Dio non voglia che gli israeliani mostrino umanità verso i palestinesi innocenti di Gaza

Manifestanti israeliani partecipano a una dimostrazione volta a bloccare l’ingresso di camion di aiuti nella Striscia di Gaza, sul lato israeliano del valico di frontiera di Kerem Shalom, lunedì. Menahem Kahana/AFP

Feb 7, 2024 | Notizie

di B. Michael,

Haaretz, 6 febbraio 2024.

Uno degli spettacoli più sconcertanti e tristi degli ultimi giorni è la vista dei manifestanti ebrei al valico di Kerem Shalom e al porto di Ashdod, che combattono come leoni per assicurarsi che non veniamo meno alla nostra disumanità. Si sono uniti agli esperti del male che si vedono negli show televisivi, ai giornalisti della carta stampata che sostengono la necessità di affamare Gaza e, tra gli altri, ad alcune famiglie di ostaggi e genitori in lutto che sono stati sopraffatti dalla preoccupazione per la sorte dei loro cari e dal dolore della loro condizione.

Con i loro corpi e con le loro parole hanno cercato di fermare i camion che portano aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. Secondo loro, questi camion trasportano carichi pericolosi: acqua, cibo, carburante, coperte e forse – Dio non voglia – vestiti, stampelle, latte artificiale e antibiotici. Senza dubbio, il tipo di cose che potrebbero cambiare il volto della guerra.

Anche supponendo che abbiano le migliori intenzioni, è difficile capire cosa vogliano esattamente. Hanno una sola parola per ogni iniziativa ed è: no! No agli aiuti umanitari, no a un “costoso” accordo sugli ostaggi. No alla fine della distruzione. È come se avessero deciso di assicurarsi che non una sola goccia di sofferenza sia negata alle centinaia di migliaia di gazawi che vivono tra fango e macerie.

La sofferenza dei gazawi non gioverà a nessuno: non riporterà prima gli ostaggi a casa. Al contrario, non potrà che aggravare le sofferenze israeliane. Non “farà pressione” su Hamas affinché sventoli bandiera bianca; abbiamo imparato più volte che la leadership di Hamas è completamente indifferente alle sofferenze dei suoi cittadini. Non farà nemmeno emigrare in massa gli sfortunati residenti di Gaza, liberando ettari di terra sacra affinché i crociati coloni possano soddisfare i loro capricci. “Non hanno un posto dove andare”, come disse una volta Golda Meir a Joe Biden a proposito degli ebrei.

“Non ci sono non-combattenti”, dichiara il più stupido dei cartelli sventolati da coloro che cercano di affamare la Striscia di Gaza e di dichiarare aperta la stagione di caccia su tutti i suoi residenti palestinesi. “Hanno eletto Hamas e lo sostengono”, spiegano. Idioti. Non capiscono che quello che stanno giustificando è anche lo spargimento di tanto sangue israeliano. Dopo tutto, se tutti i gazawi sono coinvolti nel crimine di aver votato per un governo spregevole, noi non siamo meno colpevoli. Nel caso dei gazawi, Hamas si è imposto con la forza 16 anni fa. Noi israeliani abbiamo eletto per decenni le persone corrotte, razziste, inette e crudeli che ci governano. Sembra che anche in Israele “non ci sono non-combattenti”.

L’unica cosa che questa sadica campagna farà è rendere ancora più intensa la macchia nera che Israele già porta con sé, incoraggiare altri gazawi ad unirsi ad Hamas ed esacerbare la lebbra morale che si è già diffusa tra noi.

Perché i manifestanti lo fanno? Non è chiaro. Forse per divertimento. Forse per l’eccitazione. Per vendetta. Per il brivido. Forse per sfogare il proprio odio, per dare sfogo al proprio razzismo. Per essere finalmente come il resto dei cattivi del mondo. E, naturalmente, per guadagnarsi il paradiso. Per accelerare il trasferimento della popolazione. Per accelerare la redenzione. Non è una coincidenza che la maggior parte dei manifestanti indossi kippot o foulard. L’ebraismo, come impariamo ogni giorno, non è più quello di una volta.

Anche Dio ne esce piuttosto infelice. Si starà rivoltando nella tomba alla vista dei suoi fedeli che profanano gli esseri umani, chiedendo che venga negato il latte ai neonati e alle madri che allattano e le cure mediche ai pazienti, che i genitori vengano affamati e le case rase al suolo con i loro occupanti all’interno.

“Perché, Signore, perché in questo modo?”. Ho chiesto, parlando a Dio. Ho sentito un sospiro amaro dall’alto? O in realtà proveniva dal basso?

https://www.haaretz.com/opinion/2024-02-06/ty-article-opinion/.premium/god-forbid-israelis-show-any-humanity-to-innocent-palestinians-in-gaza/0000018d-7a88-dcdb-a58d-ff9d32650000?utm_source=mailchimp&utm_medium=Content&utm_campaign=haaretz-today&utm_content=154b6ce64b

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

7/2/2024 https://www.assopacepalestina.org/

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