La Spectre. Guerra totale alla pace

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In un mondo che …..

Molti avranno certamente visto i film di 007, il filo conduttore è stato sempre quello di una lotta dei servizi segreti occidentali contro varie bande di criminali che volevano scatenare conflitti tra le potenze occidentali fino allo scoppio di una guerra mondiale, per assicurarsi il controllo militare ed economico del pianeta. Film spesso intermezzati da intrusioni dell’Unione Sovietica prima e ora della Russia. La più pericolosa di queste bande era la “Spectre” con i suoi esaltati e diabolici manager/capi. Come nel campo della fantascienza anche in quello militare la cinematografia ha, a volte, anticipato gli eventi reali e non stento a credere quanto più volte è stato “vociferato”: i produttori, gli scenografi e i registi si sono avvalsi, o evidentemente spinti, dagli stessi servizi segreti in combutta con l’industria delle armi, per preparare il terreno, l’audience e il consenso futuro sulle scelte di guerra.

Ora ci hanno presentato il copione definitivo dopo il costo del biglietto al cinema, gli stessi Stati “vittime” degli attacchi cinematografici, quegli Stati occidentali che hanno costruito questo conflitto Russia/Ucraina.
Che questa diabolica costruzione sia avvenuta è ormai di dominio pubblico nonostante la cortina fumogena di ferro dei mezzi di comunicazione stanpati e televisivi nelle mani dei governi e dei loro tutor militari ed economici dei Paesi occidentali. Non hanno neanche vergogna ad utilizzzare video e immagini di altre loro guerre, Irak e Balcani, per la propaganda anti Russia.

Ce l’hanno fatta a prendere in giro uno come Putin, che stinco di santo non è, con accordi verbali e sottoscritti sul bavaglio alla NATO, nel giugno 2022 l’Ucraino Petro Poroshenko ha confessato di aver firmato gli accordi di Minsk solo per permettere all’Ucraina di riarmarsi; Il 4 novembre, su Der Spiegel, e l’8 dicembre su Die Zeit, Angela Merkel ha confessato di sapere che l’Ucraina non aveva intenzione di applicarli e che stava cercando di guadagnare tempo per rimettere in piedi il suo esercito; e che lei stessa li aveva firmati senza avere l’intenzione di farli rispettare. Queste confessioni dimostrano che la Germania era complice dell’Ucraina.

Inoltre, nel giugno 2022, con la pubblicazione della sua conversazione telefonica con Vladimir Putin, Emmanuel Macron ha dimostrato che non aveva mai letto gli accordi di Minsk; della cui applicazione avrebbe dovuto essere il garante “.
In altre parole; i principali attori occidentali degli accordi di Minsk ammettono di essersi impegnati in prima persona per non rispettarli e di aver mentito ai russi; alle popolazioni del Donbass e al popolo ucraino. Naturalmente, i media occidentali non hanno mai menzionato la confessione di Angela Merkel, perché direbbero la verità e dimostrerebbero la doppiezza dell’Occidente!

Tutta questa criminale doppiezza è stata funzionale alla NATO di arrivare ai confini della Russia dopo aver che gli USA avevano già colonizzato l’Ucraina mettendo un loro fantoccio a capo dopo il golpe (specialità statunintense in tutto il mondo) di Piazza Maidan. Molti si sono chiesti come possa essere successo che uno come Putin, già esperto capo dei servizi segreti dell’URSS, sia caduto come uno sprovveduto nella trappola conoscendo i suoi interlocutori.

Appunto li considerava interlocutori, dopo il suo fattivo contributo per la messa in crisi dell’Unione Sovietica, e non nemici dopo che, dall’altro fantoccio Eltsin in poi, la Russia era diventata la copia formale dei Paesi occidentali con i suoi oligarchi determinavano nella società i pressupposti di uno Stato brutale, senza l’ipocrita facciata pseudodemocratica occidentale. Li considerava affidabili, sia perchè aveva dimostrato di essere diventato un leader anticomunista (anche con le sue amicizie italiane con Berlusconi e Salvini) e anche perchè aveva un peso economico determinante in Europa con il suo gas e con le centinaia di industrie italiane in Russia, però non aveva messo in conto, o aveva sottovalutato, con la sua boria zarista, la crisi drammatica dell’economia USA e del loro DNA criminale che li porta da sempre al ricatto armato ed economico, anche verso la servile Europa. Ricatto con le basi atomiche sul suo europeo e ricatto economico nonostante una crisi economica determinata dalla fine del dollaro come potenza mondiale.

