Morti sul lavoro. Le proposte di Medicina Democratica e gruppo familiari delle vittime

Versione interattiva https://www.blog-lavoroesalute.org/lavoro-e-salute-marzo-2024/

Archivio https://www.lavoroesalute.org/

A seguito del Dibattito che si è sviluppato negli ultimi 2 anni nella Sezione Familiari Vittime del Lavoro sia nel Congresso di Torino dell’ottobre 2022, nel Convegno di Firenze dell’11 novembre 2022 ed infine nel Convegno svoltosi ancora a Firenze il 14 ottobre u.s. (il Prossimo Numero della Rivista MEDICINA DEMOCRATICA pubblicherà al riguardo i materiali in un numero monografico ) abbiamo provato a raccogliere e sintetizzare a nome del Gruppo Salute e Sicurezza del Lavoro del Direttivo di MEDICINA DEMOCRATICA le proposte principali sulle quali potrebbe esserci un punto di incontro tra Medicina Democratica e alcune Associazioni , Comitati, Assemblee, Organizzazioni Sindacali, singoli medici, tecnici, ingegneri, magistrati che operano nel campo della Salute e Sicurezza sul Lavoro. Abbiamo suddiviso le proposte in 4 gruppi e Ovviamente tutte le proposte sono emendabili e perfettibili

1- Proposte di carattere risarcitorio per i Familiari delle Vittime del Lavoro:

  • Creazione di un Fondo Nazionale per le vittime di infortuni sul lavoro sulla falsariga di quanto previsto per le vittime da amianto; tale fondo dovrà essere aggiuntivo alle erogazioni già in essere da parte INAIL. Nell’attesa chiedere a tutte le Regioni di istituire lo stesso fondo regionale come la Toscana (almeno 7000 Euro una tantum). Richiesta agli enti preposti statali che avvenga una almeno parziale equiparazione tra familiari delle vittime di infortuni sul lavoro e quelli delle altre vittime di causa violenta, tra cui terrorismo, mafia, e caduti in servizio di pubblica utilità.
  • Tutte le Regioni dovranno istituire l’erogazione di un Fondo Una Tantum per i familiari delle vittime del Lavoro; l’entità potrebbe essere di almeno 7000 euro (come ha fatto la Regione Toscana)
  • figli delle vittime del lavoro ricevono attualmente borse di studio insufficienti e per un periodo breve che si chiude con la laurea; Per chi non si laurea le borse si fermano al Diploma. Sarà necessario fornire ai figli borse di studio più adeguate a entità e durata.
  • L’istituzione di un fondo di garanzia per l’assistenza da parte dello Stato dei familiari delle vittime da lavoro (GRATUITO PATROCINIO); prevedere permessi lavorativi ad hoc durante le udienze dei processi.
  • I Familiari delle vittime non vengono attualmente adeguatamente assistiti dagli Enti preposti nelle problematiche di Disturbo Post Traumatico da Stress conseguente ad una sciagura, nel caso degli infortuni mortali, inaspettata per cui trovano GRAVI DIFFICOLTA’ AD ELABORARE IL LORO LUTTO.

Va messo a disposizione dei familiari almeno un operatore del Dipartimento di Salute Mentale che operi in qualità di terapeuta e che aiuti i familiari contribuendo alla lunga fase di elaborazione del lutto, come si fa già per i sopravvissuti a calamità naturali.

Proposte per il miglioramento dell’azione della Giustizia Penale e Civile sulle questioni di Salute e Sicurezza del Lavoro, Infortuni e Malattie Professionali

