In Europa più di 51mila minori stranieri scomparsi. Quasi la metà in Italia
© UNICEF/UNI443214/
I dati nel libro “Perdersi in Europa senza famiglia” di Cecilia Ferrara e Angela Gennaro. L’Italia è il primo Paese con quasi 23mila bambini e ragazzi spariti
Sono almeno 51.439 i minori migranti scomparsi in tutta Europa dai centri di accoglienza. L’Italia è il primo Paese con quasi 23mila scomparsi. I dati son forniti da “Lost in Europe”, un gruppo di giornalisti europei che ha raccolto dati dal 2021 al 2023 in 30 Paesi del Vecchio continente.
Sono dati allarmanti, come li definisce Cecilia Ferrara che con Angela Gennaro, entrambe giornaliste che appartengono a Lost in Europe, ha scritto il libro “Perdersi in Europa senza famiglia – Storie di minori migranti”, edito da Altraeconomia. I minori di cui non si hanno più notizie sono principalmente ragazzi e adolescenti che spesso finiscono vittime di tratta o nelle mani della criminalità.
“Si tratta di un tema molto poco attenzionato – dice Ferrara – ed è per questo che è nato il gruppo Lost in Europe, che cerca di mettere a terra i numeri con una metodologia verificabile di richiesta di accesso agli atti e di capire così i numeri reali del fenomeno, le cause e di conoscere le storie dei minori”.
Un lavoro non semplice, perché non è facile rintracciare questi ragazzi e nemmeno contattarli quando sono ancora all’interno dei centri di accoglienza. Le due giornaliste sono andate infatti nelle zone di confine, a Ventimiglia, Bardonecchia, Trieste, Briançon, nel Kossovo, dove i minori rischiano di essere incanalati in percorsi di traffico molto pericoloso. “Il nostro obiettivo – sostengono – è dare voce a queste ragazze ragazzi, capire perché partono e cosa succede quando arrivano in Europa”.
Spiegano che “le reti del traffico di esseri umani stanno nei pressi dei centri di accoglienza così da trovare il momento giusto per circuire le loro vittime, oppure li contattano già dal luogo di partenza” e cita la storia da loro ricostruita dei due giovani vietnamiti trovati morti in un camion a Essex, dopo che le polizie belga e olandese li avevano infiltrati in un’organizzazione per scoprire i traffici”.
“L’Italia è incapace di costruire percorsi che stimolino il desiderio dei giovani migranti a rimanere nel nostro Paese – ci dice Ferrara – . Alcuni di loro hanno già un piano predefinito, perché vogliono raggiungere parenti e amici in altri Paesi europei. Noi siamo gli unici in Europa ad avere una legge specifica per i minori non accompagnati, ma è in più parti disattesa”.
La giornalista fa riferimento alla legge Zampa che prevede, tra le tante protezioni, l’accertamento dell’età e l’identificazione dei minori con la presenza di un mediatore culturale durante i colloqui che servono anche a capire il loro progetto migratorio, se sono vittime di tratta o hanno un debito sulle spalle che mette a rischio la vita dei famigliari nel Paese d’origine.
Ora invece, con gli ultimi “provvedimenti del governo Meloni in tema di migrazione, che si basano sempre su una politica emergenziale senza pensare a una rete di accoglienza (perché emergenza non è), i minori sono in capo ai Comuni e prevedono deroghe agli accertamenti così che basta una dichiarazione della Polizia per affermare che hanno più dell’età dichiarata, per dire che sono dei finti minori”.
“Ma quanti vengono smascherati? Non abbiamo trovato dati – dice Ferrara -. Perché in realtà è vero l’opposto: i trafficanti dicono a ragazzi ragazze, queste ancora più a rischio per lo sfruttamento sessuale, di dichiararsi maggiorenni per avere meno problemi. Il decreto Cutro 2, che parla di grandi numeri senza dire quali siano, prevede che i fermati abbiano 5 giorni per contestare le affermazioni sulla loro età, ma per loro è impossibile trovare un avvocato e addirittura capire quanto sta accadendo. Oltretutto è una legge fatta per non avere rilievi di anticostituzionalità o infrazioni europee”.
Un altro rilievo delle giornaliste: “Secondo le rilevazioni di Altraeconomia, il centro migranti che è in apertura in Albania, per il quale Meloni inizialmente disse che non avrebbe ospitato le persone vulnerabili, ha un contratto d’appalto che prevede anche attività per minori, che invece sono compresi in quella categoria. Un errore, o un anticipo di quello che potrebbe avvenire?”.
Ferrara afferma che non avrebbero mai pensato che sui minori ci sarebbe stata una polarizzazione di opinioni, perché, essendo il nostro “un Paese cattolico e buonista”, si è sempre affermato che “i bambini e i ragazzi sono intoccabili”, mentre invece non è così: “Si sta derogando in modo molto grave sui loro diritti”.
Ferrara chiude con una storia di estrema attualità: “Leggiamo che gli orfani ucraini saranno deportati nel loro Paese in guerra: è allucinante, anche perché abbiamo visto come sia stata diversa l’accoglienza di chi arriva dall’Ucraina rispetto a chi fugge da altri Paesi, colpiti da conflitti o disastri ambientali, eppure anche in questo caso i diritti dei minori non vengono rispettati”.
Simona Ciamaritaro
22/8/2024 https://www.collettiva.it/
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!