Oxfam avverte dell’esplosione delle malattie infettive a Gaza a causa del collasso del sistema sanitario

Gaza – Press TV. L’organizzazione benefica globale contro la povertà Oxfam ha denunciato un’esplosione di malattie infettive nella Striscia di Gaza, a causa della mancanza di acqua potabile e delle acque reflue non trattate che traboccano nelle strade in seguito alla guerra genocida dell’esercito israeliano contro il territorio costiero assediato.

Ha citato uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il quale ha scoperto che l’88% dei campioni ambientali esaminati a Gaza sono risultati contaminati dalla poliomielite, “segnalando un rischio imminente di epidemia”.

Oxfam ha osservato che anche le malattie infettive, tra cui la diarrea acquosa acuta e le infezioni respiratorie – ora le principali cause di morte – sono in aumento, con 46 mila casi, per lo più bambini, segnalati ogni settimana.

Anche la varicella e le malattie della pelle come la scabbia e l’impetigine si stanno diffondendo rapidamente, in particolare tra gli sfollati nel nord di Gaza, dove la popolazione sta affrontando una grave carenza d’acqua.

“Ricostruire le strutture per l’acqua e igienico-sanitarie è fondamentale per permettere a Gaza di tornare alla normalità dopo 15 mesi di orrore. Il cessate il fuoco deve reggere e il carburante e gli aiuti devono fluire in modo che i palestinesi possano ricostruire le loro vite”, ha dichiarato Clémence Lagouardat, coordinatrice umanitaria di Oxfam a Gaza.

Il ministero della Salute di Gaza ha dichiarato che gli ospedali della regione costiera stanno affrontando “una grave mancanza di ossigeno” che minaccia la vita dei pazienti a causa dell’atroce campagna militare di Israele e del blocco degli aiuti in corso.

Il ministero ha sottolineato che le forze israeliane hanno distrutto 10 stazioni centrali di generazione di ossigeno durante la guerra.

Secondo il rapporto, gli attacchi hanno colpito importanti strutture mediche, tra cui “il complesso medico al-Shifa, l’ospedale al-Rantisi, l’ospedale al-Durra, l’ospedale indonesiano, il complesso medico al-Nasr e la clinica Sheikh Radwan”.

Le 10 stazioni distrutte erano essenziali per fornire ossigeno alle “unità ospedaliere critiche come le sale operatorie, le unità di terapia intensiva, i reparti di emergenza e le incubatrici neonatali, nonché ai pazienti che ricevono assistenza a domicilio”.

Sostenuto dagli Stati Uniti e dai suoi alleati occidentali, Israele ha lanciato la guerra su Gaza, dopo che Hamas e altri movimenti di resistenza palestinesi con sede a Gaza hanno realizzato l’Operazione al-Aqsa Flood contro il regime israeliano in risposta alla sua decennale campagna di oppressione contro i palestinesi.

La guerra genocida di Israele su Gaza ha portato alla morte di almeno 48.284 palestinesi, soprattutto donne e bambini, e al ferimento di altri 111.709 dall’inizio di ottobre 2023.

Il 19 gennaio è entrato in vigore a Gaza un accordo per il cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri, che ha fermato la campagna genocida di Israele contro la regione costiera.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.

19/2/2025 https://www.infopal.it/

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