Israele prende di mira due convogli di aiuti umanitari a Gaza e uccide diversi membri dell’equipaggio

Gaza – Al-Mayadeen. Le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno deliberatamente preso di mira un convoglio di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, uccidendo diversi membri del suo equipaggio.

Il convoglio di aiuti che è stato colpito aveva precedentemente coordinato il suo percorso con le IOF nell’ambito di un “processo di deconfliction” che impedisce ai camion di aiuti di essere bombardati, ma è stato poi preso di mira da un attacco aereo israeliano sostenendo che i suoi membri erano “assalitori armati”.

Il camion, coordinato da Anera, un’ONG con sede negli Stati Uniti, e approvato dalle IOF, stava trasportando forniture mediche salvavita e carburante ad un ospedale gazawi prima di essere preso di mira. La direttrice di Anera per la Palestina, Sandra Rasheed, ha rivelato che mentre un membro dell’equipaggio è rimasto illeso, molti altri sono stati uccisi nell’attacco.

“Tragicamente, diverse persone, tutte impiegate dalla società di trasporti con cui lavoriamo, sono state uccise nell’attacco. Erano nel primo veicolo del convoglio”.

Le IOF, d’altra parte, hanno rilasciato una dichiarazione in cui affermano falsamente che i combattenti della Resistenza hanno preso il controllo del camion nel tentativo di giustificare il fatto di aver attaccato un veicolo che trasportava aiuti umanitari a Gaza.

Un chiaro schema mostra gli attacchi intenzionali che l’occupazione israeliana conduce contro gli aiuti umanitari diretti a Gaza. Poche ore prima che le IOF colpissero il convoglio di Anera, i soldati dell’occupazione hanno aperto il fuoco contro un convoglio del Programma Alimentare Mondiale (PAM) composto da due veicoli mentre si avvicinavano ad un posto di blocco militare israeliano a Wadi Gaza. Il camion preso di mira era chiaramente contrassegnato con il simbolo delle Nazioni Unite.

Mentre il camion era blindato con vetri antiproiettile che hanno tenuto al sicuro il suo equipaggio, l’organizzazione ha deciso di interrompere le operazioni a Gaza per garantire la sicurezza dei suoi dipendenti.

Cindy McCain, direttrice del PAM, ha definito l’attacco delle IOF “totalmente inaccettabile”, così come il sistema di deconfliction “fallimentare”, e ha dichiarato: “Questo [gli attacchi contro i convogli di aiuti] non può continuare”.

L’obiettivo sistematico e multiforme degli aiuti umanitari a Gaza.

“Israele” ha notoriamente ostacolato le operazioni di aiuto umanitario a Gaza, bloccando completamente i percorsi, prendendo di mira i volontari umanitari o massacrandoli.

Al 7 agosto, l’UNRWA ha rivelato che “Israele” ha ucciso 205 dei suoi operatori umanitari a Gaza.

Ad aprile, un convoglio di aiuti della World Central Kitchen è stato preso di mira e sette membri dell’equipaggio sono stati massacrati. L’attacco ha costretto la WCK a interrompere le operazioni a Gaza, lasciando i palestinesi vulnerabili senza gli aiuti tanto necessari.

A febbraio, l’occupazione ha cessato di concedere i visti al personale internazionale delle organizzazioni umanitarie che operano nella Palestina occupata, ostacolando la consegna di forniture essenziali, compreso il cibo, a Gaza.

Nella sua ultima manovra per privare la popolazione di Gaza degli aiuti necessari, l’occupazione ha emesso nuovi ordini di evacuazione a Deir al-Balah, costringendo le operazioni delle Nazioni Unite a fermarsi.

L’escalation di ordini di evacuazione ha gravemente interrotto la fornitura di assistenza critica alla regione, esacerbando la già terribile crisi umanitaria.

(Foto: X UNRWA).

Traduzione per InfoPal di F.H.L.

31/8/2024 https://www.infopal.it/

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