PALESTINA LIBERA

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Chiamano guerra ciò che dovrebbero definire genocidio, questa storia che Israele è in guerra con la Palestina sa di muffa, sa di voce sionista e di vigliaccheria congiunta. Israele, forse molti non lo sanno, è una delle potenze militari più forti dell’intero pianeta, super armata e può contare sull’aiuto di altre superpotenze. La Palestina è nazione sola, senza un esercito con cui controbattere alle bombe lanciate a caso, da chi vuole vederla ardere; i figli di Sharon, ad esempio. Giocare con le parole è un vecchio sistema per eludere l’accusa, ma la storia non può essere sotterrata, neanche mimetizzata nel marasma di fango che attanaglia i nobili principi.
Non credo che tutti gli Israeliani vogliano la strage, come credo che molti Palestinesi vorrebbero una vita serena, senza il timore di mandare i figli a scuola, senza dover portare il peso della vendetta eterna.
Rimango, comunque, della mia opinione, se i vari governanti Israeliani volessero davvero la pace, essa si farebbe trovare pronta, con il nastro colorato e la carta da regalo ad abbellirne l’aspetto.
Ritengo ingiusto puntare il dito sugli israeliani tutti, ci sono uomini che hanno rinunciato a fare voli di perlustrazione sulla Striscia di Gaza, altri che si sono rifiutati di arrestare dei Palestinesi che giravano tranquillamente. Tanti soldati israeliani stanno scontando la pena in carcere per aver rinunciato a lanciare le bombe. La stronzaggine non ha una nazionalità, le brave persone esistono ovunque. Il potere e la religione creano contrasti, la gente di strada risolve tutto con una cazzottata, per poi finire la serata a bere fianco a fianco.
La morte e La pace viaggiano sulle stesse rotaie, il silenzio intorno, invece, è la logica conseguenza dell’imperialismo, del fascismo, del razzismo, della società marcia.
Palestina Libera!

Antonio Recanatini

16/10/2012

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