Nelle piazze d’Italia da nord a sud: No al DdL Pillon!

 

Mentre alcuni giornali mainstream sono troppo occupati a commentare entusiasti la “rivoluzione garbata” delle sette manager, promotrici della mobilitazione del “Si-Tav”; tutta Italia, proprio ieri, si mobilitava su tutt’altro.

Alessandria, Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Brindisi, Cagliari, Catania, Crema, Ferrara, Firenze, Genova, Livorno, Lucca, Mantova, Massa, Milano, Monterotondo, Napoli, Padova, Pavia, Perugia, Pescara, Pisa, Pistoia, Ponente Ligure, Ravenna, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Siena, Sud Pontino, Terni, Torino, Trento, Trieste, Venezia, Verona… Sono solo alcune delle città e territori che si sono mobilitate ieri e che da mesi organizzano assemblee tematiche, eventi e iniziative contro il Disegno di Legge 735, promosso dal senatore leghista Pillon (membro e promotore del gruppo parlamentare “Vita Famiglia e Libertà”), attualmente in commissione Giustizia del Senato.

Il DdL Pillon indica una direzione molto chiara che questo governo giallo-verde intende intraprendere: offrire un modello di società fondato sulla famiglia patriarcale e assicurarla attraverso l’intervento dello Stato, attaccando direttamente l’autodeterminazione delle donne che la mettono in questione. Si presenta così come un violento strumento di disciplinamento e di imposizione di ruoli e gerarchie di genere, mirante a contrastare qualsiasi idea di relazione che rifiuti il modello patriarcale.

L’approvazione di questo DdL inasprirà un quadro sociale esasperato dal welfare familistico e da anni di politiche di austerity e privatizzazione, ricadute principalmente sulle spalle delle donne: un terzo delle madri sole con minori (quasi 1 milione) vivono a rischio di povertà o esclusione sociale; molti genitori separati affrontano crescenti difficoltà nell’accesso ai servizi medico-sanitari, abitativi, scolastici ed extrascolastici; il 30% delle donne sono costrette a lasciare il lavoro dopo aver avuto il primo figlio, rinunciando così a un proprio reddito; il congedo obbligatorio di paternità, precedentemente previsto per 4 giorni, è prossimo all’abolizione. La proposta, tra le altre cose, introduce l’affido condiviso ed elimina l’assegno di mantenimento per come è stato fin ora contemplato.

Il DdL incontra l’opposizione non solo degli spazi femministi, ma di un ampio fronte di soggetti politici e sociali. La giornata, convocata dalla rete dei centri anti-violenza D.i.Re, è stata pienamente partecipata dal movimento Non una di meno che ha continuato a manifestare una risposta chiara e inconfutabile a questo attacco patriarcale e reazionario. Numerose campagne informative, opuscoli, e “Pillole NoPillon” ironici ma non troppo, sono stati prodotti da molte delle assemblee territoriali di Nudm in questi mesi.

Nella giornata del 10 novembre, è emerso un messaggio chiaro dalle oltre 60 piazze italiane: il DdL non va emendato o riformato, va respinto senza condizioni!

Lo stato di agitazione permanente lanciato da Non una di meno non è solo una evocazione, ma è «una continua lotta di liberazione»! E continua verso e oltre il 24 novembre per la manifestazione nazionale a Roma contro la violenza maschile e di genere sulle donne.

Una panoramica dalle città e dai territori di Non una di meno che si sono mobilitati ieri.

Sala piena ad Alessandria per l’iniziativa organizzata da me.dea Onlus – contro la violenza sulle donne e sostenuta anche da Nudm Alessandria, per smontare pezzo a pezzo il DdL Pillon. La mozione contro la legge 194 che a Verona poche settimane fa ha riacceso il dibattito sul diritto all’aborto e sull’autodeterminazione delle donne è arrivata anche ad Alessandria, dopo Ferrara, Milano, Roma, Sestri Levante, Trieste e altre città ancora. Qui una risposta di Nudm Alessandria.

