Il compagno Gastone Cottino ci ha lasciato

E’ con grande dolore che apprendo che è mancato stamattina il compagno Gastone Cottino.

Stava per compiere 99 anni e nella sua lunga vita si è sempre schierato contro l’ingiustizia e lo sfruttamento.

Non ancora ventenne fu un giovanissimo partigiano, gappista a Torino.

Poi comunista per tutta la vita: prima nel PCI e poi in Rifondazione Comunista. Gastone non è solo stato coerente ma è stato lucido, problematico ed innovatore: Gastone non era un chierico ma un intellettuale comunista con il tarlo del dubbio e la capacità di andare oltre al dubbio, di cercare soluzioni.

Così intelligente e con radici così robuste da riuscire a non subire il fascino del pentimento, quel fascino che ha ammaliato tanti in questi decenni.

La sua scelta di parte non si è espressa solo nella vita politica ma anche nell’accademia: la denuncia dei caratteri dispotici dell’imperialismo è così entrata – grazie a Gastone – a far parte dei programmi di studio degli studenti nella facoltà di giurisprudenza.

Ma voglio ricordare di lui la dolcezza e la carica umana. Gli anni ne avevano segnato il fisico ma non lo spirito e questo misto di fragilità e di determinazione aveva sottolineato una volta in più l’umanità di Gastone.

Perchè noi non siamo chiamati ad essere dei supereroi: siamo chiamati, uomini e donne, ad assumere le nostre responsabilità a partire dalle nostre fragilità e della nostra non onnipotenza.

Questo Gastone ha fatto tutta la vita e ancora l’anno scorso, è stato protagonista di una forte chiamata di responsabilità nella lotta contro i fascisti che governano l’Italia. Nel salutarlo lo ringraziamo per il suo esempio e per aver voluto condividere con noi larga parte della sua esistenza e del suo impegno.

Grazie Gastone, la terra ti sia lieve.

Paolo Ferrero

4/1/2024


Gastone Cottino, partigiano comunista

E’ venuto a mancare alla soglia del compimento dei 99 anni il compagno Gastone Cottino.

Novantanove anni di resistenza e di impegno politico. Partigiano combattente con il nome di battaglia “Lucio” e componente del CLN Piemonte, professore emerito, già ordinario di diritto commerciale e preside della facoltà di Giurisprudenza all’Università di Torino, componente del Consiglio dell’Accademia dei Lincei.

Cottino era questo e molto altro, una figura di assoluto rilievo nel panorama politico e culturale piemontese e anche nazionale.

La sua scomparsa segna una perdita enorme non solo per il Partito di Rifondazione Comunista cui era iscritto dopo lo scioglimento del Pci, ma per tutta le forze antifasciste, di sinistra e democratiche del nostro Paese oltre che della realtà piemontese.

Cottino era unanimemente riconosciuto per la sua statura culturale, per la sua dirittura morale e politica. Gli anni ne avevano segnato il fisico ma non lo spirito indomito, la lucidità di analisi, l’impegno culturale che l’hanno sostenuto sino negli ultimi giorni. Un impegno portato avanti con rigore e al tempo stesso con grande capacità di indagare la nuova scena politica e sociale.

Nessuna rassegnazione o accettazione dello stato di cose presenti, della guerra, delle ingiustizie, dell’attacco alle libertà democratiche: “bisogna costruire un diverso ordinamento economico e sociale, di pace, giustizia e uguaglianza rispetto a quello messo in campo dal neoliberismo.

Va rigettata ogni forma di fascismo. Una politica di questi tempi che può apparire difficile ma non è impossibile”. Sono tra le ultime parole pronunziate da Cottino nei giorni scorsi che ci chiamano al dovere di continuare una lotta.

Il suo esempio di ‘ottimismo della volontà’ e di pensiero di trasformazione sia raccolto da tutte e tutte quelli che ambiscono a costruire una società improntata a quelli che sono i principi fondamentali della nostra Costituzione, i principi di pace, uguaglianza, giustizia sociale.

Lo ricordiamo all’ultimo corteo del Primo Maggio, di fronte alla celere che bloccava il nostro spezzone, esclamare al microfono: “Ho quasi cento anni ma mi ribello”. Un esempio per le nuove generazioni di rigore e passione democratica.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Ezio Locatelli, responsabile organizzazione del Partito della Rifondazione Comunista, coordinamento Unione Popolare

4/1/2024 http://www.rifondazione.it


Nel numero di febbraio del mensile pubblicheremo una lunga intervista al compagno Gastone Cottino che ci ha lasciato il 4 gennaio. L’intervista per LavoroeSalute è stata fatta a dicembre 2023

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