L’esercito israeliano ha trasformato l’Ospedale Nasser in una caserma militare, arrestando decine di medici e pazienti
Gaza. Le forze di occupazione israeliane hanno trasformato il complesso medico Nasser di Khan Yunis in una caserma militare e, dopo averlo messo fuori servizio, hanno arrestato decine di operatori sanitari e pazienti.
Il dottor Ashraf al-Qudra, portavoce del ministero della Salute di Gaza, ha dichiarato domenica che l’occupazione israeliana ha trasformato il complesso medico Nasser in una caserma militare e lo ha messo fuori servizio.
Ha sottolineato che le forze di occupazione israeliane hanno tenuto il personale medico per ore nel padiglione maternità, ammanettandolo, picchiandolo e spogliandolo dei propri vestiti. Ha sottolineato che l’esercito israeliano ha arrestato 70 operatori sanitari nel complesso medico.
Ha affermato che ora, nel complesso medico Nasser, sono rimasti solo 25 operatori sanitari che non sono in grado di gestire i casi che necessitano di cure critiche. Ha avvertito che l’esercito israeliano ha arrestato il medico della terapia intensiva e non c’è nessun altro che possa seguire i casi critici.
Ha fatto notare che le forze di occupazione israeliane hanno arrestato decine di pazienti che stavano ricevendo cure e li hanno messi in letti militari, caricati su camion e portati in una località sconosciuta, mettendo a rischio la loro vita.
Ha aggiunto che l’elettricità è stata tagliata da tre giorni, con conseguente mancanza di ossigeno per i pazienti. Questo ha portato alla morte di sette malati, e si teme la morte di decine di casi critici.
Ha sottolineato che tre donne, tra cui una dottoressa, hanno partorito nel complesso medico Nasser in condizioni difficili e non sicure, senza acqua, cibo, elettricità e pulizia. La fornitura d’acqua al Complesso medico è completamente interrotta da tre giorni a causa del mancato funzionamento dei generatori di corrente.
Il portavoce ha ritenuto Israele pienamente responsabile della vita del personale medico e dei pazienti dell’ospedale.
Dal 22 gennaio, in seguito all’espansione dell’attacco di terra ad ovest di Khan Yunis e all’emissione di ulteriori ordini di evacuazione dell’area, l’esercito di occupazione ha assediato l’ospedale Nasser, con una capacità di 475 posti letto, l’ospedale al-Amal, con una capacità di 100 posti letto, l’ospedale da campo giordano, con una capacità di 50 posti letto, e l’ospedale al-Khair, oltre a tre cliniche sanitarie, che ospitavano migliaia di sfollati e pazienti.
Lo stesso giorno, le forze di occupazione israeliane hanno fatto irruzione nell’ospedale di al-Khair, gestito da un’associazione di carità, e hanno ordinato a donne e bambini di evacuare verso Rafah. Hanno inoltre arrestato diversi membri del personale medico e hanno messo completamente fuori servizio l’ospedale.
Nei giorni successivi, le forze di occupazione israeliane hanno continuato a bombardare e sparare contro l’ospedale al-Amal e il complesso medico Nasser, utilizzando artiglieria, cecchini e quadricotteri, causando l’uccisione ed il ferimento di decine di civili. Il terreno dell’ospedale si è trasformato in sepolture temporanee, prima di essere saccheggiato e messo fuori servizio, insieme al personale medico e ai pazienti al suo interno.
(Fonti: PIC, Quds News).
Traduzione per InfoPal di F.H.L.
19/2/2024 https://www.infopal.it/
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