Il Parlamento Europeo ha approvato il piano di munizioni Ue per l’Ucraina
L’europarlamento ha approvato con 446 voti a favore, 67 contrari e 112 astenuti la legge a sostegno della produzione di munizioni Ue (Asap) per rafforzare la capacità produttiva europea ideata per sostenere lo sforzo bellico dell’Ucraina. Grazie all’introduzione di misure specifiche, tra cui un finanziamento di 500 milioni di euro, l’Asap mira a potenziare la capacità produttiva dell’Ue per far fronte all’attuale carenza di munizioni, missili e loro componenti. Hanno votato favorevolmente i parlamentari della Lega, di Fratelli d’Italia e Forza Italia, insieme a metà del PD
Oggi, 1° giugno 2023, i membri del Parlamento europeo hanno votato con procedura d’urgenza la proposta di Regolamento a sostegno della produzione di munizioni (ASAP). Esso prevede lo stanziamento di 500 milioni di euro di fondi del bilancio UE per sovvenzionare l’industria bellica, ed ulteriori stanziamenti provenienti da una collaborazione privato-pubblica. Questa proposta continuerà il suo iter con una triangolazione tra Consiglio, Commissione e Parlamento europeo.
Una grande quantità di denaro proveniente dalla fiscalità dei contribuenti europei andrà ad imprese che, con il conflitto ucraino ed in altre aree del mondo, stanno già guadagnando superprofitti esorbitanti. Il Parlamento, abdicando al proprio ruolo politico ed istituzionale, rischia di avallare la proposta della Commissione, che diviene di fatto l’organismo decisore per la strategia e la produzione di armi nei 27 Paesi dell’UE.
L’Unione Europea entra così in regime di ”economia di guerra”, con provvedimenti che vengono presentati sotto mentite spoglie di politica industriale, marcando in realtà un ulteriore passaggio nel percorso della sua militarizzazione.
Per produrre un milione di munizioni potrebbero essere utilizzati i fondi del Recovery Fund destinati alla ripresa economica, al fine di superare ritardi enormi e diseguaglianze profonde. In ragione dell’ “urgenza” sarà possibile derogare dalla direttiva sull’orario di lavoro, aumentandolo se e quando necessario; si aggirano inoltre le direttive in materia ambientale e di difesa della salute e sicurezza dei lavoratori, conquiste fondamentali per tutti i cittadini europei.
Il Regolamento ASAP nasce negli uffici della Commissione Europea e contraddice chiaramente quanto sancito nell’art. 41 del Trattato sull’Unione europea che vieta che “le spese derivanti da operazioni aventi implicazioni militari o di difesa” siano a carico del bilancio dell’UE. Per questo riteniamo che il testo votato oggi dal Parlamento europeo violi il Trattato stesso, nonché la nostra Costituzione che all’art.11, a partire dal “ripudio della guerra”, limita le cessioni di sovranità ad “un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni”.
Siamo davanti a una gravissima violazione della natura e delle regole dell’Unione Europea e per certi aspetti delle norme vigenti in materia di diritto al lavoro, tutela dell’ambiente e della salute. Per questa ragione, rimane aperta la via del ricorso giudiziario a livello nazionale ed europeo. Con tutte le associazioni che condividono queste posizioni, nei prossimi mesi ci batteremo per tornare ai valori antifascisti, dunque di pace e di solidarietà, che erano e sono i pilastri del progetto europeo.
Libertà e Giustizia – Rete italiana Pace e disarmo – ANPI – ARCI
Acerbo (Prc-Se): deriva guerrafondaia dell’UE. Per fare la guerra violano persino il Trattato UE
Il Parlamento europeo ha approvato oggi il regolamento ASAP, per sovvenzionare l’industria di armi e la produzione di munizioni in Europa.
Milioni di euro regalati all’industria militare con la possibilità per gli stati di usare risorse dai fondi sociali europei per sovvenzionare la produzione di armi. Un regolamento che in nome della furia bellicista introduce deroghe alla direttiva europea sull’orario di lavoro, consentendo orari straordinari e di introdurre orari di 48 ore a settimana. Una follia militarista che toglie risorse per sanità, scuola, asili, ambiente per produrre armi e prolungare la guerra. Una follia contro i lavoratori, lo stato sociale e la pace,votata a stragrande maggioranza da un Parlamento europeo ormai succube della retorica bellicista e che viola lo stesso trattato dell’Ue, che nel suo art. 41.2 proibisce l’uso di denaro comunitario per “operazioni militari”.
E’ vergognoso che il rispetto dei trattati è stato per decenni invocato per giustificare politiche antipopolari di taglio della spesa pubblica e privatizzazione mentre per fare la guerra si decide di violarli con assoluta disinvoltura.
Siamo di fronte a una deriva militarista e guerrafondaia dell’Unione Europea, sempre più sottomessa alla NATO e alle scelte degli USA. Non a caso oggi Stoltenberg annuncia che l’aumento della spesa militare al 2% del Pil è il livello minimo a cui convengono di arrivare gli stati al termine del vertice dei ministri degli esteri, quindi con il consenso anche del governo italiano. Un aumento della spesa militare assolutamente spropositato visto che già oggi i paesi della NATO hanno una spesa enormemente superiore a Russia e Cina.
I deputati dei partiti di governo, della Lega, di Forza Italia, insieme a metà del PD, hanno tutti votato per scelta bellicista nel parlamento europeo. Altro che sovranisti, allineati come soldatini agli ordini di Washington e della Commissione Europea!
Ringraziamo il nostro gruppo parlamentare europeo La Sinistra che ha votato contro.
Maurizio Acerbo segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, coordinamento di Unione Popolare
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