Morti sul lavoro in Piemonte
Dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega Engineering per la redazione di Lavoro e Salute
A fine ottobre 2024 61 morti
MORTI SUL LAVORO: IL PIEMONTE È IN ZONA GIALLA CON UN’INCIDENZA DI MORTALITÀ SUL LAVORO INFERIORE ALLA MEDIA NAZIONALE.
IN ZONA ROSSA ASTI: LA PROVINCIA PIÙ PERICOLOSA PER I LAVORATORI.
IL RISCHIO DI MORTE IN PIEMONTE, PROVINCIA PER PROVINCIA, DA GENNAIO A OTTOBRE 2024
Per individuare le aree più fragili d’Italia sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza della mortalità.
La zona gialla, quella in cui si trova il Piemonte, è la zona che raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro tra le meno elevate a livello nazionale. A fine ottobre 2024, il rischio di infortunio mortale in regione (22,8 morti per milione di occupati) risulta inferiore a quello medio nazionale (27,9).
Per quanto riguarda le incidenze, nel dettaglio, in regione si scopre che Asti si trova in zona rossa con l’indice di incidenza del 66,7. Verbano-Cusio-Ossola, Alessandria e Vercelli si trovano in zona arancione con indici rispettivamente pari a 30,5, 29,5 e 29,0. Cuneo in zona gialla (26,8). Novara, Torino e Biella sono in zona bianca con un’incidenza di mortalità rispettivamente pari a 18,5, 17,6 e 0,0.
L’ATTIVITÀ MANIFATTURIERA È IL SETTORE PIÙ COLPITO IN PIEMONTE
Le Attività Manifatturiere, a fine ottobre 2024, sono in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (4.380).
Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering
Ufficio Stampa
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