Allora gli USA si sono posti la domanda: che fare per allargare i confini delle sue influenze che potevano esercitare (come sono stati abituati dal servilismo degli altri Stati occidentali) sul più esteso Paese del pianeta, dopo che è fallito il “progetto Eltsin” e Putin si è dimostrato un potenziale amico rognoso?
Perchè non delegare le colonie europee, sotto il comando dell’armata NATO a servizio degli USA, per preparare il terreno al fantoccio nazistello Zelensky a sua volta pronto a scarificare centinaia di migliaia di ucraini? Il giuoco è fatto!
Uno dei Generali italiani più attenti dall’inizio di questo conflitto, Fabio Mini, ha scritto recentemente “ ….Guerra non fine a se stessa, ovviamente, ma preludio del grande scontro Stati Uniti-Cina. Questo vogliono gli Usa e gli europei e questo è l’impegno che l’Ucraina ha assunto nei loro confronti: fornire armi in cambio di sangue per consentire all’Occidente di non soccombere in una guerra economica, commerciale e tecnologica che minaccia il sistema occidentale soltanto perché basato sull’egemonia statunitense. L’Occidente sta infatti cercando di spostare la guerra da un campo in cui ogni giorno perde iniziativa e potenziale a un campo, quello militare, in cui i numeri relativi all’hardware sono ancora favorevoli. Ma a fronte delle chiacchiere e della propaganda, l’Occidente trova già ora molte difficoltà nel perseguire la prospettiva di una guerra lunga e potenzialmente dolorosa. E gli ucraini forse cominciano a capire che della vittoria delle chiacchiere e dei soldi beneficeranno solo pochi e comunque non saranno coloro che combattono.

Intanto Gli Stati Uniti hanno piazzato segretamente altre 150 nuove bombe nucleari in Europa e precisamente nelle basi aeree americane di cinque paesi europei: Germania, Italia, Belgio, Paesi Bassi e Turchia. Lo ha annunciato lunedì 12 giugno Alicia Sanders-Zakre, coordinatrice delle politiche della ricerca per la Campagna Internazionale per l’abolizione delle armi nucleari (ICAN), in una conferenza stampa a Ginevra con i giornalisti accreditati dall’ONU dell’associazione ACANU.

Si rischia la terza guerra mondiale, nucleare?

Ora che l’Occidente, dopo tanto oblio pro guerra militare ed economica, con le sanzioni – ridicole per i russi e drammatiche per i popoli europei – sta capendo (ma non lo ammette) che la guerra in Ucraina sta andando malissimo, continuano a sognare la resa della Russia, credendo di riuscire dove i loro predecessosi Hitler e Mussolini hanno fallito, e piantare la bandiera della NATO sul tetto del Cremlino. Ma la Russia non è l’Irak, un Paese contro il quale si è scatenata una guerra unilaterale e distrutto, con oltre due milioni di morti tra i civili, da false prove di inesistenti armi chimiche, come ha dichiarato, tra i tanti in questi anni, John Kerry (già Segretario di Stato).

A proposito Guardatevi il film, da una storia vera, Official Secrets – Segreto di Stato che racconta di Katharine Gun, informatrice inglese, quando portò a conoscenza dell’opinione pubblica inglese le bugie di USA e Gran Bretagna per preparare la guerra in Iraq. Ovviamente un film mai passato nelle Tv italiane.

Oggi sulla guerra in Ucraina, l’unica cosa certa è che le previsioni di una sanguinosa catastrofe fatte dagli esperti indipendenti prima e durante la guerra – anche da generali italiani di buonsenso – si stiano avverando.

NB.
Troppo semplice il quadro che ne è uscito? Ma non è che è la semplicità che evitano Tv e giornali per non chiarire i perchè di uno scontro geopolitico, con i popoli come vittime?

Franco Cilenti

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