Medicina generale. Questione nazionale
“Tampone dai medici di famiglia, siglato l’accordo. Speranza: “‘Li ringrazio‘. Saranno fatti negli studi o in altri spazi: 50mila tamponi rapidi antigenici al giorno tra medici e pediatri”. Così titolava Repubblica lo scorso 28 ottobre, riportando i termini di una intesa che prevede lo stanziamento di 30 milioni di euro, con 18 euro al professionista per ogni tampone fatto nel suo studio e 12 euro se il test viene somministrato in una struttura della Asl.
A distanza di quasi un mese quell’accordo è rimasto di fatto lettera morta, applicato da un’esigua minoranza di medici, nonostante l’accordo prevedesse l’obbligatorietà della prestazione. Un flop peraltro ampiamente annunciato, vista l’immediata reazione del presidente dell’Ordine dei medici di Milano che parla di una “rivolta dei condomini” nel caso che i medici di famiglia comincino a fare tamponi rapidi nei loro studi: “Non so cosa verrà fatto qui in Lombardia, come ci si organizzerà, ma posso assicurare che in contesti come gli studi nei condomini, specie in realtà urbane come Milano e hinterland o Brescia, questa cosa è semplicemente impossibile”.
Marco Geddes
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19/11/2020 https://www.saluteinternazionale.info
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