Lo stress sul posto di lavoro aumenta il rischio di infortunio
È primavera, i lavori sul cantiere procedono secondo la tabella di marcia. Sandro Zimmermann, 25 anni, di professione muratore, lavora ogni giorno dalle 6:30 alle 18.
È venerdì mattina e Sandro viene chiamato dal suo capo: «Da lunedì riceveremo un grosso incarico. Sul cantiere del paese oggi dobbiamo assolutamente completare il muro».
Dopo il colloquio Sandro si precipita sul cantiere. Mentre si trova sulla piattaforma della scala del ponteggio, il suo capo lo chiama di nuovo. «Ciao capo» riesce appena a dire Sandro e in quel mentre perde l’equilibrio e finisce a terra. Si rompe la clavicola e si assenta dal lavoro per 8 settimane.
Lo stress nuoce ai sensi e al fisico
Urs Näpflin, specialista in prevenzione alla Suva, spiega: «Possiamo paragonare il cervello umano a un computer che deve svolgere contemporaneamente più compiti e quando il computer deve svolgere troppi task, la sua memoria di lavoro si satura». Se il cervello è chiamato a svolgere compiti complessi, deve per forza di cosa trascurare altre funzioni. Näpflin ce lo spiega: «Chi lavora sotto stress tende a non vedere o a sottovalutare le situazioni di rischio sul cantiere. Inoltre, le facoltà motorie necessarie per mantenere l’equilibrio tendono a peggiorare». Infine, aver dormito poco e male non fa che aumentare il rischio di infortunio.
Come dimostrano alcuni studi scientifici, lo stress può compromettere anche i nostri sensi: più si è disattenti, più la memoria è fallace e anche la concentrazione ne risente. Tutto questo aumenta in modo considerevole il rischio di infortunio e di lesione, come sottolinea lo specialista in prevenzione.
La Suva presuppone che lo stress correlato al lavoro sia il principale responsabile nel 17 per cento degli infortuni, pari quindi a circa un terzo di tutti gli occupati in Svizzera. Questo significa che sul lavoro lo stress è un fattore di disagio molto importante. Ad esempio, quando si lavora sotto pressione il rischio di infortunio aumenta di circa 1,5 volte, mentre i conflitti sul lavoro (ad es. sui cantieri) incrementano il rischio di 1,8 volte.
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Cosa si intende per stress?
E quindi, come definire lo stress? Lavorare ogni tanto con tempi molto stretti o avere una lunga lista di pendenze può essere stressante, ma non per questo ci si ammala. Lo stress è una percezione individuale che si manifesta quando c’è una sorta di squilibrio tra le richieste esterne e le risorse interiori di una persona. Quindi, non esiste un parametro di misura universale per lo stress e non tutti lo percepiscono allo stesso modo. Se questo squilibrio tra esigenze esterne e risorse interne accade ogni tanto ed è di breve durata, l’individuo è in grado di riprendersi senza problemi. Al contrario, diventa più difficile e pericoloso se si sommano determinati agenti stressori e se questi perdurano a lungo.
Film con Napo: «Stress al lavoro!»
In veste di superiore volete discutere con i vostri dipendenti delle situazioni di stress in azienda? Come prima cosa vi consigliamo di guardare insieme questo film di animazione.
Qual è il legame tra stress e infortuni?
Come spiega Urs Näpflin, abbiamo giornate di lavoro molto lunghe che iniziano presto al mattino. Poi, la fretta e il multitasking sono altrettanti fattori di stress che si sommano e possono durare per più giorni o addirittura settimane. Così è stato per Sandro Zimmermann, che è caduto dall’alto mentre stava rispondendo a una chiamata. Tuttavia, anche brevi situazioni di stress con pochi agenti stressori possono aumentare il rischio di infortunio. Una distrazione di pochi attimi o la frenesia sul lavoro possono di per sé innescare delle situazioni a rischio e provocare un infortunio; questo può succedere quando si attraversa di fretta la strada e non si vede arrivare una persona in bici, oppure quando si fanno le scale di corsa, si manca l’ultimo gradino e si inciampa.
Näpflin aggiunge una riflessione importante: «Lo stress correlato al lavoro non solo aumenta il rischio di un infortunio professionale, ma anche il rischio di un infortunio nel tempo libero». Alcuni studi rivelano che le persone che sul lavoro devono mantenere spesso un livello di concentrazione molto alto subiscono un infortunio con una frequenza 1,5 più elevata nel tempo libero.
Workshop che aiuta i superiori a identificare le situazioni di stress che coinvolgono loro stessi o i propri dipendenti e ad affrontarle in modo costruttivo: Stress – workshop per i superiori
Quali sono le cause dello stress?
Lo studio svolto dalla Segreteria di Stato dell’economia nel 2016 definisce lo stress come uno dei problemi principali dei lavoratori. Ecco i fattori rilevanti in relazione agli infortuni e alle lesioni:
• ritmi di lavoro veloci (min. ¼ del tempo)
• giornate lavorative più lunghe di 10 ore
• scadenze impellenti (oltre 1/4 e 3/4 del tempo)
• attività brevi e ripetitive (inferiori a 10 minuti)
• interruzioni a causa di impegni imprevisti
• lavorare nel proprio tempo libero per soddisfare i requisiti imposti sul lavoro
Come impedire lo stress e gli infortuni da stress?
Per ridurre il rischio di infortunio e lo stress sul lavoro la Suva consiglia a Sandro Zimmerman e al suo superiore di adottare misure di prevenzione ad hoc.
Le informazioni e i moduli sull’analisi e la prevenzione dello stress che vi presentiamo qui possono essere utili ai dipendenti, ai superiori o a tutta l’azienda:
Per i dipendenti
Qui si trovano informazioni varie sulle cause dello stress e su come affrontarlo:
Lo stress check di Stressnostress per i lavoratori
Per i superiori
Esempio di buona prassi per ridurre lo stress in ufficio: «Powertime»
Per le aziende
Workshop che aiuta i dipendenti a capire come riconoscere i primi segnali di stress e ad eliminare le tensioni:
Stress – workshop per i collaboratori
Sito dedicato ad analisi aziendali (sondaggi tra i collaboratori) utili per fare il punto della situazione riguardo a stress e risorse dei collaboratori:
www.stressnostress.ch
Stressato? Allora abbiamo qualcosa per Lei! (opuscolo Suva)
26/11/2019 www.suva.ch
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