Operatori sanitari e salute mentale durante la pandemia: fattori protettivi e interventi di supporto
Mentre tutto il mondo è coinvolto nella pandemia da Covid-19, gli operatori sanitari in prima linea sono tra i gruppi maggiormente esposti al rischio di problemi di salute mentale. L’enfasi sulla loro abnegazione, mentre forniscono servizi essenziali e salvavita, si è andata amplificando via via e spesso sono stati descritti come eroi. Tutto ciò può imporre loro determinati comportamenti, per dimostrare forza e resilienza personali. Tuttavia, questo può anche impedire la loro capacità di riconoscere la vulnerabilità e di condividere esperienze traumatiche. Ciò può aumentare i rischi per la salute mentale e i pregiudizi stigmatizzanti verso il malessere psicologico impediscono loro di cercare aiuto..
Gli operatori sanitari devono sentirsi liberi di esprimere le proprie emozioni e condividere esperienze, sia positive sia negative. È importante studiare i fattori che possono costruire una più forte resilienza tra gli operatori sanitari, sia come individui sia in gruppo. Nella letteratura scientifica, vi è una scarsità di informazioni su come prevenire al meglio il disagio psicologico e quali misure siano necessarie per mitigare i danni degli operatori sanitari. È stata condotta, a tal fine, una revisione sistematica in Australia, pubblicata a dicembre 2020, per indagare l’impatto psicologico sugli operatori sanitari che affrontano epidemie o pandemie.
I risultati (derivanti dall’analisi di 55 studi) dimostrano che vi sia un aumento del rischio di subire traumi o di contrarre disturbi legati allo stress, depressione e ansia. Essere infermiere ed essere donna sembra costituire un rischio maggiore. Lo stigma percepito dai membri della famiglia e dalla società ha acuito le implicazioni negative; prevalentemente stress e isolamento. Le strategie di coping variavano tra i diversi contesti socioculturali e sembravano differire tra medici, infermieri e altri operatori sanitari. Le modifiche implementate e i suggerimenti per la prevenzione hanno costantemente evidenziato la necessità di un maggiore supporto psicosociale e di una più chiara diffusione delle informazioni relative alla malattia da coronavirus. Il cambiamento deve iniziare a livello dei decisori politici per offrire una maggiore varietà di supporti agli operatori sanitari che svolgono un ruolo critico durante i focolai di malattie su larga scala. Le implicazioni psicologiche sono in gran parte negative e richiedono maggiore attenzione al fine di essere mitigate.
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Marina Penasso
26/1/2021 https://www.dors.it
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