Israele intrappola 100 mila palestinesi in una zona di sterminio a Gaza
Gaza – The Cradle. Lunedì i carri armati israeliani si sono spinti più a fondo nel nord di Gaza, intrappolando circa 100 mila civili, mentre l’aviazione ha effettuato attacchi aerei che hanno portato il numero di palestinesi uccisi dalle forze israeliane durante la guerra oltre i 43 mila.
Il Servizio di emergenza civile palestinese ha dichiarato che circa 100 mila persone sono rimaste bloccate a Jabalia, Beit Lahia e Beit Hanoun senza forniture mediche o alimentari a causa dell’assedio imposto dalle forze israeliane.
Il servizio di emergenza ha dichiarato di essere stato costretto a terminare le operazioni a causa dell’assalto israeliano al nord di Gaza, che dura da tre settimane.
L’esercito israeliano afferma di voler distruggere Hamas e ha dichiarato di aver catturato 100 “sospetti militanti di Hamas” durante un’incursione nell’ospedale Kamal Adwan, nel campo di Jabalia, nei giorni scorsi.
I funzionari dell’ospedale hanno dichiarato che le forze israeliane hanno arrestato membri del personale ospedaliero, pazienti e palestinesi che si rifugiavano nel complesso ospedaliero.
Dall’inizio della guerra, Israele ha affermato che Hamas usa gli ospedali come centri di comando come pretesto per distruggere deliberatamente gli ospedali e il sistema sanitario di Gaza.
Le forze israeliane hanno effettuato diversi attacchi aerei in tutta Gaza lunedì, uccidendo cinque persone e portando il numero di uccisi da Israele durante la guerra a Gaza a più di 43 mila.
L’agenzia di stampa palestinese WAFA ha riferito che un drone israeliano ha colpito lunedì un gruppo di persone nell’area di Beit Lahia, uccidendone una e ferendone diverse altre.
WAFA ha riferito che un drone ha colpito un gruppo di persone nel quartiere orientale di Gaza City, Shujaiya, uccidendo tre persone e ferendone altre tre.
Nel centro di Gaza, almeno un palestinese è stato ucciso e altri feriti, all’alba di lunedì, quando l’esercito israeliano ha colpito una casa nel campo profughi di al-Nuseirat, ha aggiunto l’agenzia.
I residenti di Gaza Nord hanno riferito a Reuters che “le forze israeliane stavano assediando le scuole e altri rifugi che ospitavano le famiglie sfollate, ordinando loro di uscire prima di arrestare gli uomini e di far uscire donne e bambini dall’area verso la città di Gaza ed il sud”.
Tuttavia, solo poche famiglie sono fuggite verso il sud di Gaza come indicato dall’esercito israeliano, ha osservato Reuters. La maggior parte ha insistito per andare nella città di Gaza, temendo che Israele non avrebbe mai permesso loro di tornare alle loro case se fossero andate più a sud, oltre il corridoio Netzarim controllato dall’esercito israeliano.
Alcuni hanno detto di aver scritto le loro notifiche di morte nel caso in cui fossero morti a causa dei continui bombardamenti, dicendo che avrebbero preferito la morte allo sfollamento, ha aggiunto Reuters.
“Mentre il mondo è impegnato con il Libano e con nuovi discorsi senza senso su qualche giorno di cessate il fuoco [a Gaza], l’occupazione israeliana sta spazzando via il nord di Gaza e sfollando la sua gente”, ha dichiarato a Reuters un residente di Jabalia tramite un’applicazione di messaggistica.
“[Ma] né il [primo ministro israeliano Benjamin] Netanyahu né Eiland saranno in grado di portarci via dal nord di Gaza”.
Secondo i commenti dei soldati israeliani, l’esercito sta attuando un piano per espellere con la forza i civili palestinesi dal nord di Gaza e poi far morire di fame i civili e i combattenti di Hamas che si rifiutano di andarsene, tagliando loro il cibo e l’acqua.
Il cosiddetto “Piano Generale” è stato proposto da Giora Eiland, ex-generale e capo del Consiglio di Sicurezza Nazionale di Israele.
La resistenza palestinese guidata da Hamas continua ad attaccare le forze israeliane invasori con razzi anticarro, mortai e ordigni esplosivi piazzati negli edifici, nelle strade e ovunque le forze israeliane stabiliscano posizioni.
Traduzione per InfoPal di F.L.
29/10/2024 https://www.infopal.it
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