Il Tg2 esalta un soldato che ha “guidato l’assedio all’ospedale pediatrico di Gaza”. L’inesorabile declino (e fine) del giornalismo italiano

Il Tg2 ha mandato in onda un servizio che presenta come vittima eroica un soldato di Tsahal che ha guidato l’assedio all’ospedale PEDIATRICO al-Rantisi di Gaza. Un ospedale…, e per giunta pediatrico, e non a una roccaforte di altri soldati…un ospedale pieno di bambini feriti, malati.

L’assurdità della comunicazione, la dissociazione dalla verità fattuale, la distopia (nel senso proprio della dislocazione di un contesto dalla sua normale sede), la dissonanza cognitiva, il corto-circuito narrativo, la sua vergognosa partigianeria si vedono già in apertura, con la giornalista che introduce l’inviato, e poi per tutto il resto del servizio televisivo.

L’inviato di Rai2 traccia un ritratto umano, emozionale del giovane ufficiale ucciso dalla resistenza palestinese: parla della famiglia, dei progetti di vita, del dolore dei familiari, ecc. Applica, cioè, quelle categorie narrative della vittima di guerra, ribaltando totalmente la realtà dei fatti sul terreno, dove le vittime sono i civili di Gaza, gli autoctoni palestinesi, e gli aggressori sono i soldati di occupazione che stanno compiendo un genocidio, una pulizia etnica denunciata anche dalle Nazioni Unite e dai loro rappresentanti internazionali, da tutte le organizzazione per i diritti umani e da numerosi stati del mondo, BRICS compresi (ricordiamo le dichiarazioni del presidente del Brasile, della Russia, della Cina, del Sud Africa, dell’ex premier Conte e di tanti altri).

La sorella del soldato afferma che si tratta di una “guerra religiosa, tra Bene e Male”, dove il Bene è rappresentato dai colonizzatori e genocidi israeliani, e il Male dai colonizzati e vittime palestinesi. La madre rincalza, dicendo che il figlio “non è morto invano”, e che loro hanno diritto di “conquistare e colonizzare Gaza”.

Ora, queste affermazioni chiarissime di colonialismo e di sostegno alla pulizia etnica a Gaza (e nel resto della Palestina) dovrebbero far sorgere nel giornalista qualche dubbio, qualche accenno critico, invece lui le accoglie e le fa proprie, presentandole al telespettatore come una verità insindacabile, e questo proprio nonostante i massacri feroci e crudeli contro la popolazione gazawi, le immagini e i video che circolano in diretta, minuto dopo minuto, in tutti i social e che neanche la RAI e il resto del penoso e connivente mainstream possono negare.

La direzione di Rai2, servizio pubblico nazionale, si arroga dunque il diritto di disinformare i cittadini che pagano il canone, con notizie manipolate e fuorvianti, venendo meno alla deontologia professionale e all’obbligo di riportare i fatti sul terreno, senza cercare di indurre il pubblico a prendere parte – la parte decisa della redazione o a chi impone una certa linea editoriale – e a supportare la versione degli occupanti e di chi si sta macchiando di genocidio e crimini di guerra contro una popolazione di civili inermi, molti dei quali bambini.

Se la redazione di Rai2 è carente di fonti e dati sul genocidio in corso, possiamo consigliarle di leggere i report che l’ONU, Amnesty International e altre importanti sigle internazionali stanno pubblicando. Se non è un problema di carenza di fonti, allora è una questione di etica e di deontologia, e ci auguriamo che l’Ordine dei Giornalisti possa prenderne atto. In caso contrario, questo tipo di giornalismo, sempre più squalificato e immorale è destinato a finire nella vergogna della Storia, come successe con altri totalitarismi del passato, sempre fedelmente supportati dai media ufficiali. Con una variante importante, però: sono in atto il declino e la rapida fine di questo mondo unipolare occidentale, fondato su guerre di rapina, sterminio di popolazioni intere, genocidio, occupazioni, golpe, e politiche del caos, e da un’informazione mainstream embedded e disseminatrice di menzogne e di fake news. Il mondo multipolare guidato dai BRICS+ (in crescita esponenziale) non se ne farà nulla di questo giornalismo guerrafondaio e anti-etico e di giornalisti che hanno pienamente contribuito a sostenere globalmente il colonialismo occidentale.

http://”https://www.infopal.it/wp-content/uploads/2023/11/WhatsApp-Video-2023-11-19-at-10.23.15.mp4″ /

19/11/2023 https://www.infopal.it/

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *