ONU: attacchi israeliani a Gaza hanno ucciso 369 operatori umanitari da ottobre del 2023
Gaza – Press TV. Le Nazioni Unite hanno reso noto che Israele ha ucciso almeno 369 operatori umanitari a Gaza, avvertendo che gli attacchi incessanti contro il personale umanitario, i convogli e le strutture hanno gravemente ostacolato gli sforzi di soccorso nel territorio palestinese assediato.
L’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), nel suo recente rapporto di mercoledì, ha dichiarato che 369 operatori umanitari sono stati uccisi a Gaza dall’inizio dell’offensiva militare israeliana del 7 ottobre 2023, facendo luce sulle terribili circostanze in cui versano sia i civili che gli operatori umanitari.
L’ultimo aggiornamento settimanale dell’OCHA ha evidenziato che tra i deceduti, 263 erano membri del personale dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione dei Rifugiati Palestinesi (UNRWA), sottolineando le terribili sfide che gli sforzi umanitari devono affrontare nella regione.
Questa tragica pietra miliare è stata segnata dopo la morte di un operatore umanitario palestinese che ha ceduto alle ferite riportate durante un attacco aereo israeliano contro un magazzino per la distribuzione di farina del Programma Alimentare Mondiale (PAM), domenica scorsa.
Lo stesso giorno dell’attacco aereo al magazzino, le forze israeliane avrebbero sparato 16 proiettili contro un convoglio del PAM; fortunatamente non sono stati riportati feriti.
“Le condizioni di sicurezza a Gaza devono urgentemente migliorare affinché l’assistenza umanitaria possa continuare”, ha sottolineato il PAM in un comunicato.
Questo incidente solleva serie preoccupazioni sulla protezione delle missioni umanitarie nelle zone di conflitto, nonostante i chiari protocolli internazionali progettati per salvaguardare tali operazioni.
Anche Medici Senza Frontiere (MSF) è stata colpita dalle violenze, annunciando che otto membri del suo staff sono stati uccisi dall’inizio del conflitto, oltre a numerosi incidenti che hanno colpito strutture mediche, rifugi e personale di MSF o supportati da MSF.
In una dichiarazione, MSF ha espresso la sua frustrazione, affermando di “non aver ancora ricevuto alcuna responsabilità o ammissione di responsabilità per l’uccisione, la mutilazione o la disumanizzazione del [suo] personale e dei pazienti”.
Le operazioni umanitarie a Gaza si trovano ad affrontare gravi sfide, poiché gli attacchi agli operatori umanitari, ai convogli e alle strutture continuano senza sosta, mettendo a rischio la sicurezza del personale di soccorso. In mezzo a questi disordini, gli ospedali e i centri medici non sono stati risparmiati, con frequenti bombardamenti e assalti diretti ai feriti.
Un rapporto pubblicato la scorsa settimana dall’Ufficio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani sottolinea che “lo schema di attacchi mortali di Israele contro e vicino agli ospedali di Gaza, e i relativi combattimenti, hanno spinto il sistema sanitario sull’orlo del collasso totale, con effetti catastrofici sull’accesso dei palestinesi alla salute e alle cure mediche”.
Dal 7 ottobre 2023, il regime israeliano ha massacrato più di 45.936 palestinesi a Gaza. Circa 109.274 persone sono rimaste ferite. Un numero considerevole di vittime sono donne e bambini.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.
10/1/2025 https://www.infopal.it
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