Il buio delle tre

Vladimir Di Prima – Arkadia, 2023

Versione interattiva https://www.blog-lavoroesalute.org/lavoro-e-salute-marzo-2024/

Archivio https://www.lavoroesalute.org/

Il buio delle tre è un romanzo di Vladimir Di Prima, filmaker indipendente che ha al suo attivo diversi riconoscimenti in ambito nazionale e internazionale.
Vladimir ha collaborato tra l’altro con Lucio Dalla e ha realizzato un docufilm con protagonisti Giuseppe Lo Piccolo, Marino Bartoletti e altri importanti attori del palcoscenico nazionale.

Il buio delle tre è un romanzo che viaggia su due linee di confine: tra sogno e realtà e tra comicità e tragicità.
Un protagonista che si muove in un microcosmo, quello editoriale, saturo, dove le librerie sono piene di libri di poco conto, nutrendo il grande sogno della letteratura, cercando di conseguire una meta.
Tutto deve essere legato a una grande qualità della scrittura per raggiungere l’olimpo di una pubblicazione degna di rispetto.

Pinuccio Badalà, il protagonista, nome sicilianissimo in terra di Sicilia, è figlio di un sindacalista coinvolto nella strage di Bologna, deceduto pochi anni dopo in un tragico incidente.
Pinuccio decide di far strada nel mondo della scrittura, un mondo difficile, e ne fa le spese, collezionando rifiuti su rifiuti senza mai arrivare alla pubblicazione.
Caparbio, ostinato, non si perde d’animo, attraverso mille peripezie si dedica anima e corpo alla ricerca di un editore che lo ascolti e che accolga il suo lavoro.

Il buio delle tre è un romanzo che mette anche in evidenza il declino culturale in cui versa il paese negli ultimi quarant’anni.
È una denuncia che andava fatta perché qualcuno lo deve fare questo sporco lavoro e lo fa toccando quei lati oscuri della nostra repubblica e non solo, dalla strage alla stazione di Bologna, l’incidente di Ustica, l’elezione di Gorbaciov, l’attentato alle torri gemelle e l’arresto di Bernardo Provenzano, grandi fatti della storia.
Questo per arrivare a raccontare un amaro affresco dell’editoria italiana.

Il libro è una merce, un prodotto, deve sottostare alle regole di mercato e allora lo scrittore diventa un personaggio pubblico, lo esige il marketing.

Solo in quel frangente lo scrittore si mette in mostra, esponendo il suo bagaglio culturale e letterario, catapultato nei salotti buoni, essere convincente verso i lettori.
Pinuccio lo sa ma è distante dalla stanza dei bottoni e il mondo editoriale lo vede dall’esterno, ai margini di quegli ingranaggi ben lubrificati che mantengono il potere.
Pinuccio è un personaggio del nostro tempo, uno dei tanti, nutre aspirazioni, mira ad arrivare cerca di farsi spazio senza sgomitare, prestandosi al gioco delle parti.
Trattandosi di una storia che si può presentare anche con la veste di un sottilissimo velo ironico non mancano momenti di allegria e di tenerezza.

Un libro sincero pur tremendamente vero perché tira in superficie il seme di ogni animo umano che incontriamo fuori da quel silenzio con una voce e con la volontà di sognare, di cercare di realizzare quei piccoli desideri che sono parte integrante della vita.
Il buio delle tre però non vuole rappresentare una sconfitta, assolutamente no, vuole dire che c’è sempre una speranza, che nella vita si cade e poi ci si rialza perché non bisogna mai smettere di credere ai propri sogni.

La scrittura di Vladimir Di Prima è garbata, una vena sottile che vediamo in superficie ma che scorre sottopelle perché trabocca di passione e di riscatto.
Apre gli occhi su sfumature velate di una realtà relegata ai margini, prende corpo dentro una storia che trascina dentro un pozzo dove non potrai riemergere se prima non sei arrivato in fondo.

Questo romanzo ci assorbe e ci trasporta in un mondo complesso che dall’esterno riusciremmo ad immaginare a fatica.
Lo fa ovviamente senza volerlo, rispondendo soltanto al bisogno di raccontare.
Con un carico emotivo, affettivo, ci renderà migliori anche quegli uomini che possono sembrare agli occhi di molti coloro che sono considerati inutili alla vita, in un mondo dove tutto sembra già scritto e che la società fa fatica ad accogliere.

Allora proviamo a pensare diversamente perchè anche chi sembra inutile è utile e questo serve a farci avvicinare di più con un altro sguardo.

Giorgo Bona

Scrittore. Collaboratore redazione di Lavoro e Salute

Versione interattiva https://www.blog-lavoroesalute.org/lavoro-e-salute-marzo-2024/

Archivio https://www.lavoroesalute.org/

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *