Ladri di adolescenza

In versione interattiva www.blog-lavoroesalute.org/lavoro-e-salute…
PDF www.lavoroesalute.org

Uno dei luoghi comuni più stupidi è stato sempre quello – al pari dell’uomo nero – che “gli zingari rapiscono i bambini” nel mentre non ha mai fatto breccia nella cultura popolare la scomparsa degli adolescenti causa, ad esempio, malattie prevenibili o evitabili, anche a causa della povertà o dello sfruttamento del lavoro minorile in vaste zone del mondo, anche in Italia! In fin dei conti sono o non sono da incasellare tra le mille cause del sistema capitalistico?

Domanda retorica perchè altra risposta non c’è, come non c’è sulle cause della depressione, dei suicidi in età adolescenziale e giovanile, come non c’è sulle cause da mancata alimentazione sana, tutte cause di gravissime patologie neuropsichiatriche tra gli adolescenti, da sempre ma oggi amplificate dalla iniqua gestione della pandemia. A riguardo, lo conferma un’indagine – del 2019 quindi pre pandemia – della Società italiana di pediatria (Sip) in 9 regioni italiane che certifica un alto accesso di minorenni, in particolare di studenti, nei pronto soccorso per motivi neuropsichiatrici.

I dati della Sip dicono che sono aumentati del 147% gli accessi per “ideazione suicidaria”, seguiti da depressione (+115%) e disturbi della condotta alimentare (+78.4%). C’è anche un aumento dei Disturbi del comportamento dirompente, del controllo degli impulsi e della condotta. La controprova l’abbiamo con l’aumento dell’utilizzo dei psicofarmaci con i quali si tenta “tecnicamente” di risolvere un problema che è sociale, quindi politico in quanto risulta elementare la correlazione tra disagio economico e malessere psichico nelle famiglie al buio di prospettive del futuro. E’ forte l’incremento delle vendite di psicofarmaci registrato nell’ultimo anno, soprattutto tra i giovani, le vendite di tranquillanti in farmacia sono aumentati del 17% rispetto al marzo del 2019, quelle degli antidepressivi e degli stabilizzatori dell’umore salgono del 13,8%, e del 10% quelle degli antipsicotici. (Dati dell’agenzia Italiana del Farmaco).
Inoltre, i giovani italiani tra i 15 e i 19 anni sono i maggiori consumatori di psicofarmaci non prescritti, in Europa (10% a fronte della media europea del 6%).

I suicidi rappresentano oggi la quattordicesima causa di morte in Europa, 13 morti ogni 100.000 abitanti (European Health for All database – HFA Europe). Per ogni suicidio attuato, inoltre, si stimano almeno venti tentativi di suicidio. In Italia si registra, ufficialmente, un minor tasso di suicidi (causa ridotta analisi e statistiche del fenomeno) rispetto agli altri Paesi europei con circa 4000 decessi, ma in Italia la salute mentale sembra non essere una priorità e quella dei giovani interessa ancora meno, mentre la priorità delle scelte politiche è rivolta alla riapertura dei manicomi (OPG) ammantandola con denominazioni meno impattanti (REMS) nell’opinione pubblica più sensibile su questo segmento sociale sofferente e abbandonato.

Oggi, dopo decenni di boicottaggio della Legge 184 di Franco Basaglia, i servizi offerti dalla sanità pubblica non riescono a rispondere a pieno alle effettive esigenze. E anche i poli territoriali UONPIA, (Unità Operativa Neuropsichiatria Psicologia Infanzia Adolescenza) dispongono di scarse risorse, pur essendo strutture indispensabili per garantire la tempestiva presa in carico del paziente e della famiglia e per evitare, per quanto possibile, il pronto soccorso che spesso rimanda a casa i ragazzi senza adeguata diagnosi e anche perchè le degenze pediatriche sono sature di molti pazienti.

Se mai ve ne fosse bisogno, è la conferma che il governo archivia con scienza e incoscienza le emergenze sociali – con i media che ne fanno solo un tema da salotto – e se ne frega di un fenomeno che depaupera il futuro del nostro Paese come – e peggio – la fuga dei giovani all’estero. E, come se non bastasse, c’è un altro tipo di suicidio, non statisticamente fisico ma mentale. Parliamo dell comparsa anche in Italia di un fenomeno sociale radicato nel Giappone conosciuto come “hikikomori”. Il significato indica giovani, e adolescenti, che si isolano nella propria stanza come in una prigione e rifiutano il contatto con tutti, anche con i famigliari.

E il governo che fà? S’inventa il palliativo del “bonus psicologo” per sviare la propria patologia di malus politico nel mentre sottrae prevenzione sociale e le cure a tutte le età delegamdo alle Regioni i propri compiti istituzionali.

Non sara il caso che il Ministro della Salute Speranza dia prova della sua sensibilità dimettendosi? Sarebbe anche una dovuta autocritica.

Franco Cilenti

In versione interattiva www.blog-lavoroesalute.org/lavoro-e-salute…
PDF www.lavoroesalute.org

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *