile occupato da alcuni ragazzi, per riuscire ad entrare c’è voluto “l’indispensabile” aiuto dei Vigili del Fuoco, che armati di mazza, hanno buttato giù una parete, per fortuna gli occupanti non hanno fatto alcuna resistenza, in caso contrario, i primi bersagli saremmo stati noi!
Per quanto ancora dovremmo subire questo ruolo di manovali e scudi della polizia, fino a quando qualcuno di noi non ci lascerà la pelle? Fino a quando qualche squilibrato reagirà in modo inconsulto? Oppure se nel crollo del muro e nell’abbattimento di una porta si ferisse un occupante, chi ne risponde? Iniziamo a porcele queste domande, dopo sarà troppo tardi, nessuno ci tutela. Non certo i nostri dirigenti che evidentemente vanno, quando ci vanno, ai tavoli sulla sicurezza e l’ordine pubblico senza di fatto definire bene i nostri compiti e la nostra attività, lasciandoci alla mercé di qualche funzionario di polizia, non certo dei nostri, che spesso si fanno di nebbia. Infatti anche in questo caso, il funzionario di guardia era presente nella prima fase delle operazioni di sgombero, ma assente nelle fasi più cruciali, quando si è proceduto all’abbattimento del muro, quindi nel momento di massimo pericolo e di massima responsabilità. Queste operazione di polizia sono fuori dalle competenze del Corpo Nazionale, non sussistono i presupposti del soccorso tecnico urgente e non rientrano nei compiti di prevenzione o vigilanza. Ci si riferisce a non ben specificate competenze nell’ordine pubblico, la solita nebulosa legislativa, che pone i vigili del fuoco nell’ambito di una generica assistenza tecnica. Buttare giù porte o muri o tagliare inferriate, non è assistenza tecnica, è prendere parte attiva ad operazioni di ordine pubblico. Si continuano a sottovalutare le nostre funzioni ed ad esaltarne altre, che nulla hanno a che fare con il soccorso, si sconfina su ambiti non nostri, esponendoci a rischi fisici e legali.
Brandire una mazza per abbattere un muro non richiede particolare formazione, lo può fare chiunque, ci chiediamo quale è la difficoltà di un poliziotto, se riesce bene a brandire un manganello, siamo certi che non troverà particolare difficoltà con una mazza, il movimento è simile. I poliziotti sono 130mila, noi 30mila, vogliamo porci il problema! Mentre noi abbattevamo muri per permettere lo sgombero di uno stabile, dove ripetiamo, non sussisteva alcun pericolo, la città di Bologna, il centro storico, non aveva la copertura del distaccamento cittadino, se c’era un incendio in centro città, i cittadini bolognesi dovevano attendere l’arrivo di una partenza da un altro distaccamento, con conseguenze anche gravi. Basta rompere vetrate, sfondare muri, la polizia si doti di strumenti idonei (mazza e cesoie) noi siamo professionisti del soccorso, se qualcuno crede che fare questi servizi ci porti maggiore professionalità o visibilità, è fuori strada, questi interventi ci espongono solo a probabili ritorsioni, ci mettono in pericolo nelle attività di tutti i giorni, ci pongono al centro di un conflitto sociale che vedrà i Vigili del Fuoco obbiettivo facile per gruppi di violenti.
Che bello! era fare il Pompiere,spegnere incendi e salvare gente
Mi han tolto la manichetta e mi han dato la “beretta”
ora sono con il celerino, che mi vuol sempre vicino.
USB VV.F. Consiglio Nazionale
31/1/2015 http://vigilidelfuoco.usb.it/
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