Lula Presidente e la sanità brasiliana

Lula con Nísia Trindade, ministra della salute

Gli operatori della sanità pubblica in Brasile usano la parola d’ordine “La salute è un diritto di tutti e un dovere dello Stato”, come riferimento costante nella loro pratica. Queste parole sono, infatti, scritte nella “Costituzione del Cittadino” del 1988, la cui proclamazione significò la ridemocratizzazione del Paese, dopo 22 anni di dittatura militare.Come dovere dello Stato democratico, il diritto universale alla salute è stato introdotto a partire dal Sistema Sanitario Unificato, il SUS, creato nel 1990. La costruzione e il consolidamento del SUS è stata l’ardua lotta della popolazione brasiliana, degli operatori sanitari, dei ricercatori, dei medici, degli infermieri e dei “lavoratori invisibili” (che assicurano la manutenzione, il trasporto, la pulizia e la sicurezza dei mille luoghi dove si prestano le cure). Questo gigantesco sistema sanitario ha sempre sofferto di un cronico problema di sottofinanziamento che è stato affrontato nella quotidiana lotta delle sue politiche e della sua gestione ed è riuscito a svilupparsi in modo sostenibile, pur se spesso al limite della precarietà.

Il SUS ha ottenuto risultati indiscutibili in termini di: aumento della copertura sanitaria, drastica riduzione della mortalità infantile, controllo di numerose malattie trasmissibili, attuazione di un efficace programma di vaccinazione di massa, creazione di 42.000 équipe per la salute della famiglia (la copertura delle cure primarie in sanità ha raggiunto il 73% del popolazione), espansione dell’accesso ai farmaci gratuiti nelle farmacie di base e messa a disposizione di medici nelle regioni fluviali dell’Amazzonia e nei piccoli villaggi nella regione semi-arida del nord-est. Inoltre, il SUS ha sviluppato una riforma psichiatrica attraverso la deistituzionalizzazione dei grandi manicomi e la creazione di 2.800 centri comunitari di salute mentale.
Questi e altri progressi sono stati costruiti pur se con finanziamenti limitati e in un contesto sociale avverso, di grandi disuguaglianze e di vulnerabilità sociale, con alti livelli di povertà, violenza urbana, e drammatica concentrazione del reddito (il Brasile è uno dei paesi più disuguali del mondo). La salute pubblica è stata associata ad altre politiche di contrasto alla disuguaglianza sociale, come, ad esempio, un aumento del salario minimo, la creazione di nuovi posti di lavoro, lo sviluppo di programmi di alloggi popolari, la disponibilità di sussidi mensili per le famiglie povere e un maggiore accesso alla istruzione e agli asili nido.

Pedro Gabriel Delgado

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18/1/2023

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