Il 2024 in dodici articoli

GENNAIO
LA CONVERGENZA IMPOSSIBILE. PANDEMIA, CLASSE OPERAIA E MOVIMENTI ECOLOGISTI
Siamo a Trieste, e mio zio, come altre migliaia di persone della sua generazione, è sceso in piazza con il movimento No Green Pass, e ha solidarizzato con chi, come mia zia, è stata discriminata e, nel mezzo di una pandemia mondiale, sospesa dal proprio posto di lavoro. L’affiliazione a mondi culturali antitetici è mitigata da una comune origine di classe e dall’appartenenza alla stessa coorte anagrafica. Per queste e altre ragioni mio zio non può credere che mia zia possa essere una negazionista climatica. Per questo, o forse per affetto, o forse perché sono trent’anni che ogni Natale prova a portare il discorso a tavola, dopo almeno un paio di tartine ma prima di aver cominciato con i piatti forti. O forse per paternalismo. (leggi l’articolo)

FEBBRAIO
C’È DA SPOSTARE UNA MACCHIA. L’ULTIMO BOSCO SECOLARE DEL SALENTO SFRATTATO DAI CIRCUITI PORSCHE
“Le automobili che vediamo su strada al novanta per cento sono passate a Nardò”, afferma un pilota tester del Nardò Technical Center durante l’inchiesta di Report. NTC è un complesso di piste di collaudo di proprietà del gruppo Porsche, con un’area di settecento ettari, un circuito ad anello lungo quasi tredici km, venti piste e impianti prova, per il quale passano le auto di tutte le marche e di tutte le gamme, non solo le Porsche (il grigio dell’asfalto del circuito ha ispirato la Ferrari grigio Nardò). All’interno dell’anello resiste (inaccessibile alla collettività) il bosco d’Arneo, ultimo pezzo di un bosco mediterraneo secolare, sito di interesse comunitario che rientra nella riserva naturale Palude del Conte e Duna costiera, con specie protette e habitat prioritari della rete Natura 2000, tutelati anche dalla Direttiva Habitat dell’Unione Europea per la salvaguardia della biodiversità. (leggi l’articolo)

MARZO
“LA CORDA SI È TIRATA TROPPO ASSAI”. LO SCIOPERO DEI CORRIERI GLS DI NAPOLI E PROVINCIA
“Te l’ho detto, stamattina non usciamo… finché non ci riconoscono i nostri diritti, di qua non ci muoviamo!”. Il ragazzo con la tuta azzurra urla nello smartphone per vincere il frastuono delle auto che gli passano accanto, ma anche sopra la testa, sul cavalcavia che sormonta via Ferrante Imparato, all’altezza dei cancelli della Gls di Poggioreale. Un collega gli passa accanto, il ragazzo lo inquadra col telefono e gli fa cenno di salutare. Poi le voci si smorzano, nel piazzale dello stabilimento sono ricominciati i cori: “Puos’ ‘e sord, puos’ ‘e sord, puos’ ‘e sord…”; “Stamattina non si entra, stamattina non si entra…”. (leggi l’articolo)

APRILE
DISTRUGGERE GLI SPAZI PUBBLICI. BOLOGNA DA CITTÀ PROGRESSISTA A CITTÀ NEOLIBERISTA
Tutto è accelerato in questo periodo a Bologna. La presentazione di nuovi progetti urbanistici sì è fatta frenetica, i cantieri avanzano (e qualche volta, inaspettatamente, arretrano). E anche l’attacco verso chi si oppone alle politiche urbanistiche del Comune ha cambiato segno: in un paio di occasioni è intervenuta la polizia a farsene carico, con i manganelli. Per cercare di capire facciamo un passo indietro, e iniziamo con una fotografia… (leggi l’articolo)

MAGGIO
LA FINE DEL PROCESSO ALLE ONG. DIECI ANNI DI CALUNNIE CONTRO LA SOLIDARIETÀ IN MARE
Il 19 aprile si è concluso il più grande processo contro la solidarietà in mare, con le Ong impegnate in operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale sul banco degli imputati. Ventuno membri degli equipaggi di Jugend Rettet, Save the Children e Medici Senza Frontiere sono stati prosciolti dal giudice dell’udienza preliminare di Trapani, perché “il fatto non sussiste“. Questa vittoria arriva dopo sette anni di calvario, costato milioni di euro di soldi pubblici, oltre quaranta comparizioni in aula e il deterioramento dell’imbarcazione Iuventa, sequestrata e lasciata in stato di abbandono nel porto di Trapani dal 2017. (leggi l’articolo)

GIUGNO
NEL PIATTO DEI GRANDI DEL MONDO. APPUNTI DAL G7 IN PUGLIA
Quando vedi asfaltare le strade stanno arrivando le votazioni. Se vivi al sud lo sai, lo capisci più o meno quando impari come frenare sullo sterrato con la bici senza rotelle. Eppure, quest’anno l’assioma scricchiola: vedo strade scarificate, rulli e bitume ma le urne hanno appena chiuso. Prima che il fatalismo meridionale vacilli sotto la parvenza che qualcosa sta cambiando, il rumore di un elicottero in lontananza mi conforta: è il G7, il vertice annuale dei capi di stato e di governo. Quest’anno tocca all’Italia presiederlo, Giorgia Meloni ha scelto di accogliere i ministri delle principali democrazie industrializzate del mondo dal 13 al 15 giugno in un resort di lusso in provincia di Brindisi, a Savelletri di Fasano. (leggi l’articolo)

