L’impatto demografico dei conflitti armati sulle popolazioni
Quando si tratta di conflitti armati e del loro impatto sulle popolazioni si rischia di limitare l’analisi a considerazioni legate al numero di morti e, in parte minore, al numero di migranti che tale guerra genera. Per fare delle considerazioni più approfondite si può però provare a confrontare una popolazione reale che subisce un conflitto (definita sulla base delle stime e previsioni dell’Onu) con una popolazione controfattuale (ovvero una popolazione non reale costruita con dei modelli statistici) che invece simula quale sarebbe stato l’andamento demografico della popolazione in assenza del suddetto conflitto. La popolazione controfattuale si ottiene ricalcolando le componenti di fecondità, mortalità e migratorietà per il periodo e la popolazione di interesse. Queste vengono ridefinite a partire dai dati forniti dalle Nazioni Unite1 per gli anni antecedenti alla guerra e costruite in modo che mantengano il trend dei periodi non conflittuali passati della popolazione (l’ipotesi di fondo è che il conflitto sia un’anomalia che va a modificare queste tendenze). Una volta ottenute queste nuove componenti si può simulare la popolazione controfattuale finale e procedere ad una comparazione con quella reale.
Paolo Bonanomi
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29/1/2021 https://www.neodemos.info
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