Oltre 350 rabbini firmano manifesto statunitense che denuncia il piano di “pulizia etnica” di Trump

Washington – Al-Mayadeen. Più di 350 rabbini, insieme ad altri, tra cui creativi e attivisti ebrei, hanno firmato un annuncio sul New York Times che condanna la proposta di Donald Trump di effettuare una vera e propria “pulizia etnica” dei palestinesi di Gaza.

L’annuncio, firmato da rabbini come Sharon Brous, Roly Matalon e Alissa Wise, oltre che da creativi e attivisti ebrei come Tony Kushner, Ilana Glazer, Naomi Klein e Joaquin Phoenix, recita: “Trump ha chiesto la rimozione di tutti i palestinesi da Gaza. Gli ebrei dicono no alla pulizia etnica!”

L’annuncio segue il piano di Trump di “impadronirsi di Gaza” e lasciare 2 milioni di palestinesi sopravvissuti all’aggressione mortale di “Israele” sulla Striscia senza “alcuna alternativa” se non quella di fuggire dalle loro case.

Trump ha anche confermato il suo impegno a “comprare e possedere Gaza”, proponendo di trasformarla in una “località privilegiata per lo sviluppo futuro” e suggerendo la possibilità di cedere “parti di essa a Paesi del Medio Oriente per la costruzione”.

Cody Edgerly, direttore della campagna In Our Name e uno degli organizzatori dello spot, ha dichiarato che esso giunge in un “momento critico, in quanto le linee guida politiche che un tempo erano ritenute inamovibili si stanno rapidamente spostando, mentre l’alleanza tra Trump e Netanyahu prende nuovamente piede”.

Ha scritto che è stato “rincuorante assistere a una così rapida diffusione di sostegno da tutto lo spettro confessionale e politico”, aggiungendo che il messaggio ai palestinesi è che “non sono soli”, specificando che “siamo impegnati a combattere con ogni respiro che abbiamo per fermare la pulizia etnica a Gaza”.

Il rabbino Toba Spitzer ha criticato l’idea di Trump come un “piano insidioso” poiché invoca il ricordo traumatizzante della Nakba del 1948, in cui centinaia di migliaia di palestinesi furono dislocati con la forza dalle loro case dai sionisti.

Spitzer, rabbino capo della sinagoga Dorshei Tzedek di Newton, Massachusetts, ha dichiarato in un comunicato stampa che accompagna l’annuncio che è fondamentale per la comunità ebraica statunitense “aggiungere le nostre voci a quelle di tutti coloro che rifiutano questo piano insidioso. Il sogno di Hitler di rendere la Germania ‘Judenrein’, ‘ripulita dagli ebrei’, ha portato al massacro del nostro popolo”.

Peter Beinart, editore di Jewish Currents, ha espresso orrore per come alcuni possano sostenere quello che secondo lui potrebbe essere “uno dei più grandi crimini del XXI secolo”.

Il rabbino Yosef Berman, del New Synagogue Project di Washington, ha definito il piano di Trump “ripugnante”, sottolineando che Trump “sembra credersi Dio con l’autorità di governare, possedere e dominare il nostro Paese e il mondo”.

Ha aggiunto che Trump non può privare i palestinesi della dignità o rubare le loro proprietà per ricavarne immobili e ha sottolineato che “i leader ebraici rifiutano i tentativi di Trump di trarre profitto dallo sfollamento e dalla sofferenza e devono agire per fermare questo crimine odioso”.

Traduzione per InfoPal di F.L.

15/2/2025 https://www.infopal.it/

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