LUGLIO
L’ARTE DELLO SGOMBERO. CONSIGLI PER LIBERARE LE PROPRIETÀ DAI LORO ABITANTI
Negli ultimi anni ho lavorato con proprietari immobiliari, ho respirato l’aria stantia degli uffici comunali e ho visitato le bigie stanze dei commissariati di quartiere. I giorni che mi restano sono pochi, ma non mi dilungherò in metafore sul tramonto, o inverno della vita. Amai poco le metafore, così come detestai le frasi convenzionali dei mediocri lavoranti che accompagnavano le mie giornate: ufficiali giudiziari, piccoli proprietari di palazzine maltenute, poliziotti in borghese, agenti immobiliari. Ti lascio queste mie note dove raccolgo un compendio di quel che ho imparato sull’arte dello sgombero. (leggi l’articolo)

AGOSTO
IL CROLLO DI SCAMPIA E LA CITTÀ DEGLI EVENTI SACRIFICALI
Capita ciclicamente in questa città che tutta la violenza, la povertà, il malgoverno, tutto l’odio e la diffidenza tra le classi, l’incuria amministrativa e l’ipocrisia istituzionale, tutte queste cose improvvisamente collassino, letteralmente sprofondino in un punto preciso, microscopico, delimitato e si portino via con sé una o più vittime sacrificali. La sensazione è che questo accada sempre più spesso, che gli intervalli tra un sacrificio e l’altro siano sempre più brevi, e la conta dei sacrificati ogni giorno più lunga. In realtà, con il passare del tempo la memoria pubblica scolora e dall’elenco decadono i nomi più antichi; al loro posto, in testa, si aggiungono quelli dei nuovi sacrificati. (leggi l’articolo)

SETTEMBRE
DOVE SCORRE LA SENNA. QUARANT’ANNI DELLA LIBRERIA ITALIANA TOUR DE BABEL A PARIGI
“Nella primavera del 1981, dopo un paio di visite a tre compagni del Veneto che da qualche tempo sono a Parigi, decido di rimanere anche io per qualche mese. Il 10 maggio Mitterrand viene eletto presidente e, subito dopo, le elezioni danno alla sinistra la maggioranza assoluta. La situazione dei rifugiati italiani (che pure all’epoca erano pochissimi a Parigi: la maggior parte di quelli che scappavano dall’Italia era sparpagliata per il mondo) cambia. Da paese a rischio, a tappa europea prima di partire verso un altro continente, la Francia si trasforma in terra accogliente. Io stesso pensavo di restarci solo per qualche mese, per poi andare in Messico”. (leggi l’articolo)

OTTOBRE
SFRUTTAMENTO E ANGHERIE NEL LAVORO SOCIALE. UN’INTERVISTA CORALE SUL CASO DI ALMATERRA A TORINO
“Almaterra è un’associazione che si descrive come “associazione di donne e per donne”, che vuole tutelare le donne e le soggettività vittime di violenza di genere e di qualsiasi forma di discriminazione, che sia di razza o a livello lavorativo. Ci sono diversi sportelli: uno per il supporto psicologico, uno legale, lo sportello per il lavoro, il laboratorio di italiano, e altri ancora. Per ogni servizio c’è una persona di riferimento. Io ho lavorato per Almaterra circa un anno e tre mesi, nella prima accoglienza. Era, in pratica, il primo ufficio dal quale si passa appena si entra nell’associazione, in cui confluivano tutte le persone che attraversavano lo spazio. Le mie mansioni erano attività di segreteria: curare i social, rispondere alle mail e al telefono dell’associazione, gestire gli appuntamenti di tutti i vari servizi”. (leggi l’articolo)

NOVEMBRE
SPIAGGE PRIVATIZZATE E MARE NEGATO. IL GOVERNO PROROGA ANCORA LE CONCESSIONI BALNEARI
«Dal nostro punto di vista  la riforma rappresenta un attacco all’idea stessa di “beni comuni”; fa un grosso regalo alla lobby dei balneari che continueranno senza nuove gare a dettare legge sulle spiagge e a fare profitti, pagando cifre irrisorie per le concessioni. Nel rispetto della Costituzione, delle leggi e delle norme che regolano i beni demaniali, le spiagge e l’intera linea di costa non possono essere ridotte a semplici risorse da cui trarre profitto. Il codice civile per esempio ci dice che i beni demaniali sono beni a utilizzo collettivo, in quanto, per la loro naturale attitudine a soddisfare interessi pubblici, non possono che essere accessibili a tutti». (leggi l’articolo)

DICEMBRE
“GIORNALISTA, PENSAVI CHE FACEVAMO IL FUOCO?”. A MILANO, CANDELE NELLA NEBBIA PER RAMY
A Milano nei giorni scorsi ci si svegliava nella nebbia e fino a metà mattina si faticava a vedere poco più in là di qualche decina di metri. All’imbrunire, i contorni dei palazzi si confondevano di nuovo, le auto sparivano e si distinguevano solo le insegne al neon e le luci dei semafori. A Corvetto, nella periferia sud-orientale, la nebbia era più fitta che altrove per la vicinanza alle aree agricole attraversate da rogge e canali intorno all’Abbazia di Chiaravalle. Un paesaggio rurale difficile da immaginare attraversando le vie della parte più storica e densa di Corvetto. Da piazzale Gabrio Rosa, il punto di congiunzione tra gli isolati costruiti nella seconda metà degli anni Venti dall’Istituto autonomo case popolari per ospitare “i poveri e i poverissimi” della città e le espansioni successive, si può scorgere il Parco Agricolo Sud, ma la nebbia di sabato sera aveva fatto svanire l’orizzonte. (leggi l’articolo)

31/12/2024 https://napolimonitor.it

Immagine: disegno di martina di gennaro

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