Migranti. Il grande bluff del governo grilloleghista
La Open Arms, la nave della Ong spagnola in queste ore protagonista di un duro scontro con il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, ha rifiutato l’attracco nel porto di Catania preferendo dirigersi verso la Spagna e definendo l’Italia “Paese non più sicuro”. Per Salvini sarebbe la dimostrazione che la Ong avrebbe qualcosa da nascondere. Sulla vicenda Lo Speciale ha chiesto l’opinione dell’ex ministro Paolo Ferrero, già segretario di Rifondazione Comunista e vicepresidente del gruppo della Sinistra europea. L’equipaggio della Open Arms ha accusato la Guardia costiera libica di aver lasciato morire volontariamente in mare i migranti che si rifiutavano di ritornare in Libia e Salvini di essere complice di tutto questo, avendo appaltato ai libici le operazioni di salvataggio. Tuttavia sullo svolgimento dei fatti esisterebbero versioni contrastanti. Una troupe giornalistica tedesca infatti avrebbe smentito le accuse della Ong spagnola, sostenendo invece che i libici avrebbero soccorso tutti indistintamente.
La Open Arms ha deciso di non attraccare in Italia. Secondo Salvini la Ong avrebbe qualcosa da nascondere. Cosa pensa?
“La Open Arms ha deciso di non attraccare in Italia proprio perché c’è Salvini con le sue chiusure dei porti e i sequestri delle navi. Il leader della Lega mi sembra sempre più un demagogo che si muove anche sulla base di politiche a mio giudizio anticostituzionali. La nostra Costituzione mette al centro di tutto la difesa della vita visto che nasce dopo un periodo buio come quello delle dittature, fascista e nazista. Salvini con la sua azione politica non sembra mettere affatto la difesa delle persone al centro, e quindi ha fatto bene l’equipaggio della Open Arms a non sbarcare in Italia. La cosa grave è che i porti italiani oggi non sono considerati più sicuri da chi nel Mediterraneo è impegnato a soccorrere i naufraghi. E’ come se io non potessi più uscire per strada perché qualcuno mi minaccia o peggio mi mena, e quel qualcuno dicesse poi che io non esco più perché ho qualcosa da nascondere. Siamo a questo punto”.
Le accuse della Open Arms sul mancato salvataggio dei migranti sarebbero smentite dalle testimonianze di una troupe tedesca che avrebbe documentato le operazioni. Bisogna credere per forza alla tesi della Ong perché ad accusare i libici è un volto noto dello sport internazionale come Marc Gasol a bordo come volontario?
“No guardi, io su questo non mi pronuncio. Prendo atto delle dichiarazioni e dei risultati dell’inchiesta se ci sarà. Non posso pronunciarmi sull’autenticità di racconti inerenti fatti avvenuti per altro ad oltre mille chilometri di distanza e di cui non sono stato testimone. Ciò premesso confermo tutto quello che ho detto, ossia che l’Italia non è più un porto sicuro a causa delle politiche di questo Governo”.
Però Salvini sostiene che l’accusa mossa contro di lui di aver aumentato i morti in mare sia “l’ultimo colpo di coda degli scafisti”. Come risponde?
“Risponderò con una seconda metafora. Sarebbe come dire che se io chiedo di far mangiare la gente perché muore di fame, allora sono al servizio delle multinazionali della grande distribuzione che vendono il cibo. Mi sembra tutta una grande operazione di depistaggio politico. Inutile girarci intorno. La politica che sta portando avanti questo Governo rischia purtroppo di aumentare il numero delle vittime, non di ridurlo. E chi dice questo non lo fa per piacere, perché nessuno di noi vorrebbe vedere mai certe immagini”.
A proposito di immagini. Come risponde invece a chi dice che soltanto oggi i media mostrano con evidenza i cadaveri dei morti in mare? Perché in passato, nonostante le tante tragedie, si preferiva non mostrare certe foto choc? Anche questo perché c’è Salvini al Governo?
“Assurdo. Qui mi pare si voglia stravolgere la narrazione. Le vittime in questo caso non sarebbero più i migranti che rischiano di morire in mare, ma il Ministro dell’Interno che viene aggredito. Del resto nella storia è successo spesso di trasformare gli aggressori in vittime. Da questo punto di vista devo dire che Salvini ha imparato bene la lezione di Berlusconi che in venti anni non ha fatto che proclamarsi vittima dei magistrati. Lo abbiamo visto anche ultimamente con la vicenda dei fondi della Lega. Il ministro dell’Interno direi che è un berlusconiano modello”.
Però non si può negare che il pugno duro del Governo abbia portato gli altri Paesi della Ue ad accettare la redistribuzione. O non è vero neanche questo?
“Se il leader leghista fosse stato oggi all’opposizione griderebbe alla colossale presa in giro, visto che si tratta di poche decine di persone che vengono ripartite. Mi sembra tutto un grande bluff. E’ vero invece che tutti gli amici di Salvini, quelli che con lui dovrebbero formare l’internazionale sovranista, che io preferisco chiamare nera, sono quelli che non prendono nessuno. Guarda caso sono invece i Paesi guidati da quelli che, nell’ottica leghista sarebbero i miei amici, ossia quelli definiti con disprezzo i buonisti, a farsi carico di accogliere i migranti seppur in numero molto ridotto. In realtà continuano ad essere tuttora in vigore le regole firmate da Maroni e che sono all’origine di tutti i disastri dell’immigrazione. Non mi sembra vi sia da parte di nessuno l’intenzione di cambiarle. Quindi, più Salvini cresceranno in Europa e più l’Italia sarà lasciata sola a gestire il problema”.
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