“LETTERA AI SARDI” PER LA TUTELA DELLA SALUTE
Tra le conclusioni segnaliamo questo passaggio :
Nessun’altra conclusione è dunque possibile: il modello di sviluppo trainato dalla grande industria ha fallito nel creare occupazione lavorativa e nel distribuire ricchezza. Eppure c’è ancora chi si ostina a difenderlo: per ragioni di consenso elettorale o perché vede nella dipartita dell’industria
l’impossibilità di perpetuarsi come ceto. O ancora perché è convinto che gli investimenti in campo industriale possano risollevare il Pil della nazione. Non solo la promessa di crescita connessa al concetto di sviluppo non è sostenibile da un punto di vista ambientale e sanitario, la crescita è più
che altro crescita di pochi a svantaggio dei più. Nell’attuale fase caratterizzata da un mercato sempre più globale, crescita, significa soprattutto aumento delle diseguaglianze. Il segmento maggiormente colpito è quello inferiore della classe media delle economie occidentali, operai e terziario scarsamente qualificato per intenderci.
La proposta che viene presentata è verso la definizione di una articolata economia circolare che valorizzi, anziché sfruttare e distruggere, le peculiarità dell’isola nei campi principali, energia, rifiuti, valorizzazione dei territori e delle produzioni locali, una rivoluzione culturale.
12/1/2019 www.medicinademocratica.org
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