Il genocidio israelo-statunitense a Gaza continua per il 404° giorno. Bombardamenti di tendopoli in zone designate come “sicure” da Israele
InfoPal. L’olocausto gazawi ad opera delle forze coloniali genocide sioniste, armate e sostenute da USA ed Europa, con la complicità del mondo arabo, è entrato mercoledì nel 404° giorno. La catastrofe umanitaria e sanitaria è totale. Assistiamo impotenti e sconvolti al peggior sterminio post-seconda guerra mondiale, i cui metodi sono un mix letale e superano noti storici genocidi in termini di spazio-tempo. Osserviamo anche il fallimento definitivo delle organizzazioni internazionali come ONU, Tribunali penali e di giustizia, UNICEF, ecc., incapaci di fermare la carneficina dei nativi nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania e in Libano ad opera delle forze criminali coloniali israeliane, armate dall’Occidente. Il mainstream ha raggiunto livelli di prostituzione mediatica senza precedenti, mascherando il razzismo israeliano con la solita propaganda a cui nessun essere senziente ormai dà credito.
Dall’alba di mercoledì 13 novembre, 18 civili sono stati uccisi negli attacchi aerei dell’occupazione che hanno preso di mira diverse aree della Striscia di Gaza.
Nove palestinesi sono stati uccisi a seguito del bombardamento israeliano di due siti nel progetto Beit Lahia, nella Striscia di Gaza settentrionale.
Cinque persone sono state uccise dopo che l’occupazione ha preso di mira un gruppo di cittadini vicino al cancello dell‘ospedale Kamal Adwan, mentre altre quattro sono state uccise a seguito del bombardamento di una casa nel progetto Beit Lahia.
Ha aggiunto che un altro cittadino è stato ucciso nel bombardamento della città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, da parte di un drone dell’occupazione, oltre a una bambina di 10 anni che è morta per le ferite riportate due giorni fa nel campo di al-Nuseirat dopo che i suoi genitori sono stati uccisi e suo fratello è rimasto gravemente ferito a seguito del bombardamento da parte dell’occupazione di una tenda che li stava riparando.
Un attacco aereo israeliano ha preso di mira la regione di al-Mawasi, a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, designata dall’esercito israeliano come “zona umanitaria sicura”. Un bambino è stato ucciso e più di 20 altri sono rimasti feriti.
L’offensiva israeliana scatenata dal 7 ottobre del 2023, ha lasciato oltre 145.000 morti e feriti palestinesi, la maggior parte dei quali bambini e donne, e più di 10.000 dispersi, tra una massiccia distruzione e una carestia che ha ucciso decine di bambini e anziani, in uno dei peggiori disastri umanitari del mondo.
(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; Euro-Med monitor; credits foto e video: Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).
Per i precedenti aggiornamenti:
https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza
https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa
https://www.infopal.it/category/palestina-media-e-geopolitica-approfondimenti-e-analisi
13/11/2024 https://www.infopal.it
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