Le mani sull’immigrazione
La nostra politica si basa su luoghi comuni e narrazione: il conflitto politico magistratura, dipendenti pubblici fannulloni, privato è bello, basta vincoli e controlli per crescere. Luoghi comuni che vengono messi in fila in quella narrazione che ci viene ripetuta ogni giorno da TG e giornali: bisogna correre, fare in fretta, decidere da soli senza concertazione, senza sentire troppe campane per non perdere tempo.
«Speriamo che il 2013 sia in anno pieno di monnezza, profughi, immigrati, sfollati, minori, piovoso così cresce l’erba da tagliare e magari con qualche bufera di neve: evviva la cooperazione sociale».
Come per i terremotati, come per l’emergenza abitativa, anche l’emergenza legata all’arrivo di profughi in fuga da zone di guerra, è stata occasione per fare soldi. Sulla pelle della gente e rubando soldi allo Stato.
Le Coop rosse di Buzzi, che pagavano le campagne elettorali per Alemanno ma finanziano anche le cene di Renzi.
Un sistema a maglie larghe che, nell’ottica di Odevaine, mette d’accordo tutti. «C’è un interesse da parte del Pd a tenere un rapporto con Cl, perché stanno lavorando insieme no? Alfano, Lupi… loro li sostengono mo’… questo può essere uno strumento anche per sostenere il partito su cui si stanno impegnando fortemente. Nicola deve a loro molto, nel senso che l’hanno sostenuto e ancora non è tornato indietro niente… per questo sono in grado di chiedere».
Sono andate in Sicilia a vedere il CARA di Mineo, finito dentro un’inchiesta della magistratura per un appalto pilotato, coinvolgendo un sottosegretario del governo Renzi (Castiglione dell’ NCD).
Per finire con l’inchiesta su mafia capitale, le coop 29 giugno, destra e sinistra, 60 ml di euro l’anno di fatturato, la terra di mezzo dove far incontrare i politici dalle mani pulite e la manovalanza criminale.
A PRESADIRETTA una dura inchiesta sul business dei rifugiati, quando l’accoglienza diventa un affare. Da Roma alla Sicilia, un lungo viaggio di PRESADIRETTA dentro lo scandalo di “Mafia Capitale”, le inchieste della magistratura sui mercenari dell’accoglienza, le collusioni delle cooperative con gli apparati pubblici e i politici corrotti.
PRESADIRETTA ha raccontato gli affari di Salvatore Buzzi e della sua Cooperativa 29 giugno, una delle realtà più importanti della Capitale nell’accoglienza ai rifugiati, con 60 milioni di euro di fatturato all’anno. Un sistema criminale che nei richiedenti asilo ha trovato una ricchissima occasione di guadagno illecito. Lo scandalo del pocket money, i 2 euro e 50 al giorno che spettano ai richiedenti asilo ma non vengono erogati. E la carenza di controlli, mentre negli anni si sono moltiplicati i centri di accoglienza.
Le telecamere di PRESADIRETTA sono andate in Sicilia e sono entrate nel Cara di Mineo, il Centro Accoglienza Richiedenti Asilo più grande d’Europa, dove più di 4000 persone fuggite alle guerre nei loro paesi, sono sottoposte ai lunghissimi tempi di attesa per il riconoscimento dello status di rifugiato. Un appalto da 100milioni di euro sul quale stanno indagando ben due procure siciliane.
PRESADIRETTA è stata in Libia, incendiata dalla guerra civile e ha raccolto le testimonianze dei trafficanti di esseri umani. E infine ha viaggiato attraverso il dolore dei sopravvissuti nei campi profughi dell’Unhcr in Giordania e in Iraq, per raccontare quella che secondo le Nazioni Unite è la più grave tragedia umanitaria dai tempi della Seconda Guerra Mondiale.
Gaurda il promo.“IL BUSINESS DEI RIFUGIATI” è un racconto di Riccardo Iacona con Giulia Bosetti, Manolo Luppichini, Nancy Porsia, Andrea Vignali e Antonella Bottini.
Fonte: http://unoenessuno.blogspot.fr/2015/03/le-mani-sullimmigrazione.html
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!