Lettera aperta all’ambasciatore dell’Iran in Italia

La psichiatrizzazione del dissenso è una pagina triste e drammatica della storia della umanità; è altamente probabile che questa lettera aperta non avrà effetti concreti; tuttavia mi pare preferibile al silenzio .

Per chi vuole inviare messaggi sulla questione la lettera riporta due indirizzi mail utili.

E’ stata lanciata una petizione change.org ; certamente ci saranno altre iniziative più “solide” anche perchè la vicenda della ragazza -Ahou-è solo la punta dell’iceberg della repressione dei diritti civili.

Lettera aperta all’ambasciatore dell’IRAN in Italia Roma messaggio via e-mail inviato a :

iranconsulate.rom@mfa.gov.ir; iranemb.rom@mfa.gov.ir

Circa la condizione attuale della signora Ahou Daryaei

Signor Ambasciatore,

le devo esprimere la preoccupazione e l’ansia che la vicenda di Ahou Daryaei accaduta presso la università Azad di Teheran ha causato in molti cittadini ;

ovviamente nessuno intende contrastare con metodi inaccettabili le Vostre credenze religiose alle quali riserviamo , come per tutte le altre fedi, il massimo rispetto; ma la vicenda che riguarda Ahou Daryaei non ci consente di rimanere in silenzio; se risponde al vero la notizia che la ragazza sia stata oggetto di un ricovero in una struttura psichiatrica ( è legittimo temere che si possa trattare di un ricovero coatto) ci troveremmo di fronte ad un atto incongruo e non giustificato ; si tratterebbe di un ricorso alla “psichiatria” che ha avuto ed ha tristi precedenti ed esempi analoghi in passato in molti paesi del mondo (Italia compresa) ; memori dunque dell’uso storico (e purtroppo attuale) dei metodi di “psichiatrizzazione del dissenso” auspichiamo che possano instaurarsi tra la cittadina Ahou Daryaei (e in generale tra le donne e tutti i cittadini) e lo stato iraniano, relazioni orientate al dialogo ed al rispetto delle libertà individuali affidando le condotte fedeli alle tradizioni e alle norme (salvo quanto attiene a comportamenti che dovessero pregiudicare la libertà di altri) alla sola adesione consensuale .

Se la signora Ahou Daryaei è collocata , senza il suo consenso, in una struttura psichiatrica, che venga restituita alla libertà: questo è il nostro auspicio e su questa istanza vorremmo constatare una disponibilità all’ascolto da parte Sua e da parte del governo iraniano.

Distinti saluti.

Dr.Vito Totire, medico psichiatra , portavoce “Centro per l’alternativa alla psichiatria F.Lorusso”
Via Polese 30 40122 Bologna
Bologna , 9.11.202

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