Israele vuole tenere i palestinesi imprigionati in “bolle umanitarie” lungo la Striscia

Gaza – The Cradle. Israele si sta preparando a creare “enclavi umanitarie” o “bolle” sperimentali come parte di un piano per sostituire la governance di Hamas a Gaza dopo la guerra in corso, secondo quanto riportato dal Financial Times (FT) il 1° luglio.

Israele intende lanciare un progetto pilota nei quartieri settentrionali di Gaza, di Atatra, Beit Hanun e Beit Lahia.

Secondo il progetto, l’esercito israeliano consentirebbe l’ingresso di aiuti dal vicino valico occidentale di Erez/Beit Hanun a palestinesi locali controllati, che distribuirebbero gli aiuti. I palestinesi controllati assumerebbero poi gradualmente il governo civile della “bolla”, mentre le forze israeliane manterrebbero il controllo militare.

In caso di successo, Israele espanderebbe le enclavi verso sud, in altre zone di Gaza.

Israele ritiene di poter utilizzare le bolle per sostituire Hamas, che governa la Striscia sotto l’assedio israeliano dal 2007.

Una persona che ha familiarità con tali progetti ha affermato che il piano è anche un modo per aggiungere pressione nei negoziati per il cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri.

Il FT ha aggiunto che la proposta è stata “accolta con incredulità da molte persone informate sui piani”, data la continua forza del braccio armato di Hamas, le Brigate Qassam, che continuano a combattere le forze israeliane che occupano la Striscia.

Un’altra persona a conoscenza del piano lo ha definito un progetto “di fantasia”.

“Abbiamo già provato a farlo in tre diverse zone del centro e del nord di Gaza, anche con i clan locali. Sono stati tutti picchiati o uccisi da Hamas”, ha dichiarato un ex-alto funzionario israeliano che aveva familiarità con la pianificazione postbellica.

In una dichiarazione della scorsa settimana, Hamas ha affermato che non avrebbe permesso a nessun attore di “interferire” con il futuro della Striscia di Gaza e che avrebbe “tagliato ogni mano dell’occupazione [israeliana] che cerca di manomettere il destino e il futuro del nostro popolo”.

Una seconda persona a conoscenza dei piani per il dopoguerra a Gaza ha detto che Israele non è riuscito a trovare palestinesi disposti a collaborare con le forze di occupazione per governare Gaza da novembre.

“Questo [piano] è solo l’ultima ripetizione. L’idea nelle menti israeliane è che qualcuno – gli Stati arabi, la comunità internazionale – pagherà per questo, e i locali di Gaza lo gestiranno. Ma nessuno sta abboccando”, ha aggiunto la fonte.

Il Wall Street Journal ha osservato che tali piani rivelano “dure realtà sulle conseguenze che raramente vengono espresse. Tra queste, il fatto che i civili palestinesi potrebbero essere confinati indefinitamente in aree più piccole della Striscia di Gaza mentre i combattimenti continuano all’esterno“. Il giornale ha aggiunto che “l’Esercito israeliano potrebbe essere costretto a rimanere profondamente coinvolto nell’enclave per anni, finché Hamas non sarà emarginato”.

Chris Doyle del Consiglio per la comprensione arabo-britannica ha dichiarato che “Israele vuole mettere i palestinesi di Gaza in bolle ‘libere da Hamas’, […] una gabbia nella gabbia”.

Traduzione per InfoPal di F.L.

3/7/2024 https://www.infopal.it/

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