Nessuna frontiera né al Brennero né in Europa
Cominciare a contestare radicalmente l’Europa fondata sui muri per fermare le persone e sugli accordi della vergogna come quello stipulato con Erdogan in Turchia è un dovere politico. Concretamente sono già tanti i compagni e le compagne che disobbediscono, aiutando chi attraversa le frontiere, difendendo l’idea di libertà di circolazione, contestando, come è avvenuto ieri a Bologna, chi come il Presidente del Parlamento Europeo Schulz ne condivide nei fatti l’approccio.
Dopo quella del 3 aprile, caricata brutalmente dalla polizia, domenica 24 aprile si terrà a partire dalle ore 12 una “Marcia per la Libertà” di movimento indetta dai movimenti “no border” che intende ribadire la propria contrarietà alla realizzazione di un muro alla frontiera del Brennero, presso il valico italo – austriaco.
Si tratta di una barriera di 250 metri, fra la statale e l’autostrada, per la cui costruzione procedono già i lavori. Dove oggi c’è una grande piazzola verrà incanalato il traffico autostradale per poter effettuare i controlli dei migranti che da sud (dall’Italia) cercheranno di andare in Austria e sarà realizzata una non meglio precisata “struttura per procedere alle identificazioni”. L’iniziativa è stata, almeno formalmente osteggiata anche dal governo italiano, il ministro Alfano ha parlato di “rischio di violazione dei patti di Schengen”, ma sono immediatamente giunti da parte del governo austriaco elementi di rassicurazione in merito alla libertà di passaggio per i cittadini UE.
Rassicurazioni che non hanno affatto convinto le istituzioni della Provincia Autonoma di Bolzano che temono di vedere l’area trasformarsi in nuove Calais o Idomeni e chiedono di poter preventivamente predisporre di strutture per l’accoglienza e per evitare disagi a chi arriva. Insomma la previsione dell’intensificarsi dell’attraversamento di tale frontiera è da considerarsi ormai quasi una certezza.
Anche per questo partecipare ad iniziative come quella di domenica che riaffermino la volontà di aprire contraddizioni in un sistema che rischia di produrre solo disagi per migranti e autoctoni è importante.
I manifestanti hanno dichiarato che il 24 aprile intendono, in maniera pacifica, violare il confine ed entrare in Austria, le polizie austriaca e italiana saranno presenti in gran forze per impedire che questo avvenga, a qualsiasi costo. Si tratta di una giornata del resto importante per l’Austria. Il paese va al voto per eleggere il proprio presidente, in un contesto che vede l’elemento xenofobo come fortemente presente nella campagna elettorale. Rifondazione Comunista ha aderito a questa manifestazione, i compagni e le compagne territorialmente più vicini, parteciperanno al corteo condividendone le parole d’ordine. Rifondazione Comunista invita poi anche coloro che non potranno partecipare direttamente alla manifestazione a firmare la petizione http://www.progressi.org/brennero
Le firme che saranno raccolte in questo “motore di partecipazione” da poco attivo, verranno inviate al Cancelliere austriaco, ne occorrono almeno 5000 e oltre 3000 persone hanno già aderito.
Un segnale anche individuale in tal senso ci pare opportuno e significativo
Stefano Galieni
Responsabile nazionale immigrazione Prc-SE
23/4/2016 www.rifondazione.it
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