La salute dei migranti dopo il “Decreto Cutro”

Il “Decreto Cutro” evidenzia una spaccatura tra l’umana necessità di accogliere e gli ostacoli posti in essere dalle procedure di richiesta di asilo, e quindi, di accoglienza e di integrazione, nonché i potenziali rischi diretti ed indiretti sulla salute delle persone migranti.

“La medicina delle migrazioni moderna non è storia di malattie o di quadri nosologici inconsueti, ma spesso è storia di diritti negati o nascosti, di incomprensioni reciproche, di pregiudizi e paure”  (Salvatore Geraci)[1

A pochi giorni dal naufragio al largo delle coste calabresi in cui hanno perso la vita oltre 100 persone, è stato emanato il Decreto Legge (DL) 20/2023 (“divulgato come Decreto Cutro”)[2], convertito in legge (n. 50/2023)[3] il 5 maggio 2023, recante “Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare”, che pone di fatto un ulteriore irrigidimento delle politiche migratorie. Il provvedimento rimarca una spaccatura tra l’umana necessità di accogliere e gli ostacoli posti in essere dalle procedure di richiesta di asilo, e quindi, di accoglienza e di integrazione, nonché potenziali rischi diretti ed indiretti sulla salute delle persone migranti. In considerazione dell’assetto politico e legislativo come fattore determinante di salute, evidenze scientifiche hanno già confermato come le politiche migratorie restrittive abbiano effetti negativi sulla salute delle persone migranti, in particolare sulla salute mentale e sul limitato utilizzo dei servizi sanitari e assistenziali[4].

Come viene modificata la protezione speciale?

La legge n.50/2023 (art. 7) non cancella la protezione speciale, introdotta dal decreto sicurezza in sostituzione alla protezione umanitaria, ma sopprime la possibilità di richiedere un permesso di soggiorno nel caso in cui vi sia fondato motivo di ritenere che l’allontanamento dal territorio nazionale comporti la violazione del diritto al rispetto della sua vita privata e familiare.

Società Italiana Medicina delle Migrazioni – Gruppo di Lavoro su Metodologia, Ricerca e Bioetica

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21/6/2023

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