L’ Acqua NON è del Sindaco, ma della Collettività.
Per far fronte agli ingiusti ed illegittimi tagli del governo Renzi agli enti locali svendono beni che non sono di proprietà dei Sindaci, ma di tutta la collettività. Le Amministrazioni di centro sinistra della Regione Emilia Romagna nei prossimi mesi venderanno una parte delle azioni di Hera Spa scendendo così sotto il 51% la parte pubblica, quindi definitiva privatizzazione di Hera. Questi Sindaci trainati da Renzi e dalla Legge di Stabilità che prevede vantaggi per le amministrazioni pubbliche che vendono le azioni delle aziende di gestione dell’acqua. I Sindaci del territorio Emiliano Romagnolo, intendono realizzare quello che non riuscì a Berlusconi col decreto Ronchi, abrogato col referendum del 2011. Il Sindaco di Bologna Merola azionista di Hera è ubbidiente e svenderà i suoi beni pubblici, non sono da meno il Sindaco di Ferrara, di Modena e in breve tempo anche altri Sindaci renziani si accoderanno, viste le precisazioni fatte dal Sindaco di Imola Daniele Manca (Presidente del Patto di Sindacato con Hera). A nulla vale che nella Regione Emilia Romagna alle ultime elezioni regionali (23 novembre 2014) abbia votato poco più della metà di coloro che si sono espressi contro la privatizzazione dell’acqua e della sua mercificazione. La democrazia è cancellata, ignorata, strappata. Da tempo denunciamo che la gestione dell’acqua e dei servizi pubblici attraverso aziende quotate in borsa, danneggia i cittadini e gli utenti. Opacità della gestione, aumenti tariffari insostenibili, negazione del diritto umano all’acqua, peggioramento delle condizioni di lavoro e aumento del lavoro in appalto, scarso controllo delle amministrazioni pubbliche, diminuzione degli investimenti, erogazione dei dividendi agli azionisti tramite l’indebitamento, impoverimento della risorsa idrica e mancato coordinamento della gestione della risorsa. Questi sono gli effetti del processo strisciante della privatizzazione in atto in questi anni. Oggi questa accelerazione, si configura come un processo definitivo di espropriazione delle comunità locali. Invitiamo quindi tutti i soggetti che si sono battuti contro le privatizzazioni a dar luogo ad un ampio schieramento contro queste misure. Invitiamo i consiglieri comunali ed i Sindaci a pronunciarsi, respingendo questo ricatto: tagli o svendi il patrimonio pubblico. Invitiamo i cittadini a protestare contro gli aumenti tariffari e l’alienazione del patrimonio pubblico. L’obiettivo resta quello della ripublicizzazione del servizio idrico, unica alternativa alla consegna ai mercati finanziari di un bene vitale come l’acqua. Come Comitati Acqua Bene Comune dell’Emilia Romagna attiveremo in questi giorni le necessarie iniziative di contrasto a queste misure. Invitiamo tutti i cittadini e Comitati dei Territori Hera ( Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Rimini, Ravenna, Modena a partecipare al Presidio Sabato 21 febbraio a Bologna davanti a palazzo D’ Accursio e a firmare la petizione on line che sarà inviata ai Sindaci di Bologna, Ferrara, Forlì, Cesena, Modena, Parma, Piacenza , Ravenna, Reggio Emilia, Rimini https://www.change.org/p/virginio-merola-no-alle-privatizzazioni-dell-acqua-e-dei-servizi-pubblici-locali-2 Marilena Pallareti Coordinatrice Comitato Acqua Bene Comune di Forlì-Cesena 16/2/2015
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