L’evoluzione e lo stato della povertà alimentare a Roma nel contesto italiano
L’Osservatorio Insicurezza e Povertà Alimentare (OIPA), un progetto di ricerca promosso da CURSA, il Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l’Ambiente, ha di recente presentato il report “L’evoluzione e lo stato della povertà alimentare a Roma nel contesto italiano”, con il quale illustra alcuni dei dati raccolti ed analizzati negli anni 2022 e 2023.
Nel 2022, le persone che hanno sofferto di insicurezza alimentare severa o moderata in Italia sono state circa 3,4 milioni, con una popolazione in condizione di insicurezza alimentare severa aumentata dal 2019 al 2021 a ritmi sostenuti. Nel 2021, il numero di persone che hanno ricevuto aiuti alimentari in Italia si è attestato a 2,9 milioni di persone, circa il 5,04% della popolazione. Dopo un trend di miglioramento fino al 2019, c’è stato un brusco aumento degli aiuti a causa della pandemia Covid-19. Gli assistiti in aumento sono rappresentati principalmente da persone di nazionalità italiana. Infatti, un dato interessante è quello riguardate i riceventi migranti, di origine stranieri o minoranze: nel 2015 la percentuale di migranti o stranieri tra la popolazione ricevente si attestava al 48%, mentre nel 2021 al 23,05%. Questo significa che l’aumento verificatosi negli ultimi anni è composto quindi principalmente da persone di nazionalità italiana. Secondo i dati EUROSTAT, nel 2022, il 7,5% della popolazione italiana non era in grado di permettersi un pasto contenente carne, pesce o un equivalente vegetariano ogni due giorni.
L’insicurezza alimentare moderata o grave nella Città metropolitana di Roma Capitale negli anni 2021-2022 si è attestata invece al 7%. Nell’anno 2023, nella sola città di Roma, il 15% del campione considerato è stato preoccupato di non avere abbastanza cibo da mangiare per mancanza di soldi o altre risorse. La spesa alimentare presso i discount si qualifica come la più economica, mentre la spesa di prodotti biologici presso i negozi specializzati raggiungono un costo di circa il 176% in più rispetto ai discount. Per quanto riguarda i supermercati, l’accessibilità al cibo è peggiorata a causa di un maggiore aumento dei prezzi rispetto agli altri punti vendita. L’accessibilità economica ad una dieta sana è compromessa soprattutto nel quadrante est della Capitale. In media, il costo di una dieta sana presso i Discount è di 708,95 euro, mentre nei Supermercati è 839,47 euro (maggiore del 18%). Presso i Discount, l’andamento dei prezzi sembra variare molto (diminuisce ed aumenta in maniera alternata), mentre i Supermercati mostrano un aumento costante dei prezzi fino al novembre 2022 e una leggera diminuzione nel 2023. La spesa di prodotti generici presso i Discount si qualifica come la più economica (721,04 euro), mentre i prodotti biologici presso i negozi specializzati raggiungono circa 1.989,16 euro di dieta, circa il 176% in più rispetto i Discount e il 157% in più rispetto ai prodotti label GDO.
Circa il 6,16% della popolazione romana richiede aiuti alimentari. La quantità di aiuti alimentari distribuiti è aumentata dal 2019 al 2022 di circa il triplo. La richiesta maggiore di aiuti alimentari avviene nel Municipio I e nel Municipio VI. Le zone più interessate solo quelle di Tor Bella Monaca, Tor Vergata e Torre Angela, con un Indice di Precarietà Alimentare di circa 28%. Considerando ancora i quartieri, elevati livelli di assistenza si trovano anche nella zona di San Giovanni est, Garbatella-Ostiense, Portonaccio-Monti Tiburtini, Centocelle nord-Quarticciolo, Marconi-Magliana.
Per quanto riguarda l’assistenza, la città di Roma registra un totale di 451 enti territoriali di assistenza. Il Municipio I registra ben 34 associazioni di assistenza alimentare, a conferma del fatto che in questa circoscrizione viene distribuito e attivato un maggior numero di interventi d’assistenza rispetto alla media. In questa zona, infatti, l’Indice di Copertura Territoriale è tra i più alti: 2,07 associazioni alimentari ogni diecimila abitanti. Il Municipio VII, con 48 associazioni registrate, detiene il primato nella Capitale. Tuttavia, se si considera che è il Municipio più popolato della Capitale, con 311.500 abitanti, il suo livello di copertura risulta relativamente basso, 1,54 associazioni per dieci mila residenti. Questa circoscrizione comprende, tra le altre, alcune parti dei quartieri di Torre Maura, Torrenova, Torre Gaia, Capannelle, Casal Morena e si caratterizza per un alto tasso di consumo energetico mensile medio, che rischia di influire negativamente sui consumi alimentari delle famiglie, che già risentono di un’accessibilità economica al cibo medio-bassa. Con una copertura territoriale dello 0,59, il Municipio XI registra il più basso numero di Organizzazioni Territoriali presenti sul proprio territorio -Marconi, Portuense, Pian Due Torri, Trullo, Magliana, Corviale, Ponte Galeria – contandone solamente 9. Inoltre, in queste zone l’accessibilità economica ad una dieta sana presso i discount e i supermercati risulta essere tra le più critiche, rispettivamente dell’1,01 e del 1,20.
Tra le modalità di intervento, si osserva come la maggior parte dei prodotti alimentari siano stati distribuiti tramiti pacchi alimentari e solamente il 3% venga destinato agli empori, considerati come la forma maggiormente innovativa e dignitosa di distribuzione alimentare.
Il Rapporto nelle conclusioni politiche sottolinea la necessità di porsi come obiettivo un cibo “accessibile, equo, sano, sostenibile”,che significa dover intervenire su tutta la filiera, sui rapporti economici tra i diversi attori, ed agire sul food system attraverso politiche sistemiche che garantiscano a tutti e a tutte un’alimentazione dignitosa, sana e sostenibile. Occorre intervenire per la costruzione di filiere pubbliche, per il ripensamento dei fondi pubblici (ad esempio, il fondo FEAD) attraverso il green public procurement e sui meccanismi dei prezzi al consumo dei prodotti alimentari, in modo da costruire un welfare alimentare che va oltre l’assistenzialismo e le visioni di breve periodo e punti a realizzare il Diritto al Cibo come diritto inalienabile.
Qui il Rapporto: https://www.cursa.it/wp-content/uploads/2023/10/osservatorio_report_2023.pdf
Giovanni Caprio
5/11/2023 https://www.pressenza.com/
Immagine: Foto di ASVIS
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!