  • Introduzione del reato di omicidio lavorativo sulla falsariga dell’omicidio stradale tenendo presente che attualmente i magistrati anche nei casi più gravi difficilmente tengono conto del DOLO EVENTUALE. L’unica aggravante che in alcuni casi viene contestata è quella di COLPA COSCIENTE (Thyssen Krupp). L’avvocato Alessandro Rombolà sta lavorando a una proposta di legge apposita.
  • L’istituzione della Procura Unica Nazionale o comunque di un Centro Nazionale di Coordinamento dei Pool dei Magistrati competenti appositamente distaccati distrettualmente in ogni Procura della Repubblica per gli infortuni e le malattie professionali MORTALI, GRAVI E GRAVISSIMI/E. L’avvocato Laura Mara sta lavorando a una proposta di legge apposita.
  • Esclusione del rito abbreviato e del patteggiamento nei casi di infortuni mortali sul lavoro o malattie professionali mortali.
  • Condizionamento della sospensione della pena per i responsabili di eventi mortali o gravissimi all’avvenuto effettivo risarcimento ai familiari da parte del colpevole riconosciuto in sentenza penale.
  • Ripristinare il blocco della prescrizione (Legge Bonafede) al primo grado di giudizio per le lesioni gravi e gravissime dovute ad infortuni sul lavoro o a malattie professionali (non sappiamo su questo punto specifico come si stia muovendo il Ministro Nordio)
  • .Modificare l’art.111 della Costituzione prevedendo che nel Processo Penale i diritti delle vittime debbano essere parificati a quelli della persona accusata di un reato (ci sono già a tal riguardo delle proposte di vari partiti politici e nella Commissione Affari Costituzionali del Senato c’è già un pre-accordo su un testo che parrebbe accettabile).
  • .I CTU delle cause civili devono essere scelti tra quelli più qualificati sulle questioni inerenti le problematiche di Salute e Sicurezza sul lavoro.
  • Intervenire sul CPP per recuperare il mutato quadro definito dalla riforma Cartabia (art. 573, comma 1-bis, introdotto dall’art. 33 del d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150) secondo il quale ai fini dell’ammissibilità della costituzione di parte civile, non sarà più sufficiente fare riferimento all’avvenuta commissione di un reato bensì sarà necessario richiamare le ragioni in forza delle quali si pretende che dal reato siano scaturite conseguenze pregiudizievoli nonché il titolo che legittima a far valere la pretesa.

3- Proposte che vadano a migliorare l’attuale precaria situazione della Prevenzione, Salute e Sicurezza dei lavoratori

  • Rinforzare sia dal punto di vista quantitativo (assumere nuovi operatori) che qualitativo (formarli adeguatamente su tutti i fattori di rischio lavorativo) i Servizi di Prevenzione per la Salute e Sicurezza sul Lavoro delle Aziende Unità Sanitarie Locali, prevedendo nella pianta organica anche operatori (psicologi del lavoro) esperti di organizzazione del lavoro. Anche l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e gli Ispettorati territoriali del Lavoro dovranno essere adeguatamente rinforzati con l’assunzione di un congruo numero di ispettori adeguatamente preparati. Gli operatori di tutti gli Enti impegnati dovranno coordinarsi sia sui momenti di inchieste per la Procura sia nella Programmazione annuale.
  • . Attuare modifiche normative migliorative del DLGS 81/08 in particolare su 3 punti:

A) La figura del Rappresentante dei Lavoratori alla Sicurezza deve avere pari dignità con gli altri attori della Prevenzione Aziendale. In particolare, l’RLS deve essere coinvolto con l’RSPP, il Medico competente e lo Psicologo competente (nuova figura di consulente dell’azienda che andrà introdotta con decreto ad hoc) dalla fase iniziale della valutazione dei rischi e delle altre attribuzioni dell’articolo 50, in cui si parla di “consultazione”. L’RLS dovrà rappresentare ogni gruppo omogeneo di lavoratori, per cui dovrà essercene uno per ogni gruppo.
Occorre eleminare dall’articolo 18, comma 1, lettera o) (possibilità per il RLS di ricevere copia del DVR) la frase “il documento è consultato esclusivamente in azienda”, permettendo al RLS di analizzare il DVR, specie nelle parti più tecniche, con persone competenti all’interno di organizzazioni (sindacati confederali e di base, organizzazioni politiche, partitiche e non, di opposizione, associazioni) che promuovono il diritto alla salute e sicurezza sul lavoro.

B) Nel D.Lgs. 81/08 dovrà essere introdotta l’area del rischio organizzativo del lavoro che è spesso causa/concausa nell’accadimento degli infortuni e delle malattie professionali: lo stress lavoro correlato, le molestie, la violenza di genere e in generale psicologica devono trovare adeguata valutazione del rischio. Laddove si evidenziano rischi andrà attivata la sorveglianza sanitaria e dovranno essere attuate misure correttive per perseguire la prevenzione dei rischi rilevati

Creare, sulla scorta di quanto avviene con il Medico Competente, un albo ufficiale degli RSPP/ASPP che devono dimostrare, non solo mediante livello di titoli di studio e formazione specifica, anche un’ adeguata esperienza dovuta a un periodo di apprendistato.
Specificare che l’adempimento all’articolo 37 del D.Lgs. 81/08 (formazione) debba avvenire “in presenza” oppure, se on line, solo tramite Formazione A Distanza (FAD) in modalità sincrona, cioè mediante un confronto in tempo reale (anche se a distanza) tra i discenti e il docente e non semplicemente tramite una successione di slides con commento preregistrato. Il requisito che la FAD sia erogata solo in modalità sincrona è chiaramente specificato nei vari Accordi Stato Regioni relativi alle modalità di formazione. Specificare che tutte le attività formative “pratiche” (addetti primo soccorso, antincendio DAE, utilizzo di attrezzature “pericolose”) siano svolte esclusivamente “in presenza”.

