L’ELETTROSMOG NON SI FERMA MAI

Ad oggi dei veri dati registrati e connessi tra loro, in merito al rapporto tra incidenze e patologie legate a chi abita vicino a un ripetitore o ha al suo fianco una qualsiasi fonte attiva di elettrosmog, non esistono; la gente si ammala e basta, proprio perché si continua ad ignorare la faccenda, senza fare in modo che il “Principio di Precauzione” venga applicato sul serio, cosa che invece accade e come, riciclando i classici meccanismi da “ Strategia del Terrore”, ma per ben altri fini, sfruttando il Corona Virus. Ormai senza scelta, mentre tutto il mondo trema, guardiamo a cosa ci stanno abituando rinchiusi nelle nostre case: casualmente, nella narrazione globale, in tutti i paesi si spinge verso il rendere sempre più indispensabile, sia il rapporto con le macchine, che con una tecnologia mirata a “difenderci dal mondo esterno”, controllando e registrando ciò che avviene in noi stessi, direttamente dall’interno delle nostre vite, facendo in modo che siano le persone stesse a chiederlo.

Da anni è partito un vero e proprio indottrinamento delle masse al condividere con leggerezza e spensieratezza su qualsiasi piattaforma, sotto forma di gioco, le proprie emozioni ed abitudini, lasciando strumentalizzare l’empatia alla base del nostro agire, come mezzo per applicare un definitivo “controllo” sulla societa`, così attribuendo un valore economico alle nostre emozioni.

Come scientificamente provato, è proprio l’emisfero destro, ovvero la parte emotiva del nostro cervello, a definire il nostro agire e l’equilibrio biochimico all’interno dell’ organismo, comprese le pulsioni istintive derivate dall’amigdala. L’intelligenza emotiva è alla base dell’essere umano e non solo, proprio per questo è sicura l’importanza delle nostre emozioni, sia per il nostro organismo che di conseguenza anche per la società in cui viviamo. In un interessante saggio, ovvero “La Società della Mente” di Marvin Minsky ( 1986 ), viene definito un vero punto di partenza per lo sviluppo e la creazione dell’Intelligenza Artificiale, laciando cosi’ emergere l’importanta sia dei nostri pensieri che delle emozioni, nel nostro organismo come nella societa` in cui viviamo.

Senza parlare dei saggi di Ray Kurzweil, considerato uno dei piuimportanti inventori e scienziati informatici viventi, direttore del settore ingegneristico di Google, dove eanche a capo del team di ricerca sull’ Intelligenza Artificiale; il quale, considerato un vero e proprio futurologo, da anni continua ad anticipare importanti cambiamenti sociali dettati dalla tecnologia, tant’e` vero che dal 1990 ad oggi, si sono realizzatel’86% delle sue 147 previsioni.

Proprio partendo dalla “SingolaritaTecnologica”, ovvero il punto in cui il progresso tecnologico accelera oltre la capacità di comprendere e prevedere degli esseri umani, Kurzweil sta portando avanti i suoi studi. Cosi', tenendo conto che la “singolarita” può riferirsi

all’avvento di una intelligenza superiore a quella umana (anche artificiale) e ai progressi tecnologici che inevitabilmente ne conseguirebbero, Kurzweil, nel suo libro “The singularity is near”, supppone che tra circa 28 anni, ovvero nel 2045, si arrivera’ ad avere la prima “SingolaritaTenologica” entrando nella “quinta epoca”: quella che comprende la fusione tra tecnologia e intelligenza umana; con la tecnologia che padroneggia i metodi della biologia, come dell’intelligenza umana. Proprio per questo, non parlando di teorie apparentemente complottiste, sarebbe importante notare, partendo sin dai piccoli gesti quotidiani, come i dispositivi che ci accompagnano, venduti con app mirate al fitness ed al registrare e tutelare le nostre condizioni di salute, o come gli algoritmi che registrano e tracciano le nostre ricerche online a fini pubblicitari e non solo, oggi anche a livello vocale: tutto questo sembrava fantascienza fino aqualche anno fa, ma adesso è realtà, rientrando proprio in quelle previsionitecnologiche fatte da Kurzweil negli anni 90! Il risultato e che stiamo lasciando strumentalizzare sempre più la nostra intrinseca propensione allasocialità, insegnando come gestirci e gestire le masse, proprio a chi al di sopra dei governi regna sovrano, portandoci verso il “ Neurocapitalismo “.

Oggi possiamo ancora cambiar direzione, o meglio, fare in modo che la tecnologia sia uno strumento per l’umanita’ e non il contrario. Proprio in questo periodo di crisi, dove il contagio da Covid-19 sta fermando il paese e le nostre vite, gli interessi delle grandi lobbies non fanno altrettanto. Come da programma, si sta continuando a promuovere il 5G, tecnologia senza alcun tipo di sperimentazione, definita dai governi e dalle multinazionali alle loro spalle, come necessaria per un nuovo grande cambiamento sociale sul piano globale, ovvero; il portarci in quellache chiamano l’era dell’ Internet dell Cose, con l’intenzione di creare una reale interconnessione tra persone, oggetti e dispotivi.

Pensiamo solo alla scuola digitale ed a come durante questo periodo di crisi, dove le scuole sono chiuse e la didattica si e’ spostata online, si stiano mettendo le basi proprio per quell’ Internet delle Cose, contribuendo a preparare sia le famiglie che le nuove generazioni.

Proprio per questo, ricordando che il Comune di Torino, capofila italiano per la sperimentazione 5G, insieme a Regione Piemonte e Citta’ Metropolitana, si fanno promotori di tale tecnologia, avvalendosi inoltre dei servizi di Top-IX, consorzio presente sul territorio Piemontese, che sta raccogliendo informazioni in merito al traffico dati internet consumato anche in questo periodo di crisi, dichiarando che nel primo trimestre del 2020, ancor piu’ che per l’anno precedente, e’ avvenuto un importante incremento.

Come CODAREM, partendo dalla segnalazione di un gruppo di cittadini di Frossasco, un’altro piccolo comune piemontese dove stanno per collocare un nuovo ripetitore nelle vicinanze di una scuola, intendiamo portare testimonianza di quello che sta accadendo su scala nazionale, sia nei piccoli che nei grandi comuni italiani.

Da quando, a maggio 2019, è stato posizionato dal Consorzio Top-IX un palo porta-antenne nel bel mezzo del plesso scolastico di Frossasco, un gruppo di cittadini, ha cominciato ad informarsi tramite l’accesso agli atti c/o l’ufficio tecnico del Comune su quali e quante antenne avrebbero potuto essere installate su quel palo.La documentazione è risultata fin da subito poco chiara e differente da quanto dichiarato a voce ai genitori dal rappresentante del Consorzio.
Infatti, nei documenti erano presenti alcuni refusi, come dichiarato in seguito dall’amministrazione, in quanto erano descritti impianti di telefonia di potenza pari o superiore a 20 W, per il semplice fatto che erano stati utilizzati moduli standard . Dalla documentazione emergeva inoltre il fatto che il comune di Frossasco non era dotato del piano di localizzazione antenne, obbligatorio per legge dal 2005 per impianti superiori a 20 W, che avrebbe impedito al Consorzio di posizionare il palo proprio attacato alle scuole, essendo una zona sensibile.

Tutto questo e’ stato verificato da CODAREM, come il resto dell’articolo, tramite le dichiarazioni dei cittadini che, a partire dal Gennaio 2020 hanno dato vita al comitato Uniti in Val NOCE, dal quale si sottolinea come il Comune abbia sottoscritto l’accordo con il Consorzio Top-IX in assenza di Regolamento comunale sugli impianti radioelettrici.Tale mancanza è stata sanata solo successivamente alla posa del palo, su sollecito dell’opposizione e senza recepire la consulenza degli esperti appositamente ingaggiati, che consigliavano di cautelarsi maggiormente estendendo il regolamento alle antenne di potenza inferiore ai 5W per ricomprendere nella normativa comunale il palo vicino alle scuole.

Ricordando che fra le antenne a bassa potenza sono compresi anche i ripetitori 5G. La cittadinanza confluita nel comitato Uniti in Val NOCE, a partire da Gennaio 2020, continua i suoi tentativi per aprire comunicazione e confronto con l’Amministrazione Comunale, come segue:- Presentando ad Agosto 2019 al Consiglio Comunale una interrogazione in cui si richiede di predisporre per il comune di Frossasco il piano di localizzazione antenne; tale richiesta viene accolta, fornendo il mandato per la sua stesura ad una ditta esterna.- Sempre Uniti in Val NOCE, nel mese di Settembre, presenta una mozione nella quale si richiede sia di regolamentare il palo vicino alle scuole ( anche se di potenza inferiore a 20 W), ponendo dei limiti chiari al numero e alla tipologia di antenne installabili su di esso, sia di non installare antenne di tipologia 5G.- Tre genitori, in previsione del Consiglio Comunale convocato per la settimana successiva, chiedono di essere ricevuti dalla Giunta Comunale.

Durante tale incontro, viene espressamente comunicato dal Vice Sindaco ai genitori che, il palo vicino alle scuole non sarà regolamentato, in quanto il comune ha ormai firmato un contratto con il consorzio Top-IX e che contale consorzio, non intende entrare in conflitto.- La mozione presentata da Uniti in Val NOCE viene rigettata per intero. Il Vice Sindaco, dichiara di aver avuto un confronto con Enti superiori al Comune, come Città Metropolitana e che in seguito a tale confronto è statodeciso di non regolamentare il palo, continuando a non prendere in considerazione il Principio di Precauzione.- I cittadini e i genitori raccolgono più di 400 firme a sostegno di una petizione, indirizzata al Sindaco di Frossasco, in cui si chiede di spostare il palo in un’altra zona e di regolamentarlo ovunque esso sia, ad oggi senzaricevere alcun tipo di risposta.

CODAREM
Comitato Difesa dalle Radiazioni Elettromagnetiche

info.codarem@gmail.com

Articolo pubblicato sul numero di marzo del periodico Lavoro e Salute http://www.lavoroesalute.org/

SUL NUMERO DI FEBBRAIO L’INSERTO

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