L’alternativa dei Paesi BRICS

22/8/2023

Oggi 22 agosto, é il giorno più importante dell’anno. Forse non solo di quest’anno. Oggi al vertice dei BRICS in Sudafrica si discute della creazione di una moneta di scambio internazionale – e quindi di riserva – alternativa al dollaro. Il fatto stesso che il tema venga affrontato corrisponde alla fine del dominio unipolare statunitense per come lo abbiamo conosciuto dal 1989 ad oggi. Non é un ritorno al passato perché oggi ad un equilibrio del terrore militare corrisponde anche un tendenziale equilibrio economico. Partire da questa situazione nuova per costruire un mondo multipolare, di pace, cooperazione e giustizia sociale é il nostro compito fondamentale. Superare il mondo unipolare é decisivo, su tutti i piani, ma il nostro obiettivo non é un mondo bipolare – per sua natura di guerra – ma un mondo multipolare, per sua natura di dialogo.

23/8/2023

Il vertice dei BRICS viene raccontato dai media main stream come la sfida per l’egemonia globale in corso tra autocrazie e democrazie, con il sud del mondo a fare da ago della bilancia o preda nel mezzo. Si tratta di una rappresentazione di comodo che cerca di negare una cosa grande come una casa: la gestione del mondo di questi ultimi trent’anni sul piano economico, finanziario e militare, è stata fatta dagli Stati Uniti in modo Unipolare ed arbitrario. Hanno fatto le guerre quando volevano, hanno strozzato economie in sviluppo quando volevano e hanno vissuto sulle spalle degli altri. Che oggi questo dominio unipolare venga messo in discussione dai BRICS è un fatto positivo perchè l’umanità può avere un futuro solo se riusciamo a dar vita ad un mondo multipolare, fondato sulla cooperazione, sull’eguaglianza e sulla pace. Non esistono stati modello oggi nel mondo e non si tratta di scegliere tra la Russia e gli Stati Uniti d’America. Non sono i nostri modelli, anzi! Si tratta di scegliere la via per la pace e la cooperazione tra gli umani e di favorire e appoggiare tutte le scelte che oggi pongono le condizioni per lo sviluppo della pace e della cooperazione. Il superamento del dominio unipolare del mondo da parte degli Stati Uniti è una condizione indispensabile per superare le diseguaglianze attuali, l’assenza di democrazia attuale e il rischio di terza guerra mondiale attuale: bene che ciò avvenga!

Paolo Ferrero


Siamo con Lula, il mondo ha bisogno di cooperazione. Assurda guerra ai Brics

Il vertice dei Brics è un fatto storico. E’ diritto dei paesi che non fanno parte della Triade, USA-UE-Giappone, darsi strumenti di iniziativa economica diversi dal Fondo Monetario Internazionale.

Quando Lula annuncia che vogliono dotarsi di una banca forte come il FMI e che presti soldi a condizioni diverse non fa che indicare un’esigenza che si pone da decenni. Il fatto che a guidarla sarà una compagna come Dilma Roussef, ex-presidente del Brasile ed ex guerrigliera contro la dittatura militare, è un segnale positivo per i popoli del sud del mondo che hanno subito per tanti decenni le angherie dei piani di aggiustamento strutturale del FMI.
Vale lo stesso per la proposta di una moneta comune diversa dal dollaro per i commerci tra BRICS. La proposta di allargare il numero dei Paesi aderenti rafforza solidarietà tra paesi del sud globale.

Senza idealizzare i BRICS, tra i quali ci sono paesi profondamente diversi, è una realtà che il mondo non può essere dominato in maniera unipolare dal blocco occidentale e in ultima istanza dagli Stati Uniti.

Questa nuova realtà può essere affrontata solo favorendo la pace, la cooperazione e il dialogo.

E’ assurdo pensare di fare la guerra ai BRICS, come paiono intenzionati gli USA, l’Unione Europea e la NATO. Il ruolo dell’Italia, se davvero si vogliono fare piani che riprendano la lezione di Enrico Mattei, è quello della cooperazione con i Brics. Purtroppo Giorgia Meloni, come il centrosinistra, scodinzola al seguito degli USA e della Commissione Europea invece di assumere iniziative autonome forti.

Ricordo che il vertice è ospitato in Sud Africa dove per decenni imperava il sistema dell’apartheid con il sostegbo di USA che contribuirono all’arresto di Nelson Mandela e lo tennero per decenni nel proprio elenco dei terroristi.

Gli USA non hanno titoli per ergersi a gendarmi globali. Piuttosto la migliore risposta alla sfida che i #BRICS pongono al blocco occidentale è rilanciare il ruolo delle Nazioni Unite.

Maurizio Acerbo

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