Abolire la riforma Salvini del precedente Codice degli appalti circa il divieto dell’appalto integrato. Infatti a partire dal 1° luglio 2023, la stazione appaltante può affidare allo stesso operatore economico sia la progettazione esecutiva che l’esecuzione dei lavori. Si è andati così ad abolire una norma che prevedeva un miglior controllo sullo svolgimento dei lavori in sicurezza; abolire inoltre ( sono stati ripristinati proprio con il Nuovo Codice degli appalti) i subappalti a cascata che creano situazioni di grave pericolo per i lavoratori che spesso vengono assunti in maniera irregolare e/o senza alcuna formazione specifica ( lo dimostra quanto è in corso di accertamento da parte della Magistratura, relativamente alla Strage di Firenze del 16 febbraio u.s. con 5 lavoratori uccisi.

Rifondare l’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni Lavoro a cominciare dal nome, dando pari dignità anche alle malattie professionali. Andrà delimitato il ruolo di INAIL quale ente assicuratore erogatore di prestazioni diagnostiche e di prestazioni di riabilitazione: il riconoscimento delle malattie professionali deve essere  compito delle ASL/ATS (come stabilito a suo tempo dalla L 833/1978), l’attivo dell’Ente non deve essere utilizzato per finanziare le aziende a fondo perduto affinché garantiscano gli obblighi di legge che sono comunque tenute a rispettare; il ruolo del sindacato nel consiglio di amministrazione dell’ente deve essere concretamente indirizzato alla tutela e all’ampliamento dei diritti dei lavoratori/lavoratrici e dei famigliari delle vittime.

4- Proposte normative per il recupero della dignità del lavoro, per la democrazia nei luoghi di lavoro e per la de mercificazione del lavoro:

  • Misure contro il lavoro nero, contro il lavoro precario e neo-schiavistico, tra cui il salario minimo normato per legge, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, l’adozione da parte delle aziende di un’organizzazione del lavoro che produca benessere e salute con ritmi di lavoro adattati alle possibilità di ciascun lavoratore secondo i princìpi basilari dell’Ergonomia. Si ridurrebbero in questo modo infortuni, malattie professionali e anche il disagio lavorativo.
  • Un Nuovo Statuto dei Lavoratori che preveda sia il miglioramento di alcune parti dell’attuale Legge 300/70 a cominciare dalla reintroduzione dell’art 18 sia l’introduzione di una parte sulla Democrazia nei luoghi di lavoro consistente nel ritorno ai Consigli di Fabbrica o del Lavoro eletti direttamente dai lavoratori e con diritto di revoca e con funzioni non meramente sindacali come le attuali RSU, ma anche gestionali. In questo modo le decisioni strategiche aziendali non potrebbero essere prese all’insaputa dei Consigli, ma dovrebbero passare da una doppia maggioranza: CdA e CdF/Cdl. Si tornerebbe così a un sano Conflitto di Classe che, in meglio rispetto al passato, vedrebbe la possibilità di esercitare il diritto di veto da parte dei lavoratori.

5- Sensibilizzazione e crescita culturale sui temi della salute e sicurezza sul lavoro

Ciò in parte viene già fatto, ma in maniera poco coordinata tra le varie associazioni.
Occorre creare occasioni di lotta condivisa tra le varie associazioni anche in termini di iniziative pratiche sul territorio (manifestazioni, presìdi) per aumentare la “massa critica” di tali eventi.
Diffondere tale cultura con interventi mirati e strutturati all’interno delle scuole (anche per quanto riguarda l’alternanza scuola-lavoro).
Organizzare manifestazioni di vario tipo (tornei di calcio, concerti, ecc.) che abbiano comunque un riferimento diretto alla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.

Medicina Democratica Movimento di lotta per la salute

Versione interattiva https://www.blog-lavoroesalute.org/lavoro-e-salute-marzo-2024/

Archivio https://www.lavoroesalute.org/

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *