Minori scomparsi: in Italia spariscono 53 under 18 al giorno
Ogni giorno questure e caserme italiane raccolgono in media 53 denunce di minori scomparsi, contro le 47 del 2022 e le 33 del 2021. I giovanissimi desaparecidos in parte tornano a casa, vengono rintracciati o danno notizie di sé. In molti casi non succede. Sette stranieri su dieci restano “invisibili”, fuori dai radar delle forze di polizia e delle autorità
Da settimane la storia di Kataleya, chiamata Kata da chi le vuole bene, tiene con il fiato sospeso. La bimba, 5 anni e origini peruviane, sabato 10 giugno 2023 è sparita dall’ex hotel di Firenze dove abitava con la mamma, il fratello e alcuni parenti. Nel primo pomeriggio una telecamera l’ha ripresa mentre rientrava nel cortile dello stabile. Poi più nulla, se non indagini su più fronti e ipotesi investigative tutte da dimostrare.
A inizio settembre è stata data notizia di cinque persone, tra cui due zii, indagate per il sequestro della piccola. Tre di loro, come documenta un filmato, sono uscite dall’albergo dismesso con un borsone e due trolley, dopo la scomparsa della bambina. Kata era chiusa in uno di questi bagagli? Potrebbe essere stata portata in Perù?
In Italia 53 minori scomparsi ogni 24 ore
Nel nostro Paese, arrotondando per difetto, quotidianamente vengono presentate 53 denunce di bambini e adolescenti introvabili. Alcuni riappaiono, tornano, danno notizie di sé, vengono scovati. Per molto altri le ricerche e gli appelli non portano ad alcun risultato o non conducono a risultati positivi, come è successo in passato.
Basti ricordare, andando a ritroso, Lorys Stival, Yara Gambirasio, i fratelli Pappalardi, Angela Celentano, Denise Pipitone, Emanuela Orlandi. Nomi incisi nella memoria collettiva.
E numeri, pesanti, drammatici, poco conosciuti al di fuori del circuito di addetti ai lavori. A inquadrare le dimensioni e l’andamento del fenomeno – cifre e percentuali dietro cui ci sono vite smarrite, familiari disperati, conoscenti preoccupati, amici in apprensione – sono i dati raccolti e pubblicati periodicamente dall’ufficio del Commissario straordinario del governo per le persone scomparse, struttura ad hoc creata a Roma nel 2007.
L’esercito dei giovanissimi desaparecidos
Nel primo semestre 2023 si sono contate 9.626 segnalazioni di minori con cui si sono persi i contatti temporaneamente o in modo permanente (pari al 73,87% del totale delle denunce di scomparsa del periodo, in tutto 13.031), di cui 7.503 stranieri (77,94%) e 2.123 italiani (22,05%).
I giovanissimi stranieri rintracciati sono per ora meno di un terzo (il 32,36%), i coetanei italiani riemersi quasi tre quarti (73,81%). Ricordano dagli uffici del Commissariato, per spiegare il divario di numeri e di tassi:
«Il fenomeno dei minori scomparsi riguarda in larga percentuale giovani stranieri che si allontanano dalle strutture di accoglienza nelle quali sono ospitati, per raggiungere famiglie o parenti, in Italia o all’estero».
Nel Salento, ad esempio, tra gennaio a marzo di quest’anno 53 minori su 112 sono fuggiti dalle comunità alle quali li aveva destinati la procura minorile di Lecce. La Sicilia, luogo d’approdo di migliaia di migranti, nella prima metà dell’anno da sola conta il 36,22 % degli under 18 immigrati diventati “invisibili” (2.718 bambini e adolescenti spariti nell’isola o dall’isola nei primi sei mesi 2023, 773 dei quali rintracciati alla data delle ultime rilevazioni).
Minori scomparsi: figli uccisi, sottratti e vittime di crimini
I coetanei italiani, sempre a detta degli analisti del Commissario, in genere lasciano famiglie e comunità per disagi familiari, relazionali o psicologici. E poi ci sono storie che nascondono crimini o tragedie irrimediabili, omicidi, suicidi, adescamenti in rete, forme di bullismo, aggregazione a bande, avviamento alla prostituzione.
Altri casi ancora coinvolgono figli piccoli sottratti da uno dei genitori, situazioni ricorrenti soprattutto tra coppie con partner di diversa nazionalità. La fuga nei Paesi di provenienza, non raramente, è la tappa successiva.
I dati dei minori scomparsi in Italia: il boom dopo il lockdown
Dopo il calo marcato nell’anno nero del Covid, il 2020, la ripresa e i picchi verso l’alto. Nel 2022 sono state registrate 24.369 denunce di scomparsa di uomini e donne di tutte le età, con un incremento del 26,46% rispetto alle 19.269 del 2021. Una media di 67 allarmi quotidiani, 2- 3 all’ora, contro i 53 del 2021, con un incremento di 14 al giorno.
L’anno scorso i rintracciati si sono fermati a 12.170, corrispondenti al 49.94%, degli spariti, un tasso di poco superiore a quello fatto segnare nel 2021 (con 9.619 ritrovamenti). Da ritrovare resta più della metà delle persone, 12.195. il 50,06 per cento.
Poco consolanti le variazioni positive. La percentuale dei ritrovamenti in vita ha guadagnato mezzo punto, passando dal 98,05% del 2021 al 98,56% del 2022. Tre-quattro la settimana (175 in tutto) sono i cadaveri di scomparsi localizzati e recuperati l’anno scorso (con le bare bianche di 4 minori, tra le altre).
Tredicimila segnalazioni di minori stranieri finiti sottotraccia
Impressionante il trend, in particolare per i giovanissimi. Confrontando due intere annate, il 2022 e il 2021, balza agli occhi l’impennata del 47,86% per i minori stranieri spariti (saliti da 8.793 a 13.002) e del 24,18% per i minori italiani (da 3.324 a 4.128), a fronte del 26,46% in più di scomparsi (da 19.269 a 24.369, prendendo in considerazione i soggetti di tutte le età).
«Il dato numericamente più significativo – evidenzia il penultimo Rapporto del Commissario straordinario, dossier reperibile online, così come il più recente – riguarda la fascia dei minori, con 17.130 denunce di scomparsa, pari al 70,29% di tutte quelle presentate nel 2022, con una media di 47 al giorno». I più coinvolti risultano gli adolescenti vicini alla maggiore età.
Rientri a casa, in comunità e ritrovamenti: le statistiche
Dei 17.130 giovanissimi desaparecidos, dato globale del 2022, 14.410 (l’84,12%) avevano dai 15 ai 17 anni. Il 75,90% risulta essere di origine straniera (13.002, con una media di quasi 36 denunce di sparizione al giorno) e il 24,10% di origine italiana (4.128, pari a 11 e dispari al giorno).
Il dato si capovolge con riferimento ai ritrovamenti relativi ai 17.130 “invisibili” del 2022: la percentuale di ritrovati e di tornati sui loro passi raggiunge il 74,27% per i minori italiani, crolla al 29,81% per i minori stranieri.
Tra i minori stranieri finiti sottotraccia, altro dato del 2022, i maschi sono in netta maggioranza (11.875 contro 1.127 bimbe e ragazze). Per gli italiani la componente femminile è molto più alta (1.886, a fronte di 2.242 coetanei).
Egiziani e tunisini spariscono dai radar delle autorità
Sulla sparizione dei bambini e dei ragazzini stranieri incidono le dinamiche migratorie, gli sbarchi sulle coste italiane e i progetti futuri, le fughe dalle strutture di accoglienza, la presenza di adulti o di punti di riferimento fuori o dentro i confini nazionali.
Delle 13.002 denunce di giovanissimi immigrati di cui si è persa traccia, sempre nel 2022, 11.403 al centro hanno adolescenti della fascia di età 15-17 anni, pari a una percentuale dell’87,70. Prevalgono egiziani e tunisini, che da soli rappresentano il 43,61% di tutti gli under 18 introvabili.
Un caso nel caso: minori scomparsi di origine ucraina
Un caso nel caso è quello degli ucraini, con l’arrivo di oltre 40.000 bimbi e ragazzi sfollati a causa della guerra, 4.660 dei quali non accompagnati (dati ufficiali del Viminale). Nel corso del 2022 le denunce di scomparsa di under 18 provenienti dall’Ucraina sono quasi quadruplicate rispetto ai dodici mesi precedenti. Ammontano a 70, pari allo 0,54% di tutte le segnalazioni relative a minori desaparecidos. Nel 2021 erano state 52 in meno, cioè 18 in tutto, lo 0,20% del totale.
Lorenzo Pleuteri
19/9/2023 https://www.osservatoriodiritti.it/
Leggi anche:
• Minori stranieri non accompagnati: l’accoglienza s’inceppa
• Spose bambine, il dramma dell’Asia meridionale
• Diritti dei bambini: 20 novembre, una Giornata per denunciare i diritti violati
• Povertà infantile: situazione drammatica in Est Europa e Asia centrale a causa di guerra e inflazione
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!