A Bari dalle ore 17.00 a Piazza Madonnella un presidio e un’assemblea pubblica durante la quale sono intervenute le realtà promotrici del Comitato NO Pillon Puglia illustrando le ragioni della mobilitazione. A seguire performance artistiche e microfono aperto.

A Bergamo dalle 14 alle 18 a Piazza Matteotti un presidio con lo slogan: “Né Pillon né alcun Dio, per me decido io”.

A Bologna dalle 15 in piazza Re Enzo un presidio con la Casa delle donne per non subire violenza ONLUS e dalle 17.30 un corteo-passeggiata femminista con cori e slogan in via Indipendenza per rinnovare l’opposizione radicale al DdL Pillon. Come si legge dalla pagina fb di Non una di meno Bologna: «non accettiamo la famiglia e le sue gerarchie come obbligo e fondamento della società, non accettiamo la violenza che la sostiene! Abbiamo dato voce al nostro rifiuto incondizionato del DL Salvini: la violenza patriarcale e quella razzista sono due facce della stessa medaglia! Abbiamo dato voce alla nostra rabbia per chi ci vuole costringere a lavorare gratuitamente tramite quello che chiamano reddito e invece è un ricatto. Siamo la marea femminista in stato di #agitazione permanente verso la manifestazione nazionale del 24 novembre e lo sciopero femminista. Noi rivendichiamo il ritiro del Ddl Pillon e abolizione del DL Salvini, aborto libero sicuro e gratuito, reddito di autodeterminazione universale e incondizionato e permesso di soggiorno europeo slegato dal lavoro dal matrimonio e dallo studio. NON UNA DI Meno è il nostro grido di liberazione!».

Foto gallery da Bologna di Danilo Garcia di Meo

A Brescia dalle ore 14 a Piazza Vittoria un presidio informativo e alle ore 15 un corteo cittadino.

A Brindisi un incontro pubblico tematico con magistrate, avvocati, psicologi promosso da Non una di meno Brindisi.

A Cagliari l’appuntamento era a Piazza Garibaldi dalle ore 17 per un presidio. Un altro appuntamento sarà il 12 novembre alle ore 16 nell’androne della facoltà di Studi Umanistici per un incontro tematico con alcune avvocate sul DdL Pillon promosso da Nudm Cagliari.

A Catania volantinaggi e presidio informativo. Tra gli slogan principali della giornata: “Nessuna mediazione, vogliamo il reddito di autodeterminazione”.

A Ferrara flash mob contro il DdL Pillon, contro il Decreto Sicurezza e contro la mozione Balboni partito da Piazza Trento e Trieste alle 11.00, vestite di nero con drappi, accessori, magliette fucsia, provenienti da un laboratorio di serigrafia di Nudm.

A Firenze, appuntamento ore 10 a Piazza dei Ciompi con un volantinaggio e un’assemblea pubblica di Artemisia Centro Antiviolenza per approfondire i motivi per cui si richiede il ritiro del DdL Pillon. Alle 14.30, un corteo indetto dal collettivo Spine, con concentramento in piazza della Calza.

A Genova più di 400 persone dalle 15.30 al Teatro Della Tosse per un’assemblea pubblica contro il DdL Pillon, promossa anche dal Centro Antiviolenza Mascherona. A seguire una passeggiata femminista #NoPillon per le vie della città.

A Imola, l’associazione Trama di terre ha organizzato un presidio e flash mob vestite da ancelle, con i costumi che riprendono la serie tv simile a The Handmaid’s Tale, tratta dal romanzo di Margaret Atwood. Una serie distopica ambientata in un futuro prossimo in cui una teocrazia ha soggiogato le donne, che hanno perso tutti i loro diritti, vivono sotto un dominio patriarcale dagli uomini e sono suddivise in gruppi contrassegnati da abiti di diversi colori.

A Livorno un’assemblea pubblica alle ore 17.30 presso il Teatro officina Refugio, contro il disegno di legge Pillon, il pacchetto sicurezza, le politiche sessiste governative.

