Il governo del PD berlusconiano incorna mortalmente le condizioni di lavoro e di vita di milioni di lavoratori stabili e precari. Ridicolizza il masochismo governativo dei sindacati maggiori e sbeffeggia il loro sadismo nei confronti di chi dovrebbero difendere nei diritti più elementari.

Renzi-Poletti, a testa bassa contro precari, Statuto dei lavoratori e sindacati

 Il fiscal compact non si modifica, la pubblica amministrazione si butta all’aria e il lavoro? Il lavoro si azzera. Renzi, dopo la visita di Obama corregge un po’ l’agenda e riparte con un’altra bella vagonata di promesse. Il dossier che gli preme di più, però, è quello sul lavoro, esattamente come il Governo Berlusconi-Monti-Letta.

A cominciare da quel pubblico impiego che rappresenta uno degli elementi chiave del suo programma di governo sempre alla ricerca di una prateria dove far brucare la “spending review”. Certo, sta limando qualche busta paga dei papaveri con troppe “creste”. E che problema c’è? E’ solo una mossa tattica per preparare il terreno alla “risoluzione strategica”: nel Renzi-spot prima o poi arriverà l’annuncio di un blocco tombale sulle retribuzioni dei più di tre milioni di dipendenti pubblici. C’è da giurarci. E così tra un ripensamento e l’altro sulle spese militari, sottolinea di voler “rovesciare la pubblica amministrazione come un calzino”. “Noi vogliamo fare – aggiunge – una rivoluzione sistematica”. Una rivoluzione che continua con l’attacco frontale ai sindacati, tanto per cambiare, responsabili, secondo lui, del raddoppio della disoccupazione. E già che c’è sostiene Visco, il Governatore di Bankitalia che ieri ha sparato a zero contro i sindacati. riesumando la famosa formula dei “lacci e laccioli”. Una dichiarazione che non è piaciuta ai dirigenti dei sindacato confederale, che invitano Visco, ma anche tutti coloro che in questo momento hanno importanti incarichi di responsabilità politica, a non sciorinare della facile demagogia e a fomentare così il populismo (e l’antipolitica) già molto rampanti. Del resto, questa di Bankitalia è davvero una linea inedita. Con il mondo sindacale, i vertici di via Nazionale hanno sempre avuto molto riguardo.

Dovrà renderne conto al Pd di tutto questo? Nemmeno per sogno. Non solo il partito di Napolitano, dopo qualche momento di sbandamento, sembra ricompattarsi sul Job act grazie a qualche piccola modifica concessa da palazzo Chigi, ma potrebbe arrivare un nuovo “raggio laser” contro lo Statuto dei lavoratori, che in linguaggio renziano si viene denominato codice. “Lunedi’ abbiamo predisposto un disegno di legge delega per semplificare il codice del lavoro che presenteremo in Parlamento”, afferma il presidente del Consiglio.

Poletti lo racconta così: “Non e’ detto che i contratti di lavoro siano fatti esattamente come sono stati fatti negli ultimi 100 anni. Dobbiamo avere il coraggio di ragionarne” e questo “non vuol dire che stiamo ledendo chissa’ che, stiamo discutendo di qualcosa che e’ stato scritto all’inizio del ‘900. E sara’ ben successo qualcosa dall’inizio del ‘900 ad oggi?”.

Fabio Sebastiani 

29/03/2014 www.controlacrisi.org

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