IL MEETING DEI NEONAZISTI EUROPEI DEL PROSSIMO 17 MAGGIO A MILANO: UN RIASSUNTO E LO STATO DELLE COSE

A partire dal 28 gennaio scorso sulla stampa nazionale (tra le testate che vi hanno dato ampio spazio il «Corriere della Sera» e «La Repubblica») è apparsa la notizia che il prossimo 17 maggio si terrà a Milano un incontro internazionale dal titolo «Resum25, Remigration Summit» promosso da organizzazioni suprematiste europee.

Con il termine «Remigrazione» le stesse organizzazioni promotrici intendono definire il progetto da loro perseguito di deportazione della popolazione «non bianca» e «non assimilabile».

Tra le organizzazioni promotrici figurano anche il Movimento Identitario Austriaco (Ibö) guidato da Martin Sellner, il fiammingo Schild & Vrienden (Scudo e Amici) diretto dall’ex deputato Dries Van Langenhove e lo svizzero Junge Tat (Giovane Azione).

Martin Sellner, considerato il “teorico” della «Remigrazione», per le sue posizioni, si è visto recentemente inibire l’ingresso in Germania, provvedimento che è stato contestualmente assunto anche da Regno Unito e Svizzera, inibizione motivata anche dal fatto accertato di una sua donazione di 1500 euro al neonazista Brenton Tarrant, autore il 15 marzo 2019 degli attacchi a due moschee di Christchurch in Nuova Zelanda, che aveva provocato 51 vittime.

L’ex deputato Dries Van Langenhove è stato invece condannato nel marzo 2024 in Belgio a un anno di carcere e a una multa di 16 mila euro, nonché all’interdizione pubblica per un anno, per aver violato le leggi contro il razzismo e la negazione dell’Olocausto.

Il gruppo di Junge Tat, formatosi nel 2020 nella Svizzera tedesca, sta causando in quel Paese non pochi problemi, come rilevato da alcuni anni dalla stampa svizzera. I suoi aderenti sono infatti soliti disturbare le manifestazioni in solidarietà con i migranti (a Bellinzona nell’ottobre 2023) e a intimidire i Pride (Zurigo nel giugno 2022), apparendo tra l’altro sui social con dei cappucci neri con impresso il loro simbolo, la runa Tyr, già tra gli emblemi della Gioventù Hitelriana, ma anche più recentemente del cosiddetto Movimento per la Resistenza Nordico, una sorta di Internazionale Neonazista scandinava presente in Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia. Nel settembre 2016 alcuni suoi esponenti assassinarono ad Helsinki un giovane antirazzista e per questo l’organizzazione in Finlandia è stata sciolta.

Sei membri di Junge Tat sono stati anche condannati nel settembre scorso a una multa di 70mila franchi per «discriminazione razziale, danneggiamenti, violazione di domicilio e violazione della legge sugli esplosivi».  Il nome di Junge Tat era anche emerso nell’inchiesta sul piccolo gruppo terroristico di Avanguardia Rivoluzionaria, che si ispirava allo stragista norvegese Anders Breivik e ai suprematisti bianchi statunitensi, attivo tra Milano e Trieste, smantellato nel luglio 2021, i cui aderenti sono stati condannati dal Tribunale di Milano a pene detentive in primo grado e in appello.

In Italia chi si è attivato a promuovere il meeting del 17 maggio è l’Associazione Cultura e Tradizione di Como rappresentata da Guido Ballarati.

Il meeting è ormai entrato in fase operativa: sui social di riferimento, tra cui «Action Radar Europe», si è a più riprese nel mese di marzo pubblicizzato nuovamente l’appuntamento, dando conto dell’avvenuta prenotazione di alcune centinaia di biglietti aerei (400) per Milano, la raccolta di oltre 3 mila euro di sottoscrizione e la disponibilità di tickets per l’ingresso all’evento, il pernottamento e l’accesso ai ristori. Il 27 marzo si è oltretutto annunciato il “sold out” definitivo. 

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