Alle ore 21.20 una proiezione video del documentario: Aborto – le nuove crociate, un’inchiesta sull’offensiva che il diritto all’aborto sta subendo in tutta Europa, veicolata da campagne aggressive e generosamente finanziate. Il documentario descrive la situazione in Spagna, Portogallo, Ungheria, Polonia e Italia, oltre che in Francia, dove un giovane appassionato di social media ha fondato “Les Survivants” e sta lottando per rendere credibile e appetibile la lotta contro l’aborto.

A Lucca, un presidio molto partecipato con appuntamento a Piazza San Michele.

A Mantova, presidio “Sgonfiamo Pillon” in Piazza Martiri di Belfiore e alle ore 16.45 un dibattito promosso anche da Nudm Mantova: «Diciamo no! a un disegno di legge che cancella i diritti delle donne e dei minori» con Centri Donne, Centri Antiviolenza, assistenti sociali di un consultorio familiare e Arcigay Mantova.

A Massa una street parade, colorata, rumorosa ed indecorosa, con concentramento dalle ore 17 in P.zza De Gasperi (Tribunale di Massa) e arrivo in Piazza Aranci con assembla pubblica.

Gli HT usati: #statodiagitazionepermanente #noddlpillon #nooscurantismo #norazzismo #antifascistesempre

A Milano un flash mob in piazza Duomo al grido di “Liber* di amare, liber* di divorziare!”.

Altra tappa il Tribunale di Milano, perché questa proposta di legge colpisce tutt*, soprattutto i minori e le donne vittime di violenza. Alle 15 altro appuntamento in piazza della Scala.

A Napoli dopo la campagna e le iniziative al grido di “Nun sia mai Pillon”, il senatore in questione ha annullato la sua partecipazione al Convegno previsto presso il Tribunale di Napoli. Come si legge dalla pagina fb di Non una di meno Napoli: «pare che sia spaventato dalle ennesime contestazioni che l’avrebbero atteso e abbia disposto un ulteriore incontro (data da confermare)». A Napoli, «aspetteremo Simone Pillon al secondo giro«.

La mattina del 10 novembre Nudm Napoli è andata a contestare a Piazza Trieste e Trento una raccolta firme a favore del Ddl Pillon, da parte del “Movimento per l’Uguaglianza Genitoriale”. Alle 18.30 a Piazza San Domenico ha, poi, preso vita una piazza tematica contro il Ddl Pillon e il Decreto sicurezza. A seguire passeggiata serale transfemminista, con pañuelos, pentole, maracas e campanellini «perché le strade sicure le facciamo noi con i nostri corpi liberi e favolosi!»

A Padova dalle ore 15, presidio sul Listòn e alle 16.30, passeggiata femminista, in cui sono confluite anche da Non una di meno Verona. Dress code: pañuelos fucsia con lo slogan portato in piazza: «Sui nostri corpi, nessuna mediazione, ora e sempre agitazione!»

A Pavia una mobilitazione no Ddl Pillon dalla mattina e nel pomeriggio alle ore 16 in piazza Vittoria.

A Imperia, segnala la nascente pagina fb Nudm Ponente Ligure, le nostre pillole #NOPILLON hanno invaso Imperia. Tre compagne sono state identificate dalla polizia in mattinata durante il volantinaggio #NOPILLON.

A Perugia in Piazza Italia un presidio dalle ore 15. Anche qui il colore fucsia è stato predominante.

A Pescara, volantinaggio e presidio informativo indetto dal Centro Antiviolenza Ananke in Piazza Unione dalle ore 17, prima tappa verso la manifestazione nazionale contro la violenza maschile sulle donne del 24 Novembre a Roma.

A Pisa dalle ore 16 in piazza Ciro Menotti, una piazza tematica ed un corteo a seguire. «Torneremo nelle strade, prendendo parola contro una proposta di legge che vuole mettere in discussione, più di quanto non lo sia già, la nostra libertà di decisione sulle nostre vite di coppia, sui percorsi di crescita dei nostri figli e delle nostre figlie e sulle nostre stesse scelte di autodeterminazione!».

A Pistoia dalle ore 10 alle ore 12, la Rete 13 Febbraio Pistoia ha organizzato un volantinaggio contro il decreto #Pillon, durante il mercato.

