Incidenti sul lavoro alla Solvay di Alessandria, gli operai hanno paura
Ad agosto due fuoriuscite di sostanze tossiche nello stabilimento della Solvay di Spinetta Marengo hanno destato preoccupazione tra lavoratori e popolazione
Ancora perdite tossiche per la Solvay Syensqo di Spinetta Marengo (Alessandria), già al centro dello scandalo pfas che ha portato all’avvio di un processo per disastro ambientale, tuttora in corso. Nella notte del 29 agosto, da un container arrivato via treno dallo stabilimento Solvay di Tauvax (Francia) è fuoriuscito diclorofluorometano, con tracce di acido fluoridrico, un gas incolore dalla tossicità paragonabile al cloroformio.
Sul posto sono giunti i vigili del fuoco, che hanno fatto scattare il codice giallo per emergenza esterna, quindi i tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) e i carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe) di Alessandria. Per precauzione, gli operai sono stati trattenuti nei singoli stabilimenti e il cambio turno del mattino è stato sospeso. L’emergenza è cessata soltanto nella tarda mattinata.
Due allarmi in pochi giorni
“Si tratta del secondo episodio in poche settimane – ha commentato la deputata del Pd Stefania Marino, componente della Commissione d’inchiesta bicamerale sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari –; siamo vicini ai lavoratori che protestano fuori all’azienda e auspichiamo che il governo intervenga al più presto per fare chiarezza su quanto accaduto”.
L’incidente del 29 agosto fa seguito a un primo episodio avvenuto l’8 agosto, sempre all’interno della fabbrica, con il rilascio in aria di acido fluoridrico. Durante un forte temporale, nell’impianto destinato alla produzione di Tecnoflon – uno dei prodotti di punta della multinazionale – c’era stata una fuoriuscita della sostanza tossica, che non si è propagata al di fuori dallo stabilimento solo grazie alla pioggia battente e all’azione di messa in sicurezza da parte degli addetti interni.
L’incidente del 29 agosto fa seguito a un primo episodio avvenuto l’8 agosto, sempre all’interno della fabbrica, con il rilascio in aria di acido fluoridrico
L’incidente ha preoccupato gli abitanti delle aree vicine al polo, che hanno chiesto un incontro con le istituzioni. Dagli enti non è giunta, però, alcuna risposta, diversamente da quanto avvenuto dopo il secondo episodio, quando la prefetta Alessandra Vinciguerra ha convocato un tavolo d’urgenza con il sindaco di Alessandria Giorgio Angelo Abonante, Asl, Arpa, vigili del fuoco, forze dell’ordine e responsabili dello stabilimento.
Rifiuti oltre i limiti
Il 28 agosto, un giorno prima del secondo incidente, il dirigente del settore ambiente della Provincia di Alessandria aveva inviato alla multinazionale una diffida per la terza volta nel giro di poche settimane per via del superamento di rifiuti liquidi oltre i limiti nelle vasche destinate allo stoccaggio. Nel documento stilato dall’ente si legge che durante i controlli effettuati ad aprile dall’Arpa sulla gestione della discarica di gessi fluoridrici era emerso il superamento della capienza del percolato.
Una situazione che ha prodotto una contravvenzione dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) del 2010, il documento che permette alla multinazionale di lavorare composti chimici e che è in fase di revisione ormai da cinque anni. La diffida obbliga la Syensqo Solvay a smaltire l’intero contenuto delle vasche entro 15 giorni a decorrere dal 28 agosto.
Laura Fazzini
30/8/2024 https://lavialibera.it/
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