Luoghi letterari della Sardegna
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a cura di Giulio Pisano – Arkadia, 2023
La Sardegna è una terra bellissima, un’isola dove il mare intorno è la sua pietra miliare per la bellezza dei suoi colori dove il verde smeraldo si confonde con un azzurro intensissimo ed è quasi impossibile vedere quel filo dell’orizzonte che ha dato voce a una grande letteratura.
La Sardegna ha anche una tradizione che è un vanto per la nostra letteratura. Scrittori come Sergio Atzeni e Salvatore Niffoi per citarne due che hanno raccontato con passione la loro terra nel profondo delle tradizioni e della cultura, ma potrei citarne diversi e tutti di grande rilevanza.
Ecco allora che questo libro invita all’opera sette scrittori verso un interesse per i piccoli borghi di questa regione, quei borghi distanti da itinerari turistici tradizionali.
Ognuno degli scrittori coinvolti, con lo stile che li contraddistingue, raccontano questi paesi nel solco di una grande letteratura di viaggio, e si trovano catapultati nella grande realtà dell’isola dal “Continente” per far conoscere e apprezzare territori poco conosciuti e sicuramente di straordinaria grandezza come quelli che rimbalzano nelle vetrine turistiche.
L’opera ricostruisce i luoghi della Sardegna meno conosciuta e all’interno troviamo la caratteristica vita lenta che caratterizza i piccoli borghi che sono raccontati nel libro: Villacidro, Desulo, San Giovanni Suergiu, Sant’Anna Arresi, Ovodda e Doglianova.
Ognuno di questi luoghi farà da sfondo ai racconti: Bea Buozzi e Paolo Roversi ci parlano della lama d’acqua a fendere la roccia dentro una foresta rigogliosa, delineando così Sa Spendula (La Cascata della parlata locale) e di un vecchio lavatoio in stile Liberty anche se ormai non scorre più acqua, riuscendo con poche parole a delineare e a rendere vive queste immagini mentre ci accompagnano dentro il paese di Villacidro.
San Giovanni Suergiu nel racconto di Giulia Ciarapica e il suo Nuraghe e Diego Galdino a Doglianova dentro la cattedrale di San Pantaleo, una realtà molto vicina ai tempi moderni ma che richiamano echi tradizionali dell’isola.
Valeria Gargiullo ci fa scoprire che alle Janas tutto questo caldo non piace e che possono far tornare l’inverno per le loro doti magiche. Lo racconta accompagnandoci passo dopo passo dentro le magiche atmosfere di Ovodda in compagnia di una gattu molto speciale.
A Desulo Carlo A. Martigli entra in empatia con questa terra meravigliosa della Barbagia, sconosciuta e selvaggia nella sua bellezza, Michela Tanfoglio che a Sant’Anna Arresi entra subito in sintonia con i millenni di storia sarda, dove le bruje, donne devote, erano le uniche detentrici di speciali riti arcaici che a quei tempi si ritenevano magici, capaci di togliere il malocchio o qualsiasi altra maledizione.
Autori che si sono trovati come dimostrano i luoghi raccontati fuori dai soliti itinerari perché la Sardegna non può e non deve ridursi semplicemente a capoluoghi o alle mete ambite da vip e personaggi famosi, la Sardegna ha molto di più da offrire e lo si può cominciare a scoprire leggendo questi racconti.
Questo libro rappresenta un grande contributo per dare un interesse nuovo attraverso l’arte della scrittura a una terra che merita di essere conosciuta e di darle una visibilità internazionale.
La scrittura è un mezzo di grande comunicazione perché riesce a toccare le corde giuste, la storia completa questo mosaico.
Chissà se questa visitazione letteraria a questi luoghi poco conosciuti riuscirà a sviluppare un turismo di qualità legato alla cultura e all’ambiente.
Giorgo Bona
Scrittore. Collaboratore redazione di Lavoro e Salute
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