Le truppe sono schierate, il Governo frantumerà l’Italia. La secessione dei ricchi
Rullano i tamburi di guerra, la Lega mostra la sua insofferenza e preme per l’attuazione del Contratto di Governo ed i temi più sbandierati quali la flat tax e l’Autonomia Regionale Differenziata. Quest’ultimo, atto di vera secessione che frantumerà l’Italia e la sua idea di Stato unito, coeso e solidale verso i territori più fragili. Persino la Confindustria ha denunciato il pericolo con il Presidente Boccia, ovviamente pro domo sua, il quale ha individuato nei mancati investimenti al Sud in infrastrutture e servizi efficienti il problema dell’allontanamento del Mezzogiorno dal Centro-Nord e dall’Europa. Al Sud minori risorse, minore capacità di spesa, una vera estrazione di soldi pubblici dirottati verso il Nord da una politica miope e gretta, vocata a difendere i più forti ed a far soccombere i più deboli. Nessuno si è curato della mancanza al Sud degli asili nido e del tempo prolungato con le mense per i bambini. Nessuno si è posto il problema delle 115.000 mila persone che nel 2016 si sono recate nel Centro- Nord per curarsi. Nessuno ha dato una risposta alla mancanza dei trasporti pubblici, inesistenti o inefficienti, nell’altra Italia, quella desertificata dalle partenze di circa 780 mila giovani tra il 2002 e il 2016, di cui 220 mila laureati. Nessuno ha denunciato il sacco perpetrato con la spesa storica che ha penalizzato il Sud, relegandolo ai confini della società civile, privandolo dei diritti fondamentali dichiarati nella nostra Costituzione. Non possiamo rimanere inermi. Occorre dire basta ad una politica che ha privilegiato gli interessi del partito del Nord e considerato il Mezzogiorno, da sempre, la zavorra di coloro che predicano bene ma razzolano male. Esempio di questi formidabili divoratori di “mazzette” è Formigoni, ex Presidente della Regione Lombardia, condannato per gli scandali nella Sanità; nonché Galan, ex Presidente del Veneto, inquisito per le tangenti legate alla costruzione del Mose. Autentici campioni del Nord che hanno depredato le casse pubbliche per fini privati, entrambi il prodotto politico delle due Regioni che hanno presentato il progetto di Autonomia Regionale Differenziata, accolto nel programma di Governo della Lega – M5S. Non siamo cialtroni e fannulloni, non siamo coloro che mangiano pane a tradimento o mala carne ma cittadini italiani che rivendicano diritti uguali da esercitare su ogni zolla del nostro Stato.
Non possiamo rimanere in silenzio ed ogni omissione equivale ad essere conniventi con il partito del Nord. Si mette nel cassetto la Questione Meridionale, derubricata a “fatto” di competenza dei Meridionali e della loro classe politica. Si eliminò dal Titolo V della Costituzionale ogni riferimento al Mezzogiorno ed alle Isole.
Ognuno di noi si assumerà la responsabilità di questo assordante silenzio di fronte alla storia ed ai cittadini dell’Italia Meridionale che sono stati abbandonati al loro destino.
Antonio Bianco
Segreteria Regionale della Campania del PRC
26/5/2019 www.rifondazione.it
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