A Reggio Calabria appuntamento presso la scalinata del Teatro F. Cilea dalle 16 alle 19.

A Reggio Emilia dalle ore 10, un volantinaggio itinerante con punto di ritrovo in Piazza Fontanesi. Alle ore 17, un presidio e flash mob in Piazza Martiri del 7 Luglio con cappelli da strega.

A Rimini in tantissim* all’assemblea pubblica contro il DDL Pillon al Bar Lento «per ragionare e mobilitarci tutt* insieme contro questo attacco ai diritti delle donne e delle famiglie!». Durante l’iniziativa, “un intervento telefonico delle compagne romane che hanno condiviso con noi la forza di questa giornata e l’importanza di essere per le strade delle città a portare colore contro il grigiore del nuovo governo”.

A seguire, dalle ore 19, passeggiata indecorosa per le vie del centro storico.

A Roma in migliaia a Piazza Madonna di Loreto, promossa dalla rete D.i.Re dalle ore 11. Non una di meno Roma ha sfilato con un flash mob: circa 100 ancelle hanno attraversato in silenzio il centro di Roma dal Colosseo al Campidoglio contro il Ddl Pillon, arrivando fino a piazza Madonna di Loreto. La tunica rossa e la cuffia bianca utilizzate come simbolo del potere politico, clericale ed economico che tenta di allungare le mani sulle nostre vite, i nostri corpi e le nostre scelte.

Foto gallery da Roma di Daniele Napolitano

Vestite da ancelle, come prima a Milano durante l’anniversario dei 40 anni dall’approvazione della legge 194, a Roma il 28 settembre scorso, giornata mondiale per l’aborto libero e sicuro e a Verona, la città che da decenni si è imposta come laboratorio di ciò che ora vediamo in opera al governo. Precedute da una papessa che ha letto il proclama con le nostre rivendicazioni, rilanciando lo stato di agitazione permanente verso la manifestazione nazionale del 24 novembre e verso lo sciopero globale delle donne del prossimo 8 marzo.

In piazza anche una performance del Tavolo Terra, Corpi e Territori che ha raggiunto il presidio, nella tre giorni di appuntamento nazionale della “Seminaria” che si sta tenendo a Scup. A Roma, presenti anche in molte venute da Nudm Monterotondo.

Video del proclama delle ancelle

A Siena la mobilitazione è stata venerdì 9 novembre alle ore 17.30, con un incontro pubblico sul DdL Pillon, presso la Corte dei Miracoli con la partecipazione di avvocate.

Nel territorio del Sud Pontino, un aperitivo resistente e di mobilitazione.

A Torino dalle ore 13 a Piazza della Repubblica ha preso vita “sPillon”: punto informativo per il ritiro del DdlPillon, giochi, attività e performance. Alle ore 15.30 “sPiazzaPillon”: passeggiata verso il centro città. “Un percorso ad ostacoli” per mettere in scena e in strada le mille difficoltà che Pillon vuole imporre.

Dopo le piazze tematiche, centinaia in un corteo caratterizzato da alcune tappe performative: «dallo strappo dei piani genitoriali, alle incursioni del mediatore molesto fino alla liberazione dal matrimonio da parte di una strega femminista».


A Trento dalle 10 alle 15 presso Largo Carducci più di 500 persone in manifestazione.

A Trieste un volantinaggio dalla mattina ad opera delle “brigate femministe No Pillon” diffuso per la città, nei mercati, davanti ai centri commerciali e nei luoghi di passaggio delle donne e delle famiglie.

A Venezia appuntamento al Rialto con un presidio colorato.

A Vicenza un corteo per le vie del centro. La manifestazione si è conclusa in Piazza Matteotti dove si sono susseguiti molteplici interventi e le streghe hanno bruciato in piazza il Ddl pillon, perché «questo disegno di legge è utile solo per accendere il fuoco della rivoluzione!», «Basta un poco di sciopero e il Pillon va giù».

Redazione

11/11/2018 www.dinamopress.it

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