Morti di lavoro, settembre nero: 4 vittime al giorno, quasi 900 da inizio anno. Firma per introdurre il reato di omicidio sul lavoro
Settembre 2023 è stato un mese tragico per i lavoratori: si sono contate infatti ben 118 vittime del lavoro (111 maschi e 7 femmine), con una media giornaliera di morti che sfiora i 4 (3,93), ben oltre i tre solitamente riportati. Il totale del 2023 sale a 896 vittime.
USB e Rete Iside hanno da tempo indicato la via per fermare la strage di lavoratrici e lavoratori: introdurre il reato di omicidio e lesioni gravi o gravissime sul lavoro nel codice penale. Vogliamo che abbia un effetto di deterrenza pratica immediato; troppo spesso, infatti, siamo costretti a commentare decessi evitabili se si fossero rispettate le misure a tutela di salute e sicurezza. Nel nostro paese è diffusa una cultura imprenditoriale che vede nelle misure a tutela di salute e sicurezza un costo, da ridurre al minimo per aumentare i profitti.
USB e Rete Iside sono tra le promotrici, insieme ad altri soggetti politici e sociali, di una legge di iniziativa popolare per introdurre la nuova fattispecie di reato dell’omicidio sul lavoro: è possibile firmare ai banchetti e online, tutte le informazioni su leggeomicidiosullavoro.it
Presentiamo una breve analisi dei dati dei morti di lavoro di settembre.
Undici sono i lavoratori morti provenienti dall’estero: 4 dall’Europa e dall’Asia, 2 dall’Africa, uno dal Sud America.
La Lombardia è la regione con il maggior numero di vittime (14), seguita da Veneto e Campania (12), Lazio (11), Piemonte ed Emilia Romagna (10).
Tra le province è Brescia quella con più morti di lavoro: ben 7, seguita da Padova, Roma, Chieti, Napoli e Salerno (4).
Le vittime del lavoro si concentrano soprattutto nella fascia d’età 60-69 anni (27 morti), seguita da 50-59 (25) e 30-39 (24). Ben 4 gli ultraottantenni deceduti.
Il settore con il maggior numero di morti è quello agricolo, piagato dagli incidenti con i trattori: 30 vittime. A seguire l’edilizia (16) e l’industria (9).
Venti, infine, i morti in itinere, cioè andando o tornando dal posto di lavoro.
I 118 morti divisi per regione *
Lombardia 14
Veneto, Campania 12
Lazio 11
Piemonte, Emilia Romagna 10
Toscana, Abruzzo 8
Sicilia 7
Puglia 5
Marche, Sardegna 4
Calabria 3
Trentino, Friuli Venezia Giulia 2
Alto Adige, Umbria, Molise 1
* 3 i lavoratori morti all’estero
NELL’ANNO: 896 (sul lavoro 696; in itinere 200) media 3,28
REGIONI: Lombardia 123; Campania 89; Veneto 79; Piemonte 66: Lazio 64, Sicilia 59; Puglia 53, Emilia Romagna 52; Toscana 48; Abruzzo 47; Calabria 44; Marche 33; Friuli Venezia Giulia 276; Sardegna 25; Umbria 19; Liguria 17; Alto Adige, Basilicata 11; Trentino, Estero 9; Molise 5; Valle d’Aosta 4.
Unione Sindacale di Base
Rete Iside
2/1072023 https://www.